Categorie
concerti General

DOM10MARZO COSMIC GOSPEL + FERTILEPEROMBRAE`NATURA + WAILER LIVE@CSL FABBRI

Categorie
General

Osservatorio infortuni sul lavoro Ago – Dic 2023

sono passati cinque mesi dall’ultima nostra rilevazione, i numeri come consuetudine rimangono impietosi e le morti come gli infortuni si susseguono con quotidianità come ormai da anni abbiamo riscontrato. il numero non è in aumento per questa ultima parte dell’anno. Nel 2023 ci sono stati nelle Marche 15.714 infortuni e 21 morti a fronte di circa 650 mila occupati regionali oscillanti nei vari trimestri. Crescono invece del 15% le denunce di patologie di origine professionale. arrivando a 6.229 denunce contro le 5.416 dello stesso periodo dell’anno precedente dati riferiti ai primi 11 mesi del 2023. Le Marche restano la seconda regione sia a livello Nazionale, dopo la Toscana, in questa classifica, senza che la classe politica regionale prenda in considerazione il dato, oltre a continui protocolli di collaborazione tra le parti sociali e imprenditoriali non si riesce ad andare, poco fanno questi accordi cartacei per rendere salubri gli ambienti di lavoro che andranno a pesare sempre più prima sulle vite dei lavoratori poi, per i sopravvissuti sul sistema sanitario. Ridicola tra l’altro è la parte sanzionatoria degli obblighi del datore di lavoro, che spesso se la cava con ammende sotto i 10mila euro. Analizzando i dati italiani per fascia d’età dell’incidenza degli infortuni si evidenzia che il dato dei più anziani è ancora peggiore rispetto a quello dei giovanissimi: infatti l’incidenza più elevata si registra nella fascia dei lavoratori ultra-sessantacinquenni, seguita dalla fascia di lavoratori compresi tra i 55 e i 64 anni .Un dramma nel dramma che riguarda anche i lavoratori senza documenti italiani deceduti in occasione di lavoro, sono 97 su 500 (1 su 5). Perché il rischio di morte sul lavoro si dimostra essere sempre superiore rispetto agli italiani: i lavoratori di origine straniera, infatti, registrano 40,9 morti ogni milione di occupati, contro i 19,4 italiani che perdono la vita durante il lavoro ogni milione di occupati. le altre fasce d’età sono comunque differenziate Per chi ha un’etа compresa tra i 15 e i 24 anni, infatti, il rischio di morire sul lavoro è praticamente doppio rispetto ai colleghi che hanno un’etа compresa tra i 25 e i 34 anni (20,9 infortuni mortali ogni milione di occupati contro 11,8. Che il rischio lavorativo aumenti con l’aumentare della precarietà dei lavoratori è un evidenza che noi lavoratori sperimentiamo sulla nostra pelle, la poca permanenza nella mansione se non proprio nello stabilimento porta a minor sicurezza. le aziende regionali tendono ad affittare sempre più lavoratori dalle agenzie piuttosto che assumere direttamente. si è raggiunto il dato più alto mai registrato di 31mila somministrati nelle marche. nonostante il loro costo per le aziende teoricamente è più elevato, la flessibilità in balia delle oscillazioni produttive è considerato dalle aziende un fattore positivo, con una perdita di professionalità poi lamentata quando i lavoratori professionalizzati non si trovano. nel 2012 gli interinali marchigiani erano 12mila in dieci anni il loro numero è raddoppiato e diventato strutturale, i somministrati a tempo indeterminato sono ormai il 17,5% del totale degli interinali. nei primi sei mesi del 2023 il 13% dei nuovi rapporti di lavoro è stato attivato attraverso le agenzie. un dato al di sopra della media italiana e il secondo più alto del centro Italia. il settore più coinvolto nell’interinale è solitamente il manifatturiero, ma ad oggi anche nei settori come il commercio, i pubblici esercizi, le pubbliche amministrazioni e i servizi pubblici gli interinali sono raddoppiati. molte aziende anche considerate non in crisi non fanno altro che mandare a casa i somministrati, i contratti a termine non vengono rinnovati e gli interinali a tempo indeterminato sono restituiti alle aziende del lavoro. questa prassi ha già riguardato il doppio dei lavoratori nel 2023 rispetto al 2022 aziende come benelli armi, pfizer, elettrolux.

