////////// dalle 18, ingresso libero \\\\\\\\\\
primo concerto dell’ anno al circolo
cena vegan, come sempre
Demeb – Jazzcore
Little Pieces of Marmelade – crossover/punk the blues
https://soundcloud.com/homeless-rock-fest/little-pieces-of-marmelade-live-at-homeless-rock-fest-8
Tempo di comunali a Jesi, segreterie politiche e apparati vari sono al lavoro per selezionare candidati e programmi presentabili. Peccato però che nei fatti poco o nulla cambierà nel governo cittadino per i sogni ed i bisogni di una comunità che vive un impoverimento progressivo. Le scuse sono sempre le stesse: non ci sono i soldi, il pareggio di bilancio, sostenere l’impresa, etc.
Qualche ragazzotto allegro tirerà fuori magari che è colpa degli stranieri (la xenofobia e il razzismo stanno andando forte), alimentando una devastante guerra fra poveri. Jesi insomma come specchio del paese e dei problemi delle anime politiche più prossime alle questioni sociali, del lavoro, della solidarietà, degli ultimi.
Le schermaglie fra piccoli e grandi schieramenti per dare candidati e programmi validi la dicono lunga, perchè prima ancora delle persone e dei programmi scritti, vengono i fatti. E su questo piano poco o nulla si è mosso nella lotta politica in città.
La sanità pubblica sta sempre più precipitando nell’emergenza cronica causata da organici ridotti criminosamente all’osso, tant’è che Jesi recentemente è stata sulle cronache nazionali per la negazione del diritto all’IVG. Il dramma quotidiano di utenti e operatori al Pronto Soccorso è solo la punta di un iceberg. Il centro storico all’abbandono lavorativo e abitativo ha risposto trasformandosi in un luogo della movida fine a se stessa. Lavoro e servizi scompaiono progressivamente. Al tutto si cerca di mettere soltanto qualche pezza qua è là subappaltando e cercando di vendere locali pubblici, che ormai da anni sono all’asta.
Su tutto questo, negli ultimi tempi purtroppo, non si sono registrate prese di posizione, battaglie, mobilitazioni, attività che portassero al centro i bisogni e le soggettività per un protagonismo sociale a difesa dei diritti. Su tutto questo domina dunque un’assenza, come a livello nazionale, di una qualche forma di politica dell’impegno, della partecipazione, del coinvolgimento dal basso della collettività, specie di coloro che subiscono le decisioni del Palazzo e dei mercati.
A questo punto come pretendere che qualche incontro, qualche bella parola e l’impegno di brave persone possano diventare una proposta per la città ci lascia perplessi. Crediamo che senza protesta non ci sia proposta e si passi direttamente dalle stanze di partito a quelle di Palazzo.
La politica, quella solidale, fatta dal basso, è altro. Se si aspetta solo il giorno delle urne, qualsiasi sarà la scelta, sarà comunque perdente per i più deboli.
F.A.I. Federazione Anarchica Italiana
Sez. “M. Bakunin” – Jesi
voci e frammenti sul caporalato contemporaneo
“Non sapevano dove sarebbero andati , ma dovevano partire”
…e sarebbero sbarcati in un’ europa ben diversa da quella che si aspettavano, fatta di deportazioni o schiavismo nei campi, CIE e ghetti clandestini. Ma quelle che due ex-braccianti racconteranno sabato 28 Gennaio saranno storie di lavoratori, non soltanto di migranti.
Programma dell’iniziativa:
Dalle 17:30
– esperienze e testimonianze di due ex-braccianti che hanno lavorato e vissuto nel gran ghetto di Rignano (Foggia),
– “Oro rosso” mostra fotografica proiettata tratta dall’omoniomo progetto – documentario di Michela Frontino
– apericena a sottoscrizione per raccogliere qualche soldo in solidarietà ai braccianti che nell’ultimo incendio al ghetto hanno perso anche quell’unico riparo dove riposare dopo il lavoro nei campi
24 Dicembre cena Antivigilia
++++++++++++++Bassa macelleria++++++++++++
L’antivigilia di grigliate, socialità, baldoria e vociate anticlericali che da sempre organizzano quelle canaglie dell’anarchici di Jesi…perchè se c’è una cosa che gli viene bene sono proprio le cene
– pasta vegan
– carne alla griglia (puro porco)
e preferibile prenotare