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comunicato stampa 14/05/2014

Il medioevo prossimo-presente

Il Palio di San Floriano anche quest’anno è passato. Come sempre dopo la bagarre di tre giorni in centro puntualmente seguono i lamenti inascoltati dei residenti, ma appena un migliaio di cittadini cosa vuoi che siano a fronte dei 13.000 visitatori (e clienti) della tre giorni?

Gli affari sono affari. Anche quando ci scappa la solita rissa. In fondo però sono ragazzi, e non si può dare colpa ai fiumi di alcool che scorrono durante i tre giorni. Per carità. E poi è una rissa goliardica, fra diverse fazioni, in nome di “ataviche” rivalità fra jesini e anconetani. Sò ragazzi!

Peggio se fossero stati extra-comunitari, allora ci vorrebbero trenta telecamere (soldi buttati). La partecipazione e l’organizzazione del palio però ci dicono che in fondo in fondo questo Medioevo piace, coinvolge, entusiasma. E non c’è niente di male. Basta non abituarsi troppo e prenderlo ad esempio di vita, per un lavoro precario che si diffonde sempre più, imitando la servitù della gleba, per una sanità pubblica che, speriamo, non venga trasformata in lazzaretto.

Per il governo del territorio che necessita di uomini determinati, come il podestà medioevale. O come quello del ventennio. E come nel ventennio, qualche azione squadrista ogni tanto può scapparci. Facile vittima: la bacheca degli anarchici (ancora!), vicino l’anagrafe. Non fa piacere, ma non metteremo nessuna telecamera, augurandoci che il vandalismo squadrista non si diffonda, prendendosela magari in futuro non più con una bacheca, ma con qualche barbone cui dare fuoco, o con qualche straniero da pestare, o qualche ragazza …


F.A.I. – Federazione Anarchica Italiana:
– Gruppo “Michele Bakunin” – Jesi;
– Gruppo “Francisco Ferrer” – Chiaravalle;

– Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” – Jesi


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controinfo lavoro

osservatorio incidenti sul lavoro mese di aprile 2014

Un altro mese si aggiunge nella lunga lista di feriti e morti sul posto di lavoro, senza che ci si
scandalizzi ormai più di tanto, a pochi viene in mente che la tanto decantata sicurezza sia
ancora da raggiungere, non bastano qualche legge e qualche autorità che la faccia rispettare.
 Noi  sappiamo bene come sono le autorità con le leggi per i padroni che diventano vaghe,
oppure opportunità da cogliere  per sbarazzarsi di lavoratori scomodi, come  quelli che
continuano  la loro lotta dal basso per non far scontrare sicurezza sul lavoro e salubrità della
 città . Posti di lavoro sempre minacciati di delocalizzare per trovare nuove e favorevoli
 condizioni di impresa alle volte a scapito di altri lavoratori nei più disparati posti al mondo.
Chi parla di crisi prosegue ad arricchirsi andando ad investire  in paesi in cui i
diritti, le assistenze sociali ai più deboli e la salvaguardia del territorio/ambiente sono
utopie. Da noi non andiamo molto meglio, nel “bel paese” i diritti vengono ridotti, si rimettono
in discussione le rappresentanze nelle aziende. le forze Sindacali venute fuori dalla pancia dei
lavoratori sfruttando la delega data loro, sembrano passare dalla parte del padrone. Niente
Scioperi,Niente Conflitti I lavoratori devono ripartire dall’autorganizzazione e riscoprire
la solidarietà, trovano ad intralciare il loro percorso di libertà le solite forze del capitale
sotto altri nomi. Gli sfruttati non troveranno nessuno ad attenderli nelle loro lotte
 oltre a parolai ricchi di promesse e future poltrone politiche.
Nelle Marche ancora oggi ci sono centinaia di lavoratori che lavorano e non si vedono pagati
a fine mese, i lavoratori in nero sono in aumento, lo sfruttamento più oppressivo sta prendendo
campo. La fame di occupazione non può e non deve lasciare spazio al tutti contro tutti, chi non
ha occupazione va rispettato come e quanto chi ha già un posto di lavoro.

