Categorie
volantino

La flat tax … marchigiana

Non fai la visita o l’esame? O avverti o paghi la prestazione disertata. Sul piano organizzativo un buon deterrente, che però scarica sugli utenti la responsabilità di funzionamento del sistema. Di mal funzionamento. La scelta è del governo regionale delle Marche che poteva preferire una contrazione delle liste d’attesa, un aumento dell’offerta, investire maggiori risorse alla sanità. Più pubblico e meno privato insomma. Invece se la cava con un’app da smartphone ad uso di un pubblico anziano, cronico, povero, con bassa educazione. Insomma si fa funzionare male il sistema e se ne scarica la responsabilità sugli utenti. La flat tax del capitano fallito in versione sanitaria e marchigiana.

Del resto c’è poco da meravigliarsi. Questo governo regionale sul piano della difesa della salute pubblica non ha fatto altro che tagliare servizi, prestazioni, posti letto ed ospedali. Ha privatizzato il più possibile e ha scelto di far passare un’estate di dannazione ad utenti ed operatori non sostituendo il personale in pensionamento, ferie e malattie. Con la conseguenza di causare ulteriori contrazioni di reparti e servizi, e scatenando una guerra fra poveri, fra presidi ospedalieri: Senigallia e Fabriano contro Jesi? La situazione abbastanza impoverita della sanità marchigiana riesce a tenere ancora testa alle richieste dei cittadini grazie alla professionalità (e sacrificio) dei suoi lavoratori, ma non potrà più tollerare l’arroganza del potere, il liberismo dilagante, le disuguaglianze erette a sistema presenti in regione.

Passata la sbornia del suicidio del capitano nazionale, i problemi di prima torneranno in misura più forte. Le Marche con i suoi governanti come sempre, in termini negativi, fanno scuola, come a dire: Le Marche, le disuguaglianze italiane in una regione.

Indicazioni per l’uso

Prenotazioni. Sulle impegnative il medico deve specificare il tempo indicato di esecuzione della prestazione: U (urgente 72 ore), B (breve, 10 giorni), D (differibile, 30 – 60 giorni), P (programmabile 180 giorni che saranno 120 dal prossimo anno). Il servizio dovrebbe essere nell’Area Vasta di residenza o limitrofa (considerando come sono fatte le Marche è una indicazione ad ogni modo disagevole ed iniqua, che spinge – assieme ai tempi lunghi delle liste di attesa, verso la prestazione privata). Si hanno diritti a rimborsi (anche qui la burocrazia …): priorità B presentare impegnativa entro 5 giorni dalla data di emissione (escluse domeniche e festivi), l’utente verrà ricontattato per appuntamento entro 5 giorni. Priorità D e P presentare impegnativa entro 15 giorni dalla data di emissione (escluse domeniche e festivi), l’utente verrà ricontattato per appuntamento entro 15 giorni. Disdire prenotazioni. Abbastanza complicato per chi è vecchio, solo, povero e poco istruito.

Ottenere una sanità migliore? Per questa cosa non bisogna rivolgersi ai burocrati, bisogna mandarli a casa. La lotta e l’unità degli sfruttati è da sempre la migliore garanzia per il diritto alla salute.

FAI – Federazione Anarchica Italiana

Sez. “M. Bakunin” – Jesi

Sez. “F. Ferrer” – Chiaravalle

Categorie
infopoint

Sab 7 settembre – Infopoint Alternativa a Notte Azzurra

Sabato 7 settembre, pomeriggio e sera:
In alternativa alla Notte Azzurra dello Sport
Infopoint come primo appuntamento di riapertura invernale settimanale (tutti i sabati dalle 17.30 biblio circolante + archivio/biblioteca interamente fruibili e consultabili)

 