7 agosto – san benedetto – donna di 60 anni investita da un carrello elevatore in manovra elisoccorsa in gravi condizioni

15 agosto – tolentino – camion fuori strada, ferito tra le lamiere il conducente elisoccorso

24 agosto – Monsanpietro morico – agricoltore 60enne perde il controllo del mezzo e vola in un dirupo per 60 metri, il trattore va in mille pezzi ma la cabina di sicurezza regge l’urto, non evitando però la morte del lavoratore alla guida

26 agosto – Sant’Elpidio a mare- agricoltore urta un pozzo e si ribalta con il mezzo cadendoci dentro per circa tre metri elisoccorso

27 agosto – Senigallia – esplosione di una bombola su un peschereccio al porto. Feriti due pescatori intenti a pulire una ghiacciaia, cadono in acqua, ripescati e ospedalizzati con ustioni, il più grave muore dopo tre giorni dall’incidente

29 agosto – Senigallia – A14 camion si ribalta e perde il carico ferito lievemente l’autista

5 settembre – Ancona -operaio muore volando dal tetto di un azienda nella zona industriale

6 settembre- monteroberto -incidente tra auto e furgone ferito un lavoratore edile alla guida del furgone

12 settembre – Appignano del tronto – donna di 65 anni cade da una rotoballa elisoccorsa

13 settembre – senigallia -agricoltore muore schiacciato nel ribaltamento del mezzo

15 settembre – monteurano – titolare di un impresa edile di 53 anni rimane con l’avambraccio nell’impastatrice della betoniera, arto straziato elisoccorso, si tenta chirurgicamente di evitare l’amputazione

16 settembre – Montegranaro – operaio edile cade da un impalcatura da 6 metri di altezza riporta agli arti e busto elisoccorso

21 settembre – monteprandone – ferita gravemente ad una mano un’operaia nell’uso di un macchinario elisoccorsa

30 settembre -montecosaro – operaio all’isola ecologica finisce con il braccio schiacciato nella pressa

11 ottobre – ancona – cantiere in via mattei operaio si ferisce lievemente dopo una caduta

13 ottobre – camerino – operaio di 60 anni cade dentro uno scavo profondo tre metri in un cantiere elisoccorso

16 ottobre – san severino marche – operaio in un cantiere travolto da un blocco di cemento alle gambe

20 ottobre – fano – scoppio alla tecnocollaudi, l’esplosione di una bombola di gas in fase di riempimento i suoi frammenti e lo spostamento d’aria coinvolgono un operaio 50enne addetto al riempimento gravemente ferito ad un braccio elisoccorso

23 ottobre – potenza picena – muratore di 39 anni cade da un ponteggio al terzo piano elisoccorso con diverse fratture

25 ottobre – san benedetto del tronto – operaia di un azienda attiva nella produzione di vegetali rimane con un braccio incastrato in un macchinario sulla linea di produzione elisoccorsa

9 novembre- castelraimondo – operaio di 21 anni di un azienda che esegue carotaggi nel cantiere della quadrilatero cade in una buca profonda 20 metri elisoccorso riporta un trauma cranico, diverse fratture e un pneumotorace

13 novembre – ancona -operaio di 54 anni finisce con un piede in una caditoia procurandosi una profonda ferita nella portineria della facoltà di economia

15 novembre – pagliare del tronto – operaio cade da un impalcatura in un cantiere, riporta diversi traumi

24 novembre – montecalvo in foglia – apprendista di 20 anni rimane schiacciato dal sollevatore del collega mentre carica balle di fieno in un azienda di materiali per l’agricoltura, riporta fratture a bacino e gambe elisoccorso

30 novembre- morrovalle -allevatore caricato da un toro in stalla riporta fratture multiple san severino marche – operaio ferito gravemente travolto da un albero nelle operazioni di manutenzione nel fiume potenza muore dopo il ricovero

