FUORI LA GUERRA DALLE NOSTRE VITE
Viviamo in tempi grami: tempi di crisi e di guerra.
Guerra che sta segnando negativamente le nostre vite e si sta stagliando
sul nostro futuro con contorni sempre più cupi.
In questi ultimi decenni l’Italia si è impegnata militarmente su diversi
fronti: Kosovo, Iraq, Libano, Afghanistan. Sotto la falsa copertura di
“missioni di pace”, l’Italia ha mandato i suoi soldati a combattere e
uccidere
in nome e per conto degli interessi di industriali e petrolieri.
Ma è proprio in Afghanistan che le contraddizioni e le falsità della
propaganda
di guerra stanno venendo inesorabilmente alla luce: i militari italiani
stanno
tornando a casa dentro le bare, la produzione e l’esportazione di droga hanno
raggiunto livelli record, le forze alleate hanno stretto rapporti con i capi
talebani.
Inoltre i costi sempre maggiori che le missioni militari comportano, vengono
pagati attraverso i prelievi fiscali sui nostri già miseri stipendi a scapito
di
SERVIZI ESSENZIALI QUALI SANITA’,ISTRUZIONE,ASSISTENZA
AI BAMBINI E AGLI ANZIANI.
MA TUTTO CIO’ NON INTERESSA AI POLITICI, ALLE LORO MAFIE!
AI LORO INTRIGHI!!!
Stanno già investendo i nostri soldi nei famigerati F-35, aerei da
combattimento
che costeranno milioni di euro e che serviranno a portare morte e distruzione
ovunque occorra “esportare democrazia” e “pacificare la regione”.
Aerei che verranno costruiti ed assemblati a
Cameri vicino Novara e che andranno ad allungare la già troppo lunga lista
di
ditte italiane produttrici ed esportatrici di armi.
Guerra esterna ma anche interna, con i militari nelle strade delle nostre
città che,
con la scusa della sicurezza, controllano le nostre vite e si preparano a
reprimere
con la forza eventuali scenari di conflitto sociale.
Guerra su tutti i fronti quindi, dietro la quale si celano interessi economici
enormi:
petrolio, materie prime, armi e droga; ed i cui profitti grondano del sangue
di uomini,
donne, bambini e che vengono suddivisi dagli sciacalli di sempre (banchieri,
industriali
e mafiosi).
Come Anarchici, nostro dovere è contrastare la cultura fascista e
guerrafondaia che
sta alla base di una società sempre più militarizzata in cui guerra e
sfruttamento
vengono imposti e propagandati.