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Su Cospito – Comunicato Stampa del 28.12.2022

Adriano Sofri sul Foglio del 21 dicembre ha scritto: “E ancora più strano che la solidarietà con la ribellione di Cospito spetti agli anarcoinsurrezionalisti, qualunque cosa voglia dire. E’ probabile che la fame di Cospito arrivi molto prima della sentenza della Consulta. […] La giustizia è smisurata e si compiace di esserlo, i suoi amministratori hanno nomi e cognomi ma non li indossano, bastano le uniformi, sono esseri smisurati per irrazionalità e cattiveria.”

La vicenda di Alfredo Cospito è ben riassunta sempre da Adriano Sofri che ricorda come l’anarchico sia stato condannato a 10 anni e 8 mesi nel 2014 per il ferimento di Roberto Adinolfi, amministratore delegato dell’Ansaldo Nucleare. In seguito è stato condannato all’ergastolo ostativo per una strage che non c’è stata e non ne aveva alcuna potenzialità nel gesto dimostrativo riferito al posizionamento di due pacchi esplosivi a Fossano presso la Scuola Allievi Carabinieri. Una condanna contro cui Cospito è in sciopero della fame dall’ottobre scorso rivendicando l’enormità e la mostruosità giuridica attivata nei suoi confronti. Una protesta che più passano le ore più rischia di trasformarsi in tragedia.

Ci sarebbe molto da dire, specie in un paese dove mafiosi e terroristi (fascisti soprattutto), bancarottieri e truffatori di miliardi di euro, che hanno fatto – loro sì – stragi di vite e futuri, non hanno subito lo stesso accanimento riservato all’anarchico Cospito le cui sofferenze, e la cui vita a rischio, sono la denuncia di una macchina di potere cattiva e muscolare nei confronti dei deboli, iniqua nei giudizi, arrogante nelle narrazioni e vuota, soprattutto vuota di valori.

I martiri servono alle chiese e alle gerarchie di ogni tempo. Per Cospito un atto di giustizia è imperativo in una società dove la solidarietà contro l’accanimento che sta subendo si allarga in maniera inedita, in particolare in quei settori intellettuali e politici che troppo spesso hanno preferito girare la testa dall’altra parte ogni volta che uno sfruttato ha subito la cattiveria del potere.

Un Cospito morto, di digiuno, o di ergastolo, a chi o a cosa servirà?

FAI – Federazione Anarchica Italiana
sez. “M. Bakunin” – Jesi
sez. “F. Ferrer” – Chiaravalle

Gruppo Anarchico “Kronstadt” (senza fissa dimora) – Ancona