Categorie
osservatorio infortuni

Osservatorio Infortuni sul lavoro – maggio, giugno, luglio 2019

Inizia il periodo estivo ma non c’è niente di nuovo sotto il sole, oltre alle temperature invivibili nelle fabbriche e capannoni che non fanno notizia. Gli svenimenti non vengono riportati dai giornali e visto che nelle marche si arriva tranquillamente a 29°C nei reparti ospedalieri di rianimazione, neanche i malati vengono tenuti in conto da chi amministra e organizza i reparti, immaginiamo chi gestisce lavoratori davanti a macchinari o utensili che emanano essi stessi calore . Siamo alle solite cadute dall’alto e schiacciamenti tutte cose già viste e sentite, come le storie che ci raccontano di investimenti sulla sicurezza che se ci fossero davvero oltre che sulla carta riuscirebbero magari ad evitare a qualche disgraziato amputazioni permanenti o gravi conseguenze per la propria vita.
non ci stancheremo di riempire i muri di queste vicende che riempiono le nostre vite di lavoratori. emblematico in questi mesi il caso di Ancona che in pochi giorni si è vista protagonista di incidenti a raffica,con una tragica morte in banchina e addirittura una caduta dal solaio direttamente nell’aula consigliare del comune, chissà se almeno questo vedere con i propri occhi le conseguenze di un infortunio abbia sensibilizzato chi in fabbrica difficilmente entra se non per inaugurazioni o visite guidate, ad affrontare seriamente con controlli le leggi che già ci sono, ma sono viste dai datori di lavoro come costi accessori.
sul fronte dei controlli si registra la punta dell’iceberg con 9 lavoratori in nero trovati in un agriturismo di camerino oppure lo scalpore suscitato dalla denuncia di una lavoratrice stagionale nel turismo che a Senigallia ha percepito 2,5 euro l’ora per il lavoro svolto e quando ha denunciato pubblicamente sui social lo sfruttamento si è vista ricordare che dovrebbe ringraziare per avuto la possibilità di un lavoro.
intanto quello che aumenta nella regione è la cassa integrazione ordinaria che arriva a salire del 39,5% rispetto allo scorso anno arrivando ai livelli di quella straordinaria che arriva a 40.5%. questi aumenti letti nel complesso però non fanno aumentare il dato generale che da in diminuzione le casse integrazioni del 14,8% dato dovuto al crollo cassa per solidarietà che è del – 57,1 % dovuta probabilmente al suo utilizzo svantaggioso legato all’applicazione del jobs act. tra i comparti in regione che vengono più colpiti c’è sicuramente quello del legno che segna un +243,1% di cig ordinaria e del 109,6% nel calzature-cuoio l’istat ricorda che in Italia nel mese di giugno si è segnato il più basso numero di disoccupati negli ultimi 7 anni ( 9,7%) , sembrerebbe un ottima cosa, ma se si vanno a considerare lefasce di età si riscontra che questo dato è dovuto alle 292 mila persone ultra 50enni che lavorano grazie alla Fornero, lasciando cosi’ meno posti alla fascia più giovane, infatti quella tra 25-49 anni è diminuita di 223 mila persone, se si considera che le statistiche considerano occupati anche chi è in cassa integrazione e chi vive di lavori semi occasionali, si arriva facilmente a capire come l’impoverimento della classe lavoratrice sia arrivato a livelli di sommossa sociale, visto che non si e’ rappresentati politicamente nelle istituzioni che dire lontane dagli sfruttati è dir poco, oltre che sempre meno rappresentati sindacalmente grazie alle leggi sulla rappresentanza. solo una presa di coscienza di questa situazione che porti ad un nuovo impegno diretto degli sfruttati potrà migliorare le condizioni di vita nostre, cioe’ degli ultimi.

