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volantino

Solidarity with the Kurdish People.

   Come anarchisti e libertari delle Marche saremo presenti in forma organizzata ad entrambi i presìdi indetti in Ancona per la giornata del 12 ottobre, con questo testo,

   Con il popolo curdo per essere solidali e strumentali. Solidali con chi lotta per la libertà, per una società migliore, per combattere l’oppressione militare ed economica, culturale e politica, di cui lo stato turco di Erdogan è l’espressione più rozza di un’oppressione sorretta dal capitalismo e dal militarismo di Trump, Putin e della UE.

   Con il popolo curdo per essere solidali e strumentali. Strumentali perché dalle piazze si renda visibile un antagonismo organizzato e plurale che sappia ridare forza alle istanze di giustizia sociale anche in Italia dove in maniera sempre più marcata si fa avanti una demokratura che taglia diritti, salari, e futuro.

   Con il popolo curdo solidali e strumentali, per sostenere l’autogoverno delle donne e degli uomini liberi, in Kurdistan e in Siria, e ovunque sia possibile. Oltre le frontiere del primo mondo e nelle periferie abbandonate, l’unione fra sfruttati, libera dal padrone, cancella il fascismo e annulla il razzismo.

Nostra patria è il mondo intero, nostra legge è la libertà.

Gruppo Anarchico “Kronstadt”

    (senza fissa dimora) di Ancona

FAI – Federazione Anarchica Italiana

    sez. “M. Bakunin” – Jesi

    sez. “F. Ferrer” – Chiaravalle

Alternativa Libertaria / FdCA

    sez. “S. Francolini” – Fano / Pesaro

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incontro con autore presentazione libro

Pinelli, l’innocente che cadde giù – 9 ottobre Ancona

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Comunicati

Assemblea pubblica – 50° Strage di Stato

   Nel 50° anniversario dell’uccisione di Giuseppe Pinelli, le figlie Claudia e Silvia, per ricordare la figura del padre, hanno dato vita alla: “Catena musicale per non dimenticare Giuseppe Pinelli e Piazza Fontana” un’iniziativa diffusa che culminerà il 14 dicembre prossimo con una grande mobilitazione a Milano e nel paese. Al momento hanno già aderito gruppi politici e sindacati, associazioni culturali e artisti, centri sociali e tutto un mondo “altro” che non cede all’oblio e all’ignoranza, ma torna sulla memoria per vivere e cambiare il presente.
   Jesi, in questo, può avere l’occasione, ancora una volta, di mostrare il suo pluralismo di idee, di identità e di solidarietà. Al pari di come ha fatto nei mesi scorsi, contro chi chiudeva i porti, in aiuto di chi salvava vite in mare, sostenendo il progetto di Mediterranea. Jesi, la città in cui dopo un quarto di secolo dalla strage di Piazza Fontana, l’Amministrazione Comunale pose una lapide, a ricordo proprio di Pinelli e di tutte le vittime della strategia della tensione. Jesi, la città in cui due anarchici, un operaio ed un artigiano – Cesare Tittarelli e Duilio Rosini – già nelle prime ore dall’attentato di Piazza Fontana ne denunciavano, lungo le vie, la matrice di destra.
   Fedeli a questo senso di appartenenza comune, consideriamo che sia importante aderire all’iniziativa nazionale per il 50nario, e di farlo assieme, in maniera condivisa, plurale e partecipata. Per ragionare assieme su tutto ciò, invitiamo singoli e gruppi a partecipare all’incontro pubblico del 15 ottobre, alle ore 21, presso i locali del Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri”.
Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” – Jesi
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concerti

20 ottobre – Mr. Deadly one BAD Man – [mal]ridotto at CSL Fabbri

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volantino

La flat tax … marchigiana

Non fai la visita o l’esame? O avverti o paghi la prestazione disertata. Sul piano organizzativo un buon deterrente, che però scarica sugli utenti la responsabilità di funzionamento del sistema. Di mal funzionamento. La scelta è del governo regionale delle Marche che poteva preferire una contrazione delle liste d’attesa, un aumento dell’offerta, investire maggiori risorse alla sanità. Più pubblico e meno privato insomma. Invece se la cava con un’app da smartphone ad uso di un pubblico anziano, cronico, povero, con bassa educazione. Insomma si fa funzionare male il sistema e se ne scarica la responsabilità sugli utenti. La flat tax del capitano fallito in versione sanitaria e marchigiana.

Del resto c’è poco da meravigliarsi. Questo governo regionale sul piano della difesa della salute pubblica non ha fatto altro che tagliare servizi, prestazioni, posti letto ed ospedali. Ha privatizzato il più possibile e ha scelto di far passare un’estate di dannazione ad utenti ed operatori non sostituendo il personale in pensionamento, ferie e malattie. Con la conseguenza di causare ulteriori contrazioni di reparti e servizi, e scatenando una guerra fra poveri, fra presidi ospedalieri: Senigallia e Fabriano contro Jesi? La situazione abbastanza impoverita della sanità marchigiana riesce a tenere ancora testa alle richieste dei cittadini grazie alla professionalità (e sacrificio) dei suoi lavoratori, ma non potrà più tollerare l’arroganza del potere, il liberismo dilagante, le disuguaglianze erette a sistema presenti in regione.

Passata la sbornia del suicidio del capitano nazionale, i problemi di prima torneranno in misura più forte. Le Marche con i suoi governanti come sempre, in termini negativi, fanno scuola, come a dire: Le Marche, le disuguaglianze italiane in una regione.

Indicazioni per l’uso

Prenotazioni. Sulle impegnative il medico deve specificare il tempo indicato di esecuzione della prestazione: U (urgente 72 ore), B (breve, 10 giorni), D (differibile, 30 – 60 giorni), P (programmabile 180 giorni che saranno 120 dal prossimo anno). Il servizio dovrebbe essere nell’Area Vasta di residenza o limitrofa (considerando come sono fatte le Marche è una indicazione ad ogni modo disagevole ed iniqua, che spinge – assieme ai tempi lunghi delle liste di attesa, verso la prestazione privata). Si hanno diritti a rimborsi (anche qui la burocrazia …): priorità B presentare impegnativa entro 5 giorni dalla data di emissione (escluse domeniche e festivi), l’utente verrà ricontattato per appuntamento entro 5 giorni. Priorità D e P presentare impegnativa entro 15 giorni dalla data di emissione (escluse domeniche e festivi), l’utente verrà ricontattato per appuntamento entro 15 giorni. Disdire prenotazioni. Abbastanza complicato per chi è vecchio, solo, povero e poco istruito.

Ottenere una sanità migliore? Per questa cosa non bisogna rivolgersi ai burocrati, bisogna mandarli a casa. La lotta e l’unità degli sfruttati è da sempre la migliore garanzia per il diritto alla salute.

FAI – Federazione Anarchica Italiana

Sez. “M. Bakunin” – Jesi

Sez. “F. Ferrer” – Chiaravalle