Continuano inesorabili gli incidenti sul lavoro, nonostante la spaventosa perdita di posti e le ore di cassa integrazione (persi nelle Marche in tre mesi 20MILA posti circa) il 75% di aziende controllate non sono in regola (967 aziende su 42MILa imprese, una goccia nel mare!) i lavoratori che perdono tutele e rischiano la vita pur di mantenere un occupazione sono gli unici che pagano le conseguenze di una rete di profitti che anche con la crisi per alcuni, non da cenno di rallentare.. Dopo l’ incidente alla Fiat trattori abbiamo deciso di tenere sotto osservazione le notizie che sempre di più passano inosservate di lavoratori che si trovano protagonisti di incidenti nella nostra Regione, dargli il risalto che spesso viene relegato ad un trafiletto di giornale, o al massimo, ai numeri di fine anno dei sindacati. Sappiamo sin da ora che non potrà mai essere che la punta di un iceberg, visto che solo gli interventi di ambulanze vengono riportati dai giornali, gli ancora troppi lavoratori in nero e senza tutele si sognano di denunciare
un incidente o un insicurezza nello svolgere la propria mansione. Considerando che ci sono posti in Regione dove si lavora per più di 10 ore al giorno e si dorme negli stessi ambienti lavorativi, insalubri e oppressivi spesso con le proprie famiglie.
Autore: cslfabbri
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Comunicato stampa
Sabato 5 aprile prossimo, presso i locali del Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” in Via Pastrengo2 aJesi, si terrà, per il ciclo “Letture per Lottare”, una cena sociale di sottoscrizione a favore dei profughi siriani vittime della guerra civile in corso. E’ la terza iniziativa fatta in città sulla Siria. Lo scopo è quello di rompere il tragico silenzio che da tre anni è calato sul paese e che vede opposti schieramenti fronteggiarsi sanguinosamente con il solo risultato di aumentare le tragedie della popolazione, costretta per fuggire alla guerra a trovare rifugio nei campi profughi dei paesi vicini.. Come in ogni guerra che si conosca. A partire dalle ore 18 si avrà la proiezione di materiali audio visivi e la testimonianza diretta di chi ha familiari ed amici nei campi profughi. Alle ore 20 la cena aperta a tutti. L’iniziativa è organizzata dall’insieme dell’associazionismo jesino che da sempre è abituato a confrontarsi su tematiche politiche e culturali di rilievo, e che vede coinvolti: Arci di Jesi e Fabriano,La Casadi Sergio, L’ANPI di Jesi, Spazio Ostello, Centro Studi Libertari, La casa delle Culture e l’Associazione Italia – Cuba di Senigallia.
Jesi, 2 aprile 2014
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