3 dicembre – civitanova – albero si abbatte sull’ape del comune che cerca di fronteggiare il forte maltempo, uno dei due operai rimane ferito ad una gamba

4 dicembre – visso – operaio di 45anni muore schiacciato da un bobcat in retromarcia in un cantiere san benedetto del tronto – operaio cade in un pozzo su un cantiere sulla statale adriatica elisoccorso

7 dicembre -falconara marittima – in località rocca priora insegnante di sostegno scolastico di 59 anni muore investita sulla statale adriatica mentre si reca a prendere l’autobus per recarsi a scuola

19 dicembre – tolentino – operaio di 35 anni rimane schiacciato dalla pala di un bobcat soccorso finisce in rianimazione per le ferite riportate

20 dicembre -osimo – titolare di una ditta edile famigliare di 64 anni cade da un impalcatura elisoccorso

24 dicembre – serravalle – incendio nella galleria varano lungo la superstrada, vigile del fuoco ospedalizzato per mancanza di ossigeno nell’intervento. 16 feriti in galleria recente ma completamente mancante di sistemi di sicurezza attivi a detta dei superstiti. colonnine sos non funzionanti, impianto di ventilazione fermo, salvati uno ad uno con i respiratori prelevati dalle porte taglia fuoco.

A cura del Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” di Jesi

Categorie
1° Maggio General

1 Maggio 2023 – pranzo sociale

Categorie
General

dom 26 febb – CARANNA + FOXCONN SUICIDE @ CSLFABBRI

Categorie
comunicato stampa General

Su Cospito – Comunicato Stampa del 28.12.2022

Adriano Sofri sul Foglio del 21 dicembre ha scritto: “E ancora più strano che la solidarietà con la ribellione di Cospito spetti agli anarcoinsurrezionalisti, qualunque cosa voglia dire. E’ probabile che la fame di Cospito arrivi molto prima della sentenza della Consulta. […] La giustizia è smisurata e si compiace di esserlo, i suoi amministratori hanno nomi e cognomi ma non li indossano, bastano le uniformi, sono esseri smisurati per irrazionalità e cattiveria.”

La vicenda di Alfredo Cospito è ben riassunta sempre da Adriano Sofri che ricorda come l’anarchico sia stato condannato a 10 anni e 8 mesi nel 2014 per il ferimento di Roberto Adinolfi, amministratore delegato dell’Ansaldo Nucleare. In seguito è stato condannato all’ergastolo ostativo per una strage che non c’è stata e non ne aveva alcuna potenzialità nel gesto dimostrativo riferito al posizionamento di due pacchi esplosivi a Fossano presso la Scuola Allievi Carabinieri. Una condanna contro cui Cospito è in sciopero della fame dall’ottobre scorso rivendicando l’enormità e la mostruosità giuridica attivata nei suoi confronti. Una protesta che più passano le ore più rischia di trasformarsi in tragedia.

Ci sarebbe molto da dire, specie in un paese dove mafiosi e terroristi (fascisti soprattutto), bancarottieri e truffatori di miliardi di euro, che hanno fatto – loro sì – stragi di vite e futuri, non hanno subito lo stesso accanimento riservato all’anarchico Cospito le cui sofferenze, e la cui vita a rischio, sono la denuncia di una macchina di potere cattiva e muscolare nei confronti dei deboli, iniqua nei giudizi, arrogante nelle narrazioni e vuota, soprattutto vuota di valori.

I martiri servono alle chiese e alle gerarchie di ogni tempo. Per Cospito un atto di giustizia è imperativo in una società dove la solidarietà contro l’accanimento che sta subendo si allarga in maniera inedita, in particolare in quei settori intellettuali e politici che troppo spesso hanno preferito girare la testa dall’altra parte ogni volta che uno sfruttato ha subito la cattiveria del potere.

Un Cospito morto, di digiuno, o di ergastolo, a chi o a cosa servirà?

FAI – Federazione Anarchica Italiana
sez. “M. Bakunin” – Jesi
sez. “F. Ferrer” – Chiaravalle

Gruppo Anarchico “Kronstadt” (senza fissa dimora) – Ancona