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controinfo volantino

Je ne suis plus Charlie?

Un viso, una tragedia l’immagine di un bambino di una città distrutta dal terremoto, o dai bombardamenti di una guerra o dall’orrore di vedere i suoi cari affogare in mare.
Quanto pesano le morti per essere Charlie quando si tratta di dire male dei musulmani e quanto è inopportuno Charlie che ci ricorda che siamo un paese governato dal malaffare, nel migliore dei casi.
L’ipocrisia regna nel culto tutto religioso del dolore e dà la precedenza a chi è italiano e si dimentica di chi è umano. Grida di orrore per una calamità e silenzio assordante per gli omicidi bianchi del profitto liberista.
E poi ci si dimentica tutto per essere pronti a lanciarsi contro l’ennesima campagna di qualche politico o ministro degno solo di una televendita di bassa categoria. Per difendere e conquistare i diritti, lottare per la giustizia, organizzare una società migliore c’è ancora molto da fare.
Non c’è bisogno di aspettare referendum vari, basta alzarsi e spegnere media che vomitano menzogne e violentano umanità, e per ogni parola scritta sui social ne corrispondano dieci urlate in piazza, nelle scuole, nelle città.

F.A.I – Federazione Anarchica Italiana
M.Bakunin – Jesi
F.Ferrer – Chiaravalle


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controinfo

Terremoto



















La natura causa disgrazie, l’uomo peggio.
Dicono che ad Amatrice, fra le rovine causate dal sisma, si aggirino degli sciacalli. Fuori, in giro per l’Italia, sulle poltrone del potere, politico ed economico, di sciacalli ce n’è sono branchi interi. Le scempiaggini razziste e fasciste comparse in rete a commento delle disgrazie provocate dal terremoto sono una vergogna, assieme all’inefficienza istituzionale di fare prevenzione e alla solidarietà pelosa di chi politicamente è solo bravo a strumentalizzare le tragedie umane. Pietà per quel paese che ha bisogno di eroi e di vittime, noi abbiamo bisogno di un ambiente libero da speculazioni e speculatori, che non soffochi la natura che lo circonda e non rimanga soffocato dalle macerie del profitto. I valori e i sentimenti, la partecipazione e la compassione, dimostrate da chi scava con le mani e passa le notti al freddo, sono le risorse per una società migliore. In quelle noi crediamo e combattiamo chi ne vuol fare uno spot commerciale o politico.

F.A.I. Federazione Anarchica Italiana
Sez. “M. Bakunin” Jesi                      
Sez. “F. Ferrer” Chiaravalle              
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Senza categoria