07 maggio – Civitanova – A14 tamponamento tra tir ferito gravemente uno degli autisti coinvolti
22 maggio – Montefano – elettricista di 49 anni cade da una scala mentre lavora in un impianto elettrico in un maglificio elisoccorso
30 maggio – Ascoli Piceno – operaio alla imballaggi Borgioni rimane con la mano incastrata in un macchinario riportando gravi lesioni
31 maggio – Castel di lama – operaio di 57 anni cade da un altezza di 3 metri in un cantiere riporta la frattura del bacino, di 3 costole e un trauma cranico elisoccorso
5 giugno – Urbino – agricoltore rimane incastrato con le gambe sotto il trattore che si sfrena e si ribalta nel vigneto, riporta gravi ferite
– monteporzio – muratore di 50 anni cade da un ponteggio battendo la schiena, si teme per la piena funzionalità degli arti, elisoccorso
7 giugno – porto sant’elpidio – 60enne cade dall’impalcatura da un altezza di 5 metri in un azienda di tacchi, perde i sensi, gli operai dello stabilimento si fermano, elisoccorso in gravi condizioni
10 giugno ancona – porto banchina 23 operaio di 33 anni muore colpito violentemente al collo da un cavo di ormeggio che si spezza
13 giugno – Ostra – 29enne al lavoro in una palestra cade dal lucernario che si sfonda mentre accompagna degli operai termoidraulici per un sopralluogo, vola da 5 metri atterrando di petto, riporta gravi poli-traumi; è in prognosi riservata
16 giugno – ancona -cantiere navale CNR operaio carpentiere di 46 anni di una ditta esterna cade da 8 metri dal fianco di una nave da crociera in costruzione, battendo il volto sulla fiancata della nave nella caduta, soccorso da un collega che si tuffa in mare per salvarlo riporta fratture allo zigomo un serio trauma cranico e alcune costole rotte con principio di annegamento
18 giugno – Montefalco in foglia – agricoltore rimane ferito incastrato nel rollbar di
sicurezza che evita lo schiacciamento dovuto al ribaltamento del trattore
19 giugno – Tolentino – imbianchino di 51 anni cade battendo la testa fratturandosi anche il bacino
21 giugno serra san quirico – 24enne stramazza su un impalcatura a 7 metri d’altezza senza fortunatamente cadere di sotto elisoccorso in gravi condizioni
27 giugno – ancona – operaio 34 enne cade da circa 8 metri per un solaio che si sfonda finendo dentro la sala consigliare del comune, riporta fratture agli arti e in più parti del corpo
28 giugno – Cantiano – agricoltore 50enne muore schiacciato dal trattore che si ribalta mentre lavora con balle di fieno
29 giugno – Falerone -elettricista 60enne cade dalla scala da circa 3 metri ferendosi alla testa
30 giugno – Arquata del tronto – giovane agricoltore si ferisce con un’attrezzo agricolo soccorso dai paesani poi elisoccorso riporta lesioni interne
2 luglio – ancona – operaio di 48 anni alla SOL rimane ustionato a braccia e collo da una fiammata scaturita da una bombola di ossigeno
11 luglio – Fabriano – cantieri della quadrilatero operaio perde parte del pollice della mano sinistra
15 luglio – Fabriano – cantiere quadrilatero rimane ferito in maniera lieve un operaio medicato al pronto soccorso
19 luglio – Jesi – vola da un impalcatura da 6 metri in un cantiere in zona industriale battendo la testa e torace, elisoccorso riporta gravi poli traumi, muore nei giorni seguenti
30 luglio – Cupramontana – meccanico di 60anni rimane con una gamba sotto un pesante blocco di metallo che gli frattura la gamba e una profonda ferita elisoccorso

A cura del Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” di Jesi

 

