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comunicato stampa 12 aprile 2014

Comunicato stampa



Casa de Nialtri: ritorsioni, malgoverno e interessi. Troppi.

A due mesi dallo sgombero manu militari Casa de Nialtri torna a far parlare di sé. La stampa locale riporta che nell’edificio abbandonato hanno trovato posto “sbandati e tossicodipendenti” e pensare che secondo l’amministrazione dorica a marzo sarebbero dovuti iniziare i lavori per un centro per disabili. Molto più celere invece sono state la repressione e le ritorsioni ai danni dei vari occupanti. Dopo la vicenda dell’espulsione di Maurice (scomparso nel nulla) è toccato a Gianluca che si è visto revocare gli arresti domiciliari. Verso di loro e verso chi si è stato coinvolto, va la nostra solidarietà. Sia Maurice sia Gianluca erano stati attivi nel movimento di lotta di Casa de Nialtri. Come dire: prima o poi chi ha l’ardire di opporsi all’arroganza del potere, viene punito. Specie se poi questo potere è messo in discussione. Specie se si rompono le uova nel paniere a chi con il problema dei senza casa, dei rifugiati e degli esclusi, vuole farci qualche profitto. La solidarietà ha i suoi costi del resto, ed anche i suoi guadagni. Non pochi, e interessanti anche fuori Ancona, dato che a Jesi, nell’edificio dell’ex-Cascamificio, si vuole fare un centro di accoglienza. E forse non è un caso che sarà collocato proprio nella zona Sud della città, quella più povera, più a rischio, piena di migranti dove l’integrazione viene fatta a  suon di telecamere per controllare, di fatto, come un grande fratello, il grande ghetto della città dello sport. Ma di questo già avevamo parlato in precedenza: trenta telecamere, soldi spesi male.

12 aprile 2014

Federazione Anarchica Italiana:
– Gruppo “Michele Bakunin” – Jesi
– Gruppo “Francisco Ferrer” – Chiaravalle

Gruppo Anarchico Kronstadt – Ancona
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lavoro volantino

Osservatorio INCIDENTI SUL LAVORO – Marche – Mese di Marzo 2014

Continuano inesorabili gli incidenti sul lavoro, nonostante la spaventosa perdita di posti e le ore di cassa integrazione (persi nelle Marche  in tre mesi  20MILA  posti circa)  il 75% di aziende controllate non sono in regola (967 aziende su 42MILa imprese, una goccia nel mare!) i lavoratori che perdono tutele e rischiano la vita pur di mantenere un occupazione sono gli unici che pagano le conseguenze di una rete di profitti che anche con la crisi  per alcuni, non da cenno di rallentare.. Dopo l’ incidente alla  Fiat trattori abbiamo deciso di  tenere sotto osservazione le notizie  che sempre di più passano inosservate  di lavoratori che si trovano protagonisti  di incidenti nella nostra  Regione,  dargli il risalto che spesso   viene relegato ad un trafiletto di giornale, o  al massimo, ai numeri di fine anno dei sindacati. Sappiamo sin da ora che non potrà mai essere che la punta di  un iceberg, visto che solo gli interventi di ambulanze  vengono riportati dai giornali,  gli ancora troppi lavoratori in nero e senza tutele si sognano di denunciare
 un incidente o un insicurezza nello svolgere la propria mansione. Considerando  che ci sono posti in  Regione dove si  lavora per più di 10 ore al giorno e si dorme negli stessi ambienti lavorativi, insalubri e oppressivi spesso con le proprie famiglie.

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lavoro volantino

Job Act – La rottamazione dei lavoratori

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concerti
Contro Lo Smantellamento Della Sanità Pubblica e Le Disuguaglianze Nella Salute
Concerto inizio ore 17:30 
Ingresso Libero 
con
 MAYBE I’M  (Noise Blues Viscerale da Salerno) + CORA (Noise Post Grunge da Jesi)

A seguire Cena Vegan
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cena di sottoscrizione cena sociale controinfo
Comunicato stampa

Sabato 5 aprile prossimo, presso i locali del Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” in Via Pastrengo2 aJesi, si terrà, per il ciclo “Letture per Lottare”, una cena sociale di sottoscrizione a favore dei profughi siriani vittime della guerra civile in corso. E’ la terza iniziativa fatta in città sulla Siria. Lo scopo è quello di rompere il tragico silenzio che da tre anni è calato sul paese e che vede opposti schieramenti fronteggiarsi sanguinosamente con il solo risultato di aumentare le tragedie della popolazione, costretta per fuggire alla guerra a trovare rifugio nei campi profughi dei paesi vicini.. Come in ogni guerra che si conosca. A partire dalle ore 18 si avrà la proiezione di materiali audio visivi e la testimonianza diretta di chi ha familiari ed amici nei campi profughi. Alle ore 20 la cena aperta a tutti. L’iniziativa è organizzata dall’insieme dell’associazionismo jesino che da sempre è abituato a confrontarsi su tematiche politiche e culturali di rilievo, e che vede coinvolti: Arci di Jesi e Fabriano,La Casadi Sergio, L’ANPI di Jesi, Spazio Ostello, Centro Studi Libertari, La casa delle Culture e l’Associazione Italia – Cuba di Senigallia.

Jesi, 2 aprile 2014