Stragi e stragisti

Un brutto luglio. Tra Europa e Medio-Oriente, passando per le strade di Baton Rouge, vanno in onda l’orrore e la paura. Finiranno o aumenteranno? La speranza lascia spazio all’angoscia, e la reazione animale a qualsiasi pensiero umano e razionale. Eppure bisogna fermarsi, impedire di farsi trascinare via dalla follia mediatica prima ancora che umana. Il primo pensiero è: perché tutto questo? Chi ne può trarre giovamento? Le risposte banali e infantili alla Salvini/Marie Le Pen, sono più inutili che pericolose.
I media soffiano sulla tragedia. Sembra quasi esserci un effetto emulazione nell’allargarsi dell’orrendo gioco della strage omicida che coinvolge minorenni e disadattati. Qualcuno ricorda forse i sassi in autostrada di qualche anno fa? Non sono la stessa cosa, ma ad un certo punto sembrò che tutti i giovani psicopatici italiani facessero a gara per comparire in tivù. Anche ammazzando innocenti. Qualcuno lanciò l’allarme dell’emulazione mediatica, i riflettori si spensero, e i sassi scomparvero. Durante gli anni di piombo, in Italia, il dibattito istituzionale affrontò la questione di non dover dare spazio alle notizie degli ammazzamenti della lotta armata, per non amplificarne l’effetto. Oggi accade il contrario.
Stato d’emergenza, pena di morte, sospensione dei diritti, e tutto quello che il repertorio totalitario offre, stanno diventando sinonimo di sicurezza, libertà e democrazia. La follia degli attentatori omicidi ha già infettato le menti “civili” degli europei e chi vuole il regno del terrore, sta ottenendo il suo scopo. E’ una strategia della tensione su ampia scala che dalle Torri gemelle del 2001, e ancor prima dai cecchini del mercato di Sarajevo, sta costruendo una dittatura globale, utile ai jihadisti di ogni religione e ai trafficanti d’armi, ai banchieri e ai monopolisti, alle bestie razziste di ogni forma e ai padroni di sempre. Utile a coloro che possono far passare, senza colpo ferire, come in Francia, leggi antisindacali, come la Loi Travaille (simile al Jobs Act di Renzi o alla riforma che si sta facendo strada in Spagna), coperta dal sangue di Nizza.
Troppe le coincidenze e troppe le dissonanze in tutto ciò che sta accadendo. Le uniche certezze stanno nel conteggio delle vittime, nella loro innocenza sacrificale. Impuniti, i grandi potenti e i grandi ricchi, vedono cambiare il mondo come fa più comodo a loro, scambiano la democrazia per un contro-golpe (come in Turchia), o per la scelta elettorale di un candidato xenofobo, ignorante e profittatore (come negli USA), o per la riduzione delle libertà per avere … più libertà. Gli ossimori dell’anti-utopia orwelliana di 1984 stanno diventando la normalità. Difficile aggiunger altro. In Italia la strategia della tensione fu sconfitta dall’impegno di una società democratica, libera, onesta ed organizzata, da una cultura antifascista e di classe. Risorse irrinunciabili, difficili però da mobilitare oggi.
Resistere all’orrore che sale e restare umani, in primo luogo, sarebbe un grande successo.

F.A.I. – Federazione Anarchica Italiana:
gruppo “M. Bakunin” – Jesi                  
gruppo “F. Ferrer” – Chiaravalle          
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antifascismo volantino

scritte razziste

E’ stata imbrattata di scritte razziste la bacheca del Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” di Jesi in Vicolo Angeloni. Il testo recita: “Musulm… a casa Vostra”. Ce ne siamo accorti qualche giorno fa dopo aver affisso un volantino che commentava i fatti tragici di Fermo. E’ una ulteriore testimonianza del clima razzista presente nella sottocultura popolare di questo paese, di questa Europa.

Una sottocultura che genera follia, tragedie, lutti e perdita delle ultime briciole di umanità. Qualche tragicomica comparsa politica continuerà a soffiare sulla cultura dell’odio, della caccia alle streghe, del rifiuto del diverso, del capro espiatorio su cui sfogare le proprie frustrazioni. Lo farà in nome delle vittime di Nizza, Istanbul, Parigi, Dacca, Bagdad, etc. anche quasi giustificando violenze e assassini, come quello di Fermo, fatto da un personaggio che mostra di essere il prodotto, vittima anch’egli, ma non innocente, di questa società della cultura dell’odio.

Non è la prima volta che qualcuno se la prende con le bacheche anarchiche. Sono gesti intimidatori,con contenuti razzisti e propri di pratiche fasciste, che non serviranno a toglierci la parola.

Jesi, 18 luglio 2016

Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” Jesi

FAI – Federazione Anarchica Italiana

Gruppo “Michele Bakunin” – Jesi
Gruppo “Francisco Ferrer” – Chiaravalle
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controinfo osservatorio infortuni sui muri