Categorie
osservatorio infortuni

Osservatorio infortuni sul lavoro Febbraio – Marzo – Aprile 2019

nuovo trimestrale, ma sempre le stesse condizioni di lavoro in regione.Anchein questi tre mesi si sono susseguite morti e menomazioni per chi affronta ognigiorno la violenza del posto di lavoro poco sicuro. 4 morti e 26 feriti trovanospazio nei giornali locali, in maggioranza come spesso accade sono cadute dalavori in altezza che sempre più spesso lasciano segni indelebili nella vita deilavoratori coinvolti.Sappiamo per certo che molti altri incidenti non attirinoil clamore mediatico, ma un paio di giorni di file negli uffici inail, per chi c’èpassato, danno l’idea della realtà dei fatti. i datori di lavoro da parte loro sisento rassicurati dai corsi di formazione svolti alla meno peggio che sisusseguono tra i lavoratori quando poi c’è da andare a modificare l’approccioal lavoro, il numero di personale per svolgere mansioni considerate semplicio acquistare Dispositivi di Protezione Individuale tutto rimane invariato .Emblematici due di questi incidenti avvenuti in questi mesi entrambi conlavoratori lasciati soli in ambienti a rischio che non riescono nemmeno adallertare i soccorsi. Come sanno i lavoratori che si ritrovano in certecondizioni poco possono fare, benché a parole tutti concordino nelle direttive lavorative, nei fatti la realtà del profitto aziendale è ben diversa. aziende chein un quadro regionale che non fa che peggiorare. In 10 anni si sono liquefatti i distretti che facevano parlare della nostra regione, il calzaturiero un tempotraino delle provincie del sud ha perso il 30,9% (15.833 lavoratori) e affrontauna crisi che sembra senza fine. La meccanica perde oltre 12 mila addetti parial 18 %, l’edilizia oltre il 40% con 13.351 addetti nonostante l’ormai famosocantiere più grande d’europa nella zona colpita dal sisma che coinvolgetre provincie su 5 sembra ancora solo sulla carta o sugli annunci politicidato che solo l’8% dei 42.000 fabbricati danneggiati dall’evento sismico è statoricostruito.I comparti che crescono a doppia cifra ci sono, come il settorealberghiero e ristorazione (60,8%), attività sanitarie e sociali (79,3%),istruzione-formazione (76,5%). ma ci sono il 28,7 % dei lavoratori dipendentipercepisce uno stipendio annuo di 10 mila euro, praticamente pur lavorando si è al pari della soglia di povertà anche perché un lavoratore su 3 in regione haun contratto par-time con un aumento del 10% rispetto al 2016.Molte aziendein difficolta inoltre non retribuiscono regolarmente i lavoratori con centinaiadi casi con mensilità arretrate che non entrano nelle statistiche, ma che pesanonei bilanci famigliari. non ci si stupisca se dati istat ci raccontano un quadrodi abbandono da parte delle nuove generazioni, nella città di Ascoli Piceno lafascia d’età 18-35 anni dal 2008 è calata del 15% e in tutta la regione l’indicedi struttura della popolazione attiva che rappresenta il grado diinvecchiamento della popolazione in età lavorativa è passato da 98,2 (2002) a142,2 (2018) indicando se ce ne fosse bisogno che è molto anziana, quindi menodinamica e con minore possibilità di ripresa.
02 febbraio – Tolentino –  operaio 24enne si schiaccia un dito della mano in una pressa di  carpenteria metallica, elisoccorso
                        Ancona – operaio 54enne si ribalta con il bobcat riporta grave trauma al bacino trasportato d’emergenza in sala operatoria
9 febbraio   -Fabriano  – operaio di 38 anni si amputa una mano mentre taglia la legna con una sega a nastro
14 febbraio  –  Fabriano – mentre è al ritorno dal lavoro 53 enne perde la vita in un incidente auto camion
16 febbraio  – san benedetto  – autista 52enne cade dalla pedana del rimorchio mentre scarica
18 febbraio   – Montefalco in foglia – operaio di circa 40anni cade mentre trasporta materiali battendo forte la testa
21 febbraio  – ponzano –  agricoltore di 80 anni muore schiacciato nel ribaltamento del trattore
25 febbraio   ancona  -60enne cade dalla scala mentre esegue dei lavori presso un abitazione soccorso in condizioni critiche
26 febbraio  ancona  – fincantieri 31 enne cade da una scala all’alba battendo la testa riporta trauma cranico
28 febbraio   -Mondolfo – operaio di 38 anni si amputa la punta di un dito e si ferisce altre due  dita mentre lavora ad un albero di un imbarcazione a vela
                      San Benedetto – marinaio su un peschereccio a 35 miglia dalla costa si rompe una gamba soccorso dalla capitaneria di porto
5 marzo  – Potenza Picena   -66enne a lavoro su una quercia cade da 6 metri elisoccorso in gravi  condizioni
                   Ancona  piattaforma petrolifera ENI barbara f a 60 km dalla costa, una gru si spezza mentre carica un bombolone di azoto precipitando in mare colpisce un imbarcazione  di supporto ferendo gravemente due marittimi di 53 e 48 anni elisoccorsi,
                    il manovratore 63 enne muore ripescato  sul fondo incastrato nella cabina nei giorni seguenti
6 marzo    San Benedetto – operaio 45enne viene colpito da un mezzo meccanico riporta gravi ferite alla testa e ad una gamba
7 marzo   –  Ancona – infermiera 30enne del 118 si ferisce alle costole in automedica costretta ad una brutta frenata
                   San Benedetto – operaio accusa un malore in industria alimentare dopo uno sversamento di ammoniaca e conseguente crisi respiratoria
9 marzo – Montemarciano – A14 camion frigo esce di strada si ribalta e s’incendia ferito l’autista
11 marzo – Ancona – autista di 58 anni di autobus privato per il trasporto in discoteca viene preso  a pugni in faccia trasportato in ospedale
                  Castelraimondo – auto investe due operai che lavorano sulla strada ricoverati in in gravi condizioni un uomo 30 enne e una donna di 53anni
18 marzo – Tolentino -pastore di 69 anni viene investito e muore mentre accompagna il gregge
26 marzo – Jesi – 54enne addetto alla manutenzione caldaie rimane gravemente ferito dall’ esplosione della caldaia dell’ospedale cittadino che lo colpisce con il portellone  sbalzandolo di diversi metri,riporta traumi cranico/facciali e toracico lavorava da solo soccorso dagli abitanti nelle  vicinanze che sentono l’esplosione e i lamenti dell’uomo sanguinante
30 marzo – Senigallia – antennista di 53 anni si ferisce ad una gamba su un tetto, rimane immobilizzato da solo riesce con il cellulare ad avvertire i soccorsi.
1 aprile – Senigallia – operatore marittimo cade da una scala su un muretto mentre prepara lo  stabilimento balneare per la stagione, batte la testa e riporta varie fratture.
3 aprile – Ancona – autista di autobus aggredito con una testata da un passeggero che vuole cambiare il tragitto del mezzo, riporta lievi ferite
4 aprile – Pesaro – presso la Promec srl un operaio esterno di 40anni mentre piazza un macchinario da 10 tonnellate lo schiaccia parzialmente per lo schianto di uno spessore di posizionamento ricoverato per accertamenti
19 aprile – Monsanpolo – 40enne si versa olio bollente nel ristorante stella, riporta gravi ustioni elisoccorso
24 aprile – Colonnella – operaio di 52 anni alla Ascoli lamiere rimane incastrato con un braccio nella pressa mentre sagomava lamiere operato in ospedale è in prognosi riservata
A cura del Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” di Jesi
Categorie
comunicato stampa