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controinfo volantino

vite infangate

Vite infangate

Quello che è accaduto nei giorni scorsi, in particolar modo a Chiaravalle e a Senigallia, meriterebbe di essere commentato in molti modi: tragedia annunciata, calamità innaturale, maltempo e malgoverno. Di fatto si ripete uno scenario già visto in passato e  in tanti altri comuni d’Italia, di cui il quadro della situazione è stato reso benissimo da un servizio del TG3 nazionale del 6 maggio in cui tecnici ed esperti vari, più imbarazzati che convinti, passeggiando fra qualche cespuglio in riva al fiume, cercavano di propinare una verità tutta costruita, e il cui senso era più o meno che l’esondazione del Misa, a Senigallia, è stata dovuta ad una serie di cause e concause e che se gli argini non avrebbero ceduto a monte, la marea di fango avrebbe fatto danni ancora maggiori raggiungendo il centro città. Una verità difficile da dire a chi ha passato la domenica a spalare fango e a buttare via centinaia di migliaia di euro di mobilio, di cose, di vita quotidiana, di lavoro. Viene da chiedersi dove era la protezione civile. Prima. Quali i protocolli di intervento previsti e se realmente potevano essere risparmiati quartieri, abitazioni, negozi, magazzini, vite. Chi spalava domenica pomeriggio a Senigallia, a Chiaravalle e negli altri posti colpiti ha visto la protezione “civile” reale, quella che parte dal basso, dalla solidarietà immediata, dal tam tam fra le persone. Chi spalava ha sentito, a Senigallia, il rumore di un elicottero che sorvolava la città per portare una solidarietà tutta istituzionale più utile alle istituzioni che dovrebbero garantire la sicurezza del territorio che non a chi spalava via il fango. Come dire, le bugie delle logiche di potere e del profitto hanno le gambe corte, e prima ancora di dare la colpa sempre alla fatalità del tempo, esse sono destinate ad affogare in un fango di cui questo paese deve da tempo liberarsi.

F.A.I. – Federazione Anarchica Italiana
M. Bakunin – Jesi
F. Ferrer – Chiaravalle
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cineforum

CINEMA LIBERTARIO – Al Centro Studi Libertari Luigi Fabbri
SESSUALITA’ IN PELLICOLA
Ingresso Libero 
la rassegna dura un mese e inizia 
LUNEDI 5 MAGGIO 2014

5 maggio ore 21:15
KINSEY – di Bill Condon – 2004

12 Maggio ore 21:15
THE SESSION – di Ben Lewin – 2012

19 Maggio ore 21:15
VENERE IN PELLICCIA – di Roman Polanski – 2013

26 Maggio ore 21:15
LO SCONOSCIUTO DEL LAGO di Alain Guiraudie – 2013

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1° Maggio 1°MAGGIO concerti lavoro

BANDITI ! 
Questo diventeranno i lavoratori che continueranno ad opporsi a chi in nome del dare lavoro svende ai padroni i diritti e le dignità che con le lotte, le morti e i sacrifici la classe lavoratrice si è conquistata. Dalle otto ore lavorative (oggi un lusso) ai giorni di festa e di riposo che in nome della produttività scompaiono. Così con la precarizzazione del lavoro vogliono renderci servi e legati, dettarci i tempi di vita, di morte e di malattia.
Solo riscoprendo la solidarietà ed il battersi per ottenere migliori condizioni si vedrà una nuova stagione di speranza per chi come unica certezza ha la precarietà.

Comizio in Via Pastrengo 2 Jesi ore 11:00
Pranzo sociale e socialità a partire dalle 13:00
CONCERTO con la BANDA LA VALLIERE ore 18:00