VIDEOSORVEGLIATI
Trenta telecamere sono pronte a partire a guardia della zona sud di Jesi. A chi o a cosa serviranno, difficile dirlo.
Di certo saremo tutti meno liberi di muoverci senza essere spiati. Di certo ci saranno meno soldi nelle casse comunali perchè spesi in un progetto che non serve ai bisogni reali di sicurezza della collettività: casa, lavoro, reddito, salute.
La videosorveglianza potrà ben poco contro la grande criminalità che sta rendendo povera la Vallesina e Jesi, e l’Italia. Quella che chiude le fabbriche e dimezza gli stipendi e poi va a festeggiare nei night a coca e champagne. La grande criminalità che si fa eleggere dalla collettività e poi dopo qualche anno esce dai palazzi in manette per i cattivi affari fatti.
Il grande fratello dell’Amministrazione Comunale non riuscirà a proteggerci da corrotti e corruttori, speculatori e squali della finanza, amministratori delegati con il licenziamento facile e ogni sorta di criminale che usa il potere economico e politico per i propri interessi.
Trenta telecamere e … ronde leghiste che l’inettitudine politica rischia di legittimare. Trenta telecamere come i trenta denari di Giuda per svendere la cultura di pace ed integrazione di cui Jesi si è sempre detta portatrice. Jesi, città europea dello sport e … delle trenta telecamere.