Sgomberato il Centro sociale anarchico a Torino…

Arrestati anarchici a Trento e dintorni. Sbandierate conferenze stampa dell’allerta del Viminale sul pericolo terrorismo di anarchici e centri sociali. Difficile star dietro alla campagna mediatica del governo giallo-verde, e del suo protagonista assoluto: il Ministro dell’Interno.

Eppure sembra un film già visto. Iniziato con lo sgombero di una casetta abusiva di una famiglia di Rom (italianissimi), proseguito con il sequestro (di fatto) in mare di 177 poveracci, continuato con la demonizzazione di mendicanti, grande pericolo per il decoro delle città, e dei richiedenti asilo per motivi umanitari. A latere tocca anche alle donne, con il disegno di legge di Pillon, ai minori, con la richiesta di abbassare a 12 anni l’imputabilità, mentre malaffare, bombe mafiose, sparatorie camorriste, caporalato e nuova schiavitù disegnano sempre più il quadro socio-economico di questo paese.

Al welfare state si sta sostituendo un war-fare state, utile a far crescere l’angoscia sociale, a reprimere il dissenso, a monetizzare il disagio. Un quadro brutto, fosco, che spinge sempre più verso un autoritarismo classista, cancellando lo stato di diritto. Un quadro in cui non bisogna cedere né alle provocazioni dell’arroganza del potere, né a quelle dello squadrismo fascista (che può occupare edifici e imperversare), e men che meno allo sconforto di chi vuol rubare il futuro riportando l’Italia al passato.

Come anarchiche e anarchici, come lavoratrici e lavoratori, donne e uomini liberi alziamo un grido di denuncia contro la violenza e il terrorismo mediatico che colpisce gli ultimi, impoverisce questa società, e nasconde l’incapacità (e la volontà) delle classi al potere di poter affrontare concretamente e democraticamente i problemi di questo paese. Quello in atto è un film già visto, e sappiamo quando già in passato fu alto il prezzo del biglietto pagato dal popolo. E sappiamo anche come andò a finire.

FAI – Federazione Anarchica Italiana
sez. “M. Bakunin” – Jesi
sez. “F. Ferrer” – Chiaravalle
Alternativa Libertaria / FdCA
sez. “S. Francolini” – Fano/Pesaro
Gruppo Anarchico “Kronstadt” – (senza fissa dimora) Ancona