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Comunicato Stampa del 16 gennaio 2019

Nei giorni scorsi ci ha lasciato Laura Kerov Ghiglianovic, nipote dell’anarchico e antifascista Balducci Arnaldo, emigrato in Argentina negli anni del regime e perseguitato politico. Laura da tempo viveva lontano da Jesi. Aveva iniziato la sua presenza nell’impegno politico dando vita, assieme ad altri studenti, al coordinamento studentesco di Jesi durante le lotte del movimento della pantera, all’inizio degli anni ’90. Aveva partecipato alla costruzione del fondo Balducci al fine di mettere a disposizione dell’Archivio del Centro studi libertari “Luigi Fabbri” una parte importante di memoria storica di questa città. La sua persona modulava l’impegno politico e la continua ricerca culturale con la passione di sempre per la danza e per le discipline Yoga. Una malattia cattiva l’ha strappata ai suoi cari, ma non alla memoria politica di Jesi, e all’affetto di tutte e tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e di volerle bene.
Centro Studi Libertari “Luigi fabbri” – Jesi
FAI – Federazione Anarchica Italiana
   sez. “M. Bakunin” – Jesi
   sez. “F. Ferrer” – Chiaravalle
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Comunicato Stampa sul nostro striscione

Comunicato Stampa – 26/10/2018

Alcuni giorni fa un’amara sorpresa ha accolto gli aderenti e i frequentatori dei locali del Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” di Jesi, in Via Pastrengo 2. Lo striscione che da qualche tempo campeggiava sull’entrata non c’era più. I cordini che lo tenevano fermo apparivano recisi di netto in più punti. Il testo recitava: “Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi, sul lavoro, a scuola, in strada, davanti a un porto. Qui 12.000 libri per essere normali antieroi!”.

Il testo aveva la finalità duplice di far sentire meno soli chi in questi tempi viene facilmente abbandonato e dimenticato, e di sottolineare come le diversità di pensieri e culture, che ad esempio 12.000 libri – quelli contenuti nell’archivio del “Fabbri” e nella Biblioteca Circolante – rappresentassero uno strumento di crescita, solidarietà, ed emancipazione.

Come è noto, i libri hanno dato sempre fastidio a chi vuole e si accontenta di idee semplici e uomini forti. Il fascismo in Italia ne censurava la pubblicazione, il nazismo in Germania, li metteva al rogo. Riferimenti passati che purtroppo appaiono di tremenda attualità, in un paese dove, nel 2016, appena 4 italiani su dieci hanno letto un libro. Un paese che è fra i primi per analfabetismo funzionale della sua popolazione. E i risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti.

Poi, per carità a fare gli eroi con uno striscione degli anarchisti, sono bravi tutti! Al pari di quelli che fanno le ronde in dieci per intimidire un ambulante, o di quei vendicatori che si fanno giustizia da se, sparando in giro per la città (o anche dentro casa, con la nuova legge sulla legittima difesa). Presto metteremo un nuovo striscione, magari per sottolineare che quello di Riace è un modello da diffondere più che da perseguire. Ma in fondo uno striscione è poca cosa, è il messaggio che trasmette chi lo mette, e di chi lo toglie.

Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” – Jesi

La.B.C. – La Biblioteca Circolante – Jesi

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Comunicato Stampa del 13 ottobre 2018

Sabato 13 ottobre, a Jesi, si è svolto un incontro interprovinciale fra alcune realtà anarchiche e libertarie della regione. Varie le questioni dibattute: il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro per le classi sociali più deboli, il montare dell’arroganza fascista e razzista e il venir meno delle garanzie sociali del welfare state.

E’ stata valutata positivamente la manifestazione in Ancona contro l’apertura della sede di Casa Pound, e più in generale la mobilitazione studentesca nel paese. E’ stata espressa solidarietà alle lotte degli operai della Fiat-New Holland di Jesi, contro gli incidenti sul lavoro e si è invitato a dare sostegno allo sciopero del sindacalismo di base del prossimo 26 ottobre.

Parole di condanna sono state riservate anche al montare della politica di apartheid sostenuta dal governo e che, negli esempi segregazionisti dei sindaci di Lodi e Monfalcone trova conferma. In merito si invita ad aderire all’appello di solidarietà fatto dal Coordinamento Uguali Doveri di Lodi a sostegno dell’integrazione scolastica dei figli degli immigrati, per sostenere le spese di trasporto e mensa negate, e ribadendo la necessità con le lotte dal basso di contrastare e annullare politiche e leggi discriminatorie, contro chi oggi semina vento e farà raccogliere, domani, tempesta alla società pacifica di questo paese.

Si considera necessario oggi più che mai un fronte unito di lotta – nelle diversità di espressione – per riaffermare i valori della solidarietà, della libertà e della giustizia sociale.