Osservatorio infortuni Maggio – Giugno 2016

Aggiornamento del nostro macabro conteggio di morti e amputazioni, alle ferie come si dice bisogna arrivarci vivi, tra  temperature nelle fabbriche da girone dantesco e ritmi asfissianti, l’estate che arriverà sarà caratterizzata dai soliti problemi di lavoro nero, sfruttamento e illegalità a vantaggio dei soli proprietari. Mentre perdono le ultime certezze gli operai che si  impegnano in tutti i modi per salvare quell’ ultimo pericoloso lavoro che hanno in questo mare di disoccupazione,mobilità,e
cassaintegrazione.. Come i 65 lavoratori della MecItalia del settore abbigliamento messi in mobilità nonostante abbiano continuato a lavorare per 3 mesi senza stipendio.Non sembra facile trovare il numero di lavoratori che hanno stipendi arretrati nelle aziende marchigiane, dal passaparola tra lavoratori sembrano tanti quanti quelli in cassa-integrazione nella non più  molto ridente Vallesina, Chissà se qualche statistico di professione si metterà mai a cercare questo dato, oppure fa troppo male alle aziende dimostrare che non c’è realtà che non vada avanti con sacrifici economici da lavoratori ricattati dalla paura di  perdere il lavoro continuando a farlo con arretrati anche pesanti. Chi amministra acquisisce premi su premi, un pò come chi  amministra il sociale in regione, che a fronte di premi di centinaia di migliaia di euro per dirigente continua a promettere migliorie, ma nei fatti sono solo i tagli per mancanza di fondi e i ritardi quelli che si evidenziano, come il fondo per i malati di  SLA delle Marche.

 La situazione infortuni sul territorio marchigiano è opposta alle chiacchiere della politica, nel primo
trimestre 2016 sono 4487 gli infortuni di cui 12 morti in tre mesi (in aumento dall’anno scorso), aumentano del 75% le denunce  di malattie professionali con 1515 casi tra osteo-muscolari,del sistema nervoso e respiratorie, di cui 33 per amianto. 
Le Marche  sono la seconda regione in Italia per l’aumento di malattie professionali, i dati non aggiornati dicono che dal 1994 al 2013 c’è  un aumento del 62 % .La dimostrazione che solo l’unione dei lavoratori può portare alle migliorie dei luoghi di lavoro c’è data  dal processo per omicidio da amianto alla raffineria API di Falconara dove imputati sono Aldo Brachetti Peretti e Giovanni
Saronne che negano a due operai morti e riconosciuti dall’inail per asbestosi il collegamento tra luogo di lavoro e malattia
10 Maggio  -Montegranaro – operaio di un cantiere edile rimane schiacciato tra camion e 
                   rimorchio, elisoccorso con serie lesioni  
13 Maggio  -San severino  – cade una lastra di marmo alla Anibaldi  operaio ferito ad un piede
                   – A14 – tamponamento tra furgone e camion, un autista estratto vivo dalle lamiere 
                    in  condizioni da accertare
19 Maggio  -Montefano  – agricoltore di 74 anni rimane gravemente ferito dalla motozappa 
                   rischia di perdere un piede
24 Maggio  -San Ginesio – agricoltore di 60 anni rimane schiacciato da una rotoballa riporta
                   politraumi è in gravi condizioni
31 Maggio  -Pesaro – camion di mobili si ribalta ferito non grave il conducente 
4 Giugno –   San Benedetto  – operaio di 51 anni cade dalla postazione retrostante il camion 
                    rifiuti in movimento, batte la testa e riporta gravi traumi, emorragie 
                    elisoccorso in gravi condizioni muore nei giorni seguenti 
8 Giugnio – San Benedetto  –  un marinaio a bordo di una vongolara si lesiona gravemente una 
                   mano  durante la pesca elisoccorso 
9 Giugno   – Camerano – tir portaconteiner si ribalta, il guardarail trancia la cabina, autista 
                   ferito ad una spalla 
13 Giugno – Arcevia –  operaio travolto da pesanti sacchi di grano in una cooperativa 
                   elisoccorso con traumi di media entità 
14 Giugno – San Severino  – operaia del locale salumificio si taglia una mano ed un braccio 
                   elisoccorsa, per le ferite riportate rischia di perdere la funzionalità dell’arto
20 giugno – Fermo – postina cade con lo scooter in consegnaposta lievemente ferita 
24 Giugno- Fano – cantoniere di 54 anni muore schiacciato dal trattore per il taglio dell’erba 
27 Giugno – Ancona – agricoltore si ribalta con il trattore, riporta ferite non gravi 
28 Giugno – Arcevia – mietitrebbia in fiamme,Agricoltore si ferisce alla schiena abbandonando 
                   il mezzo non prima di tentare di domare le fiamme con gli estintori elisoccorso, 
                   bruciati 5 ettari  
29 Giugno – Ascoli – Operaio rimane schiacciato nel ribaltamento del trattorino tosa erba
                   elisoccorso in gravi condizioni