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cineforum dal cuore della bibblioteca

Gruppo Libera Lettura – Hannah Arendt

















Domenica 15 Febbraio

inizio ore 17:00
Proiezione del film Hannah Arendt 
di Margarethe von Trotta

Il Gruppo Libera la Lettura, in collaborazione con il Centro Studi Libertari Luigi Fabbri di Jesi ,
 organizza una giornata di riflessione sulla filosofa Hannah Arendt. 

Parleremo del suo pensiero e dei suoi libri, guarderemo insieme il film a lei dedicato e concluderemo con una discussione. 

Il tutto condito da un buon aperitivo! 


«Il guaio del caso Eichmann era che uomini come lui ce n’erano tanti e che questi tanti non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali.» Hannah Arendt



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dal cuore della bibblioteca Equa la festa LiberMente

equa la festa – biblioteca circolante

anche quest’anno ci trovate ad  EQUA LA FESTA 2014
 qui il PROGRAMMA COMPLETO https://equalafesta2014.wordpress.com
il 3 – 4 – 5 luglio presso Villa Borgononi a JESI

nel nostro spazio iniziamo Giovedì dalle 18 in poi parlando e portando parte della BIBLIOTECA CIRCOLANTE,(che si trova presso la nostra sede in via Pastrengo 2) libri da scambiare,regalare,trovare,prestare,restituire….

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nuovi arrivi in biblioteca

NUOVI ARRIVI NELLA BIBLIOTECA
DEL CENTRO STUDI LIBERTARI LUIGI FABBRI  
per la  libera consultazione!

Carta e anarchia: una collezione di giornali anarchici della provincia di Pesaro e Urbino (1873-1922)

L’Archivio-biblioteca Enrico Travaglini di Fano ha promosso la ristampa anastatica completa dei giornali e numeri unici pubblicati dal movimento anarchico in provincia di Pesaro e Urbino, nel periodo compreso tra la prima Internazionale e l’avvento del fascismo. Attraverso questi giornali, dalla precaria vita editoriale e sempre sottoposti al controllo e alla censura delle autorità, emerge uno spaccato di vita politica di una provincia marchigiana a cavallo tra Otto e Novecento.


http://e-review.it/balsamini-carta-e-anarchia
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Anarchia e comunismo scientifico
Un teorico marxista e un anarchico a confronto
Nicolaj Bucharin (1888-1938) entra appena diciottenne nel movimento rivoluzionario e insieme a Lenin (il quale lo considera il teorico più forte e stimato del partito), Trotskij e Stalin contribuirà alla vittoria del bolscevismo in Russia.
Nel 1922 scrive il suo breve opuscolo “Anarchia e comunismo scientifico”, pensato per esser letto dalle masse lavoratrici e scritto in un momento molto difficile per la Russia post-rivoluzionaria.
Momento di rovina economica e decadenza della produzione che lo stesso Bucharin riteneva avesse permesso la perdita della sana psicologia proletaria e la tendenza a degradare il proletariato a condizione di plebe stracciona creando un terreno favorevole alle tendenze anarchiche.
Attraverso le sue parole il teorico marxista vorrebbe estirpare dalle masse popolari in fermento le influenze libertarie, cercando di confutare scientificamente le tesi delle “dottrine anarchiche”.
L’anarchismo viene descritto come una fondiglia prodotta dal disfacimento della società capitalistica e una dissoluzione ideologica del proletariato; una specie di “infezione” da fermare e alla quale si devono contrapporre le idee marxiste sullo stato centrale, la dittatura del proletariato e l’organizzazione della produzione.
La risposta all’ opuscolo (che si è diffuso in tutta Europa) non si fa attendere e sarà Luigi Fabbri(1877-1935) a produrla.
Con un linguaggio semplice e ardito, Fabbri risponde punto su punto alle tesi di Bucharin, sbugiardando la visione dell’anarchismo offerta dall’autore e criticando aspramente l’involuzione autoritaria del comunismo di quegli anni.
Egli rivendica un anarchismo sociale presente e vivo in tutti gli strati del proletariato e nei lavoratori che non vogliono piegarsi a imposizioni di una cerchia ristretta di persone,mettendo in dubbio l’intellettuale scientificità marxista così tanto ostentata e sicura del fatto suo.
Le parole e i modi usati da Bucharin ricordano all’anarchico la dialettica dei gesuiti che a parer suo “insegna a lanciare l’ingiuria senza però volerla dire”, paragonandola a quella falsa e diffamatoria delle questure e della stampa borghese.
Pur trovandosi ideologicamente in profondo contrasto, i due teorici socialisti hanno un aspetto in comune: l’essere vittime della violenza statale e dei regimi della loro epoca.
Bucharin, dopo essere caduto in miseria, verrà accusato da Stalin di molti crimini, subirà un processo e verrà poi fucilato.
Fabbri sarà uno dei tre maestri elementari a rifiutarsi di prestare giuramento a Mussolini e morirà in esilio.
Troverete “Anarchia e comunismo scientifico”nella nostra biblioteca, aperta tutti i Giovedì dalle 21 e 30.
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dal cuore della bibblioteca

…..DAL CUORE DELLA BIBLIOTECA DEL CENTRO STUDI “L.FABBRI”



L’anarchia è ben più organizzata e ragionevole di quanto non si creda comunemente”
Colin Ward(1924-2010)
Insegnante,giornalista e scrittore inglese ripercorre nel suo libro
L’anarchia – un approccio essenziale” le varie sfaccettature dell’approccio libertario nella storia e del suo ruolo potenziale nei vari settori della società odierna.
Di formazione laburista ,crede fermamente nell’emancipazione delle classi più deboli attraverso l’unione in piccoli gruppi di soggetti che si autogovernano e stabiliscono insieme i proprio bisogni e le proprie priorità.
Per lo scrittore l’idea libertaria e la sua pratica è rintracciabile in un numero enorme di culture e movimenti che si sono succeduti nella storia e hanno fatto dell’autogestione popolare,del mutuo appoggio e dell’antistatalismo dei valori fondanti.
La ricerca di Ward è focalizzata su come la società possa produrre dal basso proposte alternative a quelle dominanti ,polemizzando da una parte con i Marxisti centralisti e la loro “glorificazione” delle masse e dall’altra con l’uso della violenza(senza mai condannarla del tutto) dei movimenti No – global da Seattle (1999) a Genova (2001).
Il capitolo “Rivoluzioni silenziose” e forse il più pregnante e coinvolgente dell’opera.
Qui Ward,con un linguaggio semplice e diretto, porta diversi esempi di pratiche libertarie vere e proprie che hanno portato cambiamenti strutturali e radicali nella società inglese ed europea del dopoguerra,in accordo con i situazionisti del “la soluzione non è stare ad aspettare la rivoluzione,ma re-inventare la vita quotidiana,qui e subito.”
E’il caso degli esperimenti delle “Free School” in Inghilterra ,dove venivano data istruzione informale ai giovani espulsi dalle scuole ufficiali o delle rivoluzioni ecologiche in Olanda,fino e quella dei costumi e della sessualità dopo la seconda guerra mondiale.
Potete trovare il suo libro “L’anarchia-Un approccio essenziale”nella nostra biblioteca,aperta il Giovedì(dalle 21 e 30) e il Sabato (dalle 17 e 30).