FAI – Federazione Anarchica Italiana
Sez. “M. Bakunin” – Jesi;
Sez. “F. Ferrer” – Chiaravalle;

Alternativa Libertaria/FdCA
Sez. “S. Francolini” – Fano/Pesaro;

Gruppo Anarchico “Kronstadt” (senza fissa dimora) – Ancona

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Non chiedete allo Stato ciò che non può fare – comunicato stampa 3 ottobre 2018

Come anarchici e libertari consideriamo importante una mobilitazione antifascista ampia e partecipata ad Ancona, anche se alcune considerazioni vanno fatte.

Lo scorso febbraio una manifestazione nazionale a Macerata ha dato voce alla condanna della caccia all’africano messa in pratica da Traini, ma sognata da non pochi. Uno dei tanti episodi di razzismo veicolati dai media in larga parte, e dai partiti di governo – a fasi alterne -.

dal crescere di politiche di austerità e dai tagli al welfare.

Il crescere del consenso sociale attorno a rozze parole d’ordine fasciste è una dei primi atti d’accusa nei confronti della trappola della povertà, in cui la sinistra di classe, antagonista e sociale da anni è stretta fra un liberismo vorace e le illusioni istituzionali. Se ha senso, ed ha senso, scendere in piazza oggi contro chi semina odio sostenuto da leggi e politiche di sfaldamento totale dei diritti conquistati nel tempo, bisogna però che questa azione sia condivisa da un fronte ampio di opposizione.

In poche parole: il fascismo si combatte scendendo in piazza contro i tagli al welfare, non facendo sentire soli i poveri in attesa per ore nel pronto soccorso o i migranti oggetto di ogni tipo di oltraggio.

Il fascismo si combatte lottando contro il lavoro precario e la restrizione delle libertà fatta di soldi spesi per telecamere e non per gli asili, poliziotti davanti alle scuole e non libri, banchi e sicurezza (sismica) dentro le scuole.

Il fascismo è omologazione, gerarchia e assenza del dissenso. L’antifascismo è lottare assieme fra diversi, per obiettivi utili alla crescita sociale e alla vita dei più fragili.

Queste nostre parole sono un programma politico ben preciso, su cui confrontarsi, in una regione che si sta impoverendo e dove gli affari degli amici degli amici, lo strapotere dei palazzi – e delle logge – farà aumentare e vincere i populismi.

Aspettare che le istituzioni di questo paese dimostrino il loro antifascismo è un lusso che poveri, lavoratori, pensionati e migranti non si possono più permettere.

Chi è antifascista deve farsi strumento organizzato, partecipato e condiviso di libertà, uguaglianza e solidarietà sociale.

Gruppo Anarchico “Kronstadt” (senza fissa dimora) – Ancona

F.A.I. – Federazione Anarchica Italiana

sez. “M. Bakunin” – Jesi

sez. “F. Ferrer” – Chiaravalle

Alternativa Libertaria / FdCA

sez. “Silvia Francolini” – Fano/Pesaro

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Nasce l’Assemblea per la salute pubblica Jesi e Vallesina

Lunedì 16 aprile si sono riunite a Jesi una trentina di persone provenienti da varie esperienze, attivisti di associazioni e movimenti politici, operatori sanitari e comuni cittadini, per discutere insieme dei danni causati dai continui tagli al welfare, in particolar modo dalla privatizzazione della salute e, in ultimo, dai rischi rappresentati in questo senso dalla PDL 145/17 che verrà trattata in Consiglio Regionale martedì 24 aprile.

Il gruppo ha deciso di costituirsi in “Assemblea per la salute pubblica di Jesi e Vallesina”, inserendosi così nella Rete dei Forum per la Sanità Pubblica, che si sta sviluppando in molte realtà della nostra Provincia e della Regione Marche.

Questo nuovo coordinamento intende realizzare fin da subito una campagna informativa a favore di una sanità pubblica, equa ed onesta, a partire dal volantinaggio previsto sabato prossimo a Jesi.

L’Assemblea per la salute pubblica di Jesi e Vallesina invita coloro che ne hanno la possibilità a partecipare al presidio che si terrà il 24 aprile presso la sede del Consiglio Regionale in Ancona, contro la scellerata PDL 145/17 della Giunta Ceriscioli e rivolge un forte richiamo alle organizzazioni dei lavoratori della sanità, ai Sindaci e ai Consigli Comunali di Jesi e della Vallesina, affinché esprimano pubblicamente la loro contrarietà all’approvazione della PDL 145, mettendo in atto ogni azione di loro competenza.

16/04/2018 Assemblea per la Salute Pubblica – Jesi e Vallesina