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Gruppo Anarchico “Kronstadt” – Ancona
comunicato stampa 14/05/2014
Il medioevo prossimo-presente
Il Palio di San Floriano anche quest’anno è passato. Come sempre dopo la bagarre di tre giorni in centro puntualmente seguono i lamenti inascoltati dei residenti, ma appena un migliaio di cittadini cosa vuoi che siano a fronte dei 13.000 visitatori (e clienti) della tre giorni?
Peggio se fossero stati extra-comunitari, allora ci vorrebbero trenta telecamere (soldi buttati). La partecipazione e l’organizzazione del palio però ci dicono che in fondo in fondo questo Medioevo piace, coinvolge, entusiasma. E non c’è niente di male. Basta non abituarsi troppo e prenderlo ad esempio di vita, per un lavoro precario che si diffonde sempre più, imitando la servitù della gleba, per una sanità pubblica che, speriamo, non venga trasformata in lazzaretto.
Per il governo del territorio che necessita di uomini determinati, come il podestà medioevale. O come quello del ventennio. E come nel ventennio, qualche azione squadrista ogni tanto può scapparci. Facile vittima: la bacheca degli anarchici (ancora!), vicino l’anagrafe. Non fa piacere, ma non metteremo nessuna telecamera, augurandoci che il vandalismo squadrista non si diffonda, prendendosela magari in futuro non più con una bacheca, ma con qualche barbone cui dare fuoco, o con qualche straniero da pestare, o qualche ragazza …
Un altro mese si aggiunge nella lunga lista di feriti e morti sul posto di lavoro, senza che ci si
scandalizzi ormai più di tanto, a pochi viene in mente che la tanto decantata sicurezza sia
ancora da raggiungere, non bastano qualche legge e qualche autorità che la faccia rispettare.
Noi sappiamo bene come sono le autorità con le leggi per i padroni che diventano vaghe,
oppure opportunità da cogliere per sbarazzarsi di lavoratori scomodi, come quelli che
continuano la loro lotta dal basso per non far scontrare sicurezza sul lavoro e salubrità della
città . Posti di lavoro sempre minacciati di delocalizzare per trovare nuove e favorevoli
condizioni di impresa alle volte a scapito di altri lavoratori nei più disparati posti al mondo.
Chi parla di crisi prosegue ad arricchirsi andando ad investire in paesi in cui i
diritti, le assistenze sociali ai più deboli e la salvaguardia del territorio/ambiente sono
utopie. Da noi non andiamo molto meglio, nel “bel paese” i diritti vengono ridotti, si rimettono
in discussione le rappresentanze nelle aziende. le forze Sindacali venute fuori dalla pancia dei
lavoratori sfruttando la delega data loro, sembrano passare dalla parte del padrone. Niente
Scioperi,Niente Conflitti I lavoratori devono ripartire dall’autorganizzazione e riscoprire
la solidarietà, trovano ad intralciare il loro percorso di libertà le solite forze del capitale
sotto altri nomi. Gli sfruttati non troveranno nessuno ad attenderli nelle loro lotte
oltre a parolai ricchi di promesse e future poltrone politiche.
Nelle Marche ancora oggi ci sono centinaia di lavoratori che lavorano e non si vedono pagati
a fine mese, i lavoratori in nero sono in aumento, lo sfruttamento più oppressivo sta prendendo
campo. La fame di occupazione non può e non deve lasciare spazio al tutti contro tutti, chi non
ha occupazione va rispettato come e quanto chi ha già un posto di lavoro.