Mezzo secolo di G7, di politica economica e sociale delle 7 nazioni più “avanzate” non hanno arginato affatto l’instabilità geopolitica e sanitaria mondiale sorretta dalle disuguaglianze sociali e dalla povertà economica e culturale.
Il delicato equilibrio tra superpotenze, in nome della sovranità nazionale a scapito dei territori più poveri, ha invece sistematicamente evitato agli stati di prendere decisioni vincolanti per ciascuno, favorendo di fatto
diversificazione territoriale dell’accesso alle cure
frammentazione dei contratti nel settore medico e sanitario.
n Europa, gli infermieri migrano nel Regno Unito, dove il sistema sanitario è maggiormente strutturato, mentre i medici fuggono in Francia e Germania, dove il modello sanitario favorisce l’alta specializzazione con profitti più alti.
E che dire della privatizzazione dei servizi in Italia, inaugurata con il welfare aziendale sulla falsa riga di modelli che nei fatti elevano il costo a carico della collettività a discapito dell’accesso universale garantito ad ognuno?
Dati alla mano, la pandemia ha ricordato a tutti di quali risorse ci vogliono per un servizio sanitario in grado di gestire efficacemente le conseguenze del capitalismo mondiale:
L’organizzazione di un sistema orientato alla salute ed al benessere a lungo termine ottenibile attraverso
la condivisione pubblica ed internazionale delle conoscenze e tecnologie,
l’adeguamento dei contratti ad uno standard che garantisca adeguato compenso e stabilità per tutti i lavoratori della salute e le risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro… ma sappiamo che le scelte giuste non garantiscono profitti da spartire.
Solo la difesa dei nostri diritti e la lotta sindacale negli ospedali possono spingere il mondo ad andare nella direzione migliore. Per tutti.
Gruppo Anarchico “Kronstadt” (senza fissa dimora) – Ancona
Unione Sindacale Italiana – Marche Nord
FAI – Federazione Anarchica Italiana
sez. “M. Bakunin” – Jesi
sez. “F. Ferrer” – Chiaravalle
Valcesano Anarchica