Categorie
concerti

Domenica 23 MAGGIO

Categorie
Senza categoria

1° MAGGIO – Comunicato Stampa

Il Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” di Jesi organizza anche quest’anno delle iniziative pubbliche per il 1° maggio. Alle ore 10,30 presso i giardini Sacco e Vanzetti (ex-carceri) comizio pubblico sulle tematiche del lavoro, seguirà pranzo sociale presso la sede di Via Posterma 8, e nel pomeriggio alle ore 16, proiezione del film-documentario inedito: “Lucio Urtubia, rapinatore, anarchico, ma soprattutto muratore del regista spagnolo Josè Goenaga. L’iniziativa è come sempre un momento collettivo per sottolineare le problematiche del lavoro, a livello nazionale e locale. L’attuale crisi economica ormai ha scatenato da tempo una vera e propria guerra di classe unilaterale che vede farne le spese la collettività, gli sfruttati, i lavoratori, con aumento della disoccupazione e della precarietà. In zona le fabbriche chiudono, o delocalizzano o chiedono incentivi, e comunque licenziano in continuazione. Siamo condannati ad un futuro di precarietà, insicurezza, miserie e guerre fra poveri o la dignità e la volontà della classe operaia che ha contribuito a costruire i diritti sociali e civili può (e deve) far sentire ancora la sua voce?

Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” – Jesi

29 aprile 2010

Categorie
1°MAGGIO

1° MAGGIO 2010

Categorie
volantino

Lottare si può, Lottare si deve!

Il padronato e il governo, complice la crisi internazionale e parte del sindacalismo confederale, stanno provocando uno tsunami devastante in tutto il mondo del lavoro e non solo, cancellando diritti, posti, regole e potere d’acquisto dei magri salari.

Il nostro territorio sta pagando un prezzo elevato in termini di perdite occupazionali, dalla Merloni di Fabriano al Cantiere di Ancona si evidenzia una scia continua di fallimenti, delocalizzazioni, mobilità, cassa integrazione in provincia e in regione.

In tutto il paese si delinea all’orizzonte una “macelleria sociale” provocata dallo scadere degli ammortizzatori sociali, totalmente inadeguati alla portata della crisi, e all’aumento della disoccupazione, innescando lotte tra poveri, razzismo e aumento della precarietà, dell’insicurezza, dello sfruttamento.

Abbiamo gridato che non avremmo pagato una crisi voluta e cresciuta all’ombra delle speculazioni finanziarie e del capitalismo internazionale, ma attualmente gli unici ad aver pagato siamo proprio noi, lavoratori, disoccupati, studenti mentre banchieri e industriali continuano ad arricchirsi grazie anche agli aiuti statali.

Nella politica, l’opposizione, sta reagendo come un pugile suonato, incapace di infliggere colpi incisivi, barcollante, privo di quella lucidità che a dire il vero non ha mai avuto, in quanto da sempre è a caccia di poltrone e frequenta le piazze soltanto per strumentalizzare per fini elettorali le lotte operaie.

Riteniamo questo sciopero generale di 4 ore utile soltanto come punto di partenza per un reale cambio di rotta, è necessario cambiare marcia, noi non ci stiamo ad essere fatti a pezzi, riprendiamoci le piazze, riprendiamoci la vita.

Solo la lotta paga!

Categorie
Senza categoria

COMUNICATO STAMPA

In merito alla manifestazione organizzata dai vari Comitati ambientali delle Marche lo scorso 20 febbraio ad Ancona, vogliamo sottolineare alcuni passaggi. Come anarchici di Jesi e della provincia eravamo presenti anche noi a difendere le ragioni della salute e del lavoro, al fine di evidenziare il nostro impegno contro la riconversione della Sadam,e più in generale contro il saccheggio del territorio, in regione come in Italia. C’eravamo, al pari di tanti altri cittadini che esprimevano la democrazia diretta tipica dei comitati. Eravamo presenti non con le nostre bandiere ma con quelle di altri comitati: anti-Tav e No dal Molin. Ciò nonostante, mentre veniva “denunciato” il comportamento antidemocratico di Belcecchi e del PD, proprio alcuni rappresentanti del comitato di Jesi non ci permettevano di prendere la parola, perché politicamente “etichettati”. Peccato. Un’occasione mancata di crescita ulteriore, in quanto non si può dare dell’antidemocratico agli altri e poi, con scuse pretestuose negare la parola a chi condivide la stessa battaglia, senza mirare a voti, poltrone, assessorati, crisi di maggioranza, ecc. A differenza forse di chi, in piazza ad Ancona, si è fatto il suo bello spot elettorale per andare a governare a fianco proprio di coloro che oggi sono contestati dagli stessi comitati. Ma l’obiettivo della lotta contro la Sadam è la tutela dell’ambiente, della salute e dell’occupazione contro i profitti privati, o ergersi a paladini di una democrazia ricca però di molti se e molti ma? E pensare che l’antidemocratico Belcecchi agli anarchici (sempre contrari alla sua politica) non ha mai negato la parola.
21 febbraio 2010
F.A.I. – Federazione Anarchica Italiana
Gruppo “Bakunin” – Jesi,
Gruppo “Ferrer” – Chiaravalle
Centro studi libertari “L. Fabbri” – Jesi,
Circolo libertario “A. Franca” – Fabriano,
Circolo studi sociali “O.Manni” Senigallia