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La visibilità della provocazione per mascherare la politica del nulla.

Le uscite improprie dell’assessora di Senigallia, che paragona i non vaccinati alle vittime delle persecuzioni razziali, sono un repertorio tipico di comportamenti tesi a provocare o ad ammiccare per poi regalare fuffa sul piano pratico, politico ed istituzionale. E’ sbagliato pensare che gli amministratori di destra non conoscano o neghino la storia patria. In realtà si divertono a negare o a ridisegnare la storia a proprio piacimento, tipico non solo della destra, ma di chi sta al potere. Utile per distrarre, parlare di altro, innescare dibattiti politici fini a se’ stessi che deviano l’attenzione su materie che non c’entrano nulla con l’amministrare la cosa pubblica. Dal canto nostro rileviamo che certi personaggi, pur di far parlare di se, per nascondere il loro amministrativo che li caratterizza, sono disposti a dire di tutto. A Jesi fanno addirittura finta di sventolarsi con un tappetino del computer con su sopra disegnata la bandiera della repubblichetta.

L’assessora di Senigallia percepisce un clima d’odio nel paese? Dica chiaramente in che termini, di chi e verso chi, e soprattutto, come amministratrice pubblica, cosa intende fare per combattere il presunto clima d’odio in atto. Sempre ammesso che questo sia congruente con l’azione di figura istituzionale sostenuta e con le scelte amministrative operate. Insomma, a noi di parlare di storia con chi non solo non la sa, ma la interpreta a piacere, interessa poco. Ognuno ha la pagella culturale, e politica, che lo contraddistingue. Quello che ci interessa, è capire come i soldi pubblici vengono amministrati da chi si diletta in corbellerie storiche e ammiccamenti discutibili, perché, parlare di libertà vaccinale, in piena pandemia, significa sposare le tesi no-vax. Liberissima di farlo, sul piano prettamente strumentale per raccattare qualche voto, ma come figura istituzionale e quale amministratore pubblico, come si pone nei confronti dei cittadini che hanno scelto di vaccinarsi, e al tempo stesso cosa vuol fare per tutelare la libertà dei confinati? Magari fare qualche tampone gratuito? Pagato con i soldi pubblici e le tasse anche dei si-vax? OE chi sarebbe alla fine che alimenterebbe l’odio?

A chiacchiere stiamo a zero, ed i primi ad essere ingannati da certe uscite sono proprio i no-vax, che da capro espiatorio diventano bacino elettorale cui strizzare l’occhiolino e … basta. Ecco più della non conoscenza della storia, ci preoccupa questo cianciare a vuoto che genera, come direbbe una battagliera mamma italiana: una politica divisiva. L’unica certezza è che questa destra si sta impegnando in tutti i modi a far peggio delle precedenti amministrazioni. Sarà difficile che vi riesca, e, di certo, deve ricordarsi sempre di essere loro riconoscenti che li hanno fatti arrivare al potere. Più che studiare la storia, l’assessora e tutti i suoi sodali, si preoccupino di ringraziare le precedenti amministrazioni.

FAI – Federazione Anarchica Italiana
sez. “M. Bakunin” – Jesi
sez. “F. Ferrer” – Chiaravalle
Gruppo Anarchico “Kronstadt” (senza fissa dimora) – Ancona

Comunicato stampa del 01.12.2021

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La violenza squadrista di Roma contro la CGIL ha fallito.

La violenza squadrista di Roma contro la CGIL ha fallito, perché se
voleva colpire le lavoratrici e i lavoratori e le lotte sindacali che
essi rappresentano, queste saranno in piazza sabato prossimo. Sono
state in piazza nello sciopero della galassia del sindacalismo di base
lo scorso lunedì. Le sigle cambiano, le metodologie anche, ma la lotta
della classe operaia per la propria emancipazione è una sola. L’eco
del fallimento di questa azione si è ingrandito inoltre nella grande
partecipazione alla marcia della pace di domenica scorsa e nelle sedi
sindacali presidiate. Va ricordato che lo squadrismo corteggiato dai
partiti di destra non è solo un’operazione elettoralistica, piuttosto
e` l’espressione della violenza e della gerarchia del potere,
l’esaltazione del capo, la fede nel capo – uomo della provvidenza –
mentre la miseria avanza, dandone la colpa al capro espiatorio di
turno. Non basta certo una condanna di maniera contro la violenza tout
court, se non si è disposti anche a condannare la violenza del
profitto liberista, della gerarchia del sistema, della negazione del
welfare. Un appello all’antifascismo questa volta è più sentito che
mai, ma fatto da parte di istituzioni e forze politiche che hanno
assistito – e sostenuto – la distruzione dei diritti sociali in questo
paese, ha scarso valore. La canaglia fascista cresce nella miseria e
nell’ignoranza, pronta ad offrirsi ad un padrone di turno per
alimentare disordine e paura a vantaggio di pochi e a detrimento di
tanti. La parola libertà, così tanto abusata a difesa del proprio
piccolo mondo, va difesa nella solidarietà verso i più deboli, nella
conquista di diritti sociali, nell’affermazione della forza della
ragione e non della ragione della forza.

FAI – Federazione Anarchica Italiana:
Sez. “M. Bakunin” – Jesi
Sez. “F. Ferrer” – Chiaravalle
Circolo Studi Sociali “O. Manni” – Senigallia
Gruppo Anarchico “Kronstadt” (senza fissa dimora) – Ancona

Comunicato stampa del 11 ottobre 2021
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comunicato stampa

Comunicato stampa del 10 ottobre 2021

 

Sulla stampa locale è uscita, di recente, una lettera di Volpini in
difesa del Primario di Medicina Interna dell’Ospedale di Senigallia, dove sottolineava il fatto della carenza di disponibilità di letti come conseguente alle scelte aziendali e non imputabili a quelle di un dirigente medico. Vero, ma c’è un piccolo particolare che Volpini dimentica: quelle scelte aziendali si sono realizzate nell’arco di oltre un ventennio di continuativa destrutturazione della sanità pubblica nelle Marche. Arco di tempo in cui al governo c’era Volpini con il suo partito, e quindi, se vuole veramente essere solidale con
la Primaria di Medicina ed ancor più con il j’accuse della paziente, poteva letteralmente prendersela … con sé stesso. E con tutta la classe politica e dirigenziale che ha portato, in tutta Italia, da destra a sinistra, alla destrutturazione del welfare pubblico.
Se vuole essere solidale deve esserlo con chi aspetta ore ed ore nei Pronto Soccorso perché non ha risposte dalla carenza di medici di medicina generale.
Se vuole essere solidale dia uno sguardo all’assenza di una reale
continuità delle cure sul territorio, mai efficacemente realizzata,
che lascia i pazienti più fragili in balia del mercato e delle liste
di attesa. Quella espressa da Volpini è una solidarietà di classe –
quella potente – che esprime tutta la distanza fra chi sta nelle
stanze del palazzo, e provoca disastri sociali in nome del profitto, e chi questi disastri li subisce. Dal canto nostro siamo solidali sia
con la paziente e la sua famiglia sia con tutti i lavoratori che in
questi anni hanno lottato per la difesa della sanità pubblica.

Circolo di Studi Sociali “Ottorino Manni” di Senigallia
FAI – Federazione Anarchica Italiana
sez. “M. Bakunin” – Jesi
sez. “F. Ferrer” – Chiaravalle

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osservatorio infortuni

Osservatorio infortuni sul lavoro – Maggio, giugno, luglio, agosto 2021

Anche questo numero dell’osservatorio esce dopo quattro mesi, il lavoro di raccolta dati non si ferma, come non lasciano respiro i ritmi di lavoro, sempre piu` oppressivi. Non ci sono mai buone notizie sul fronte della sicurezza del lavoro in regione. In questi mesi estivi fatti di precariato e lavoro nero, stagionale l’arretramento del livello di sicurezza lavorativa, sia in senso economico (leggasi ricattabilita`), che di esposizione ai rischi di infortunio e` un fatto, ormai consolidato, di contratti e di lavoro precario, determinato, che di certo non fornisce il tempo adeguato per avere sufficiente esperienza nelle proprie mansioni e stabilita` per costruirsi una vita. I corsi e la formazione, organizzati sempre a norma di legge, a volte in modo superficiale, riescono nell’intento di deresponsabilizzare il padrone, per noi purtroppo rimane solo l’esperienza nella mansione per comprendere i rischi che corriamo, e spesso non basta, mentre l’imprenditore spinge sempre piu` avanti l’asticella del compromesso per reggere la concorrenza, in certi settori, con la vera e propria schiavitu`. […]

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Per lo sciopero Generale – 11 Ottobre 2021