Un altro mese si aggiunge nella lunga lista di feriti e morti sul posto di lavoro, senza che ci si
scandalizzi ormai più di tanto, a pochi viene in mente che la tanto decantata sicurezza sia
ancora da raggiungere, non bastano qualche legge e qualche autorità che la faccia rispettare.
Noi sappiamo bene come sono le autorità con le leggi per i padroni che diventano vaghe,
oppure opportunità da cogliere per sbarazzarsi di lavoratori scomodi, come quelli che
continuano la loro lotta dal basso per non far scontrare sicurezza sul lavoro e salubrità della
città . Posti di lavoro sempre minacciati di delocalizzare per trovare nuove e favorevoli
condizioni di impresa alle volte a scapito di altri lavoratori nei più disparati posti al mondo.
Chi parla di crisi prosegue ad arricchirsi andando ad investire in paesi in cui i
diritti, le assistenze sociali ai più deboli e la salvaguardia del territorio/ambiente sono
utopie. Da noi non andiamo molto meglio, nel “bel paese” i diritti vengono ridotti, si rimettono
in discussione le rappresentanze nelle aziende. le forze Sindacali venute fuori dalla pancia dei
lavoratori sfruttando la delega data loro, sembrano passare dalla parte del padrone. Niente
Scioperi,Niente Conflitti I lavoratori devono ripartire dall’autorganizzazione e riscoprire
la solidarietà, trovano ad intralciare il loro percorso di libertà le solite forze del capitale
sotto altri nomi. Gli sfruttati non troveranno nessuno ad attenderli nelle loro lotte
oltre a parolai ricchi di promesse e future poltrone politiche.
Nelle Marche ancora oggi ci sono centinaia di lavoratori che lavorano e non si vedono pagati
a fine mese, i lavoratori in nero sono in aumento, lo sfruttamento più oppressivo sta prendendo
campo. La fame di occupazione non può e non deve lasciare spazio al tutti contro tutti, chi non
ha occupazione va rispettato come e quanto chi ha già un posto di lavoro.
Categoria: lavoro
BANDITI !
Questo diventeranno i lavoratori che continueranno ad opporsi a chi in nome del dare lavoro svende ai padroni i diritti e le dignità che con le lotte, le morti e i sacrifici la classe lavoratrice si è conquistata. Dalle otto ore lavorative (oggi un lusso) ai giorni di festa e di riposo che in nome della produttività scompaiono. Così con la precarizzazione del lavoro vogliono renderci servi e legati, dettarci i tempi di vita, di morte e di malattia.
Solo riscoprendo la solidarietà ed il battersi per ottenere migliori condizioni si vedrà una nuova stagione di speranza per chi come unica certezza ha la precarietà.
Comizio in Via Pastrengo 2 Jesi ore 11:00
Pranzo sociale e socialità a partire dalle 13:00
CONCERTO con la BANDA LA VALLIERE ore 18:00
Continuano inesorabili gli incidenti sul lavoro, nonostante la spaventosa perdita di posti e le ore di cassa integrazione (persi nelle Marche in tre mesi 20MILA posti circa) il 75% di aziende controllate non sono in regola (967 aziende su 42MILa imprese, una goccia nel mare!) i lavoratori che perdono tutele e rischiano la vita pur di mantenere un occupazione sono gli unici che pagano le conseguenze di una rete di profitti che anche con la crisi per alcuni, non da cenno di rallentare.. Dopo l’ incidente alla Fiat trattori abbiamo deciso di tenere sotto osservazione le notizie che sempre di più passano inosservate di lavoratori che si trovano protagonisti di incidenti nella nostra Regione, dargli il risalto che spesso viene relegato ad un trafiletto di giornale, o al massimo, ai numeri di fine anno dei sindacati. Sappiamo sin da ora che non potrà mai essere che la punta di un iceberg, visto che solo gli interventi di ambulanze vengono riportati dai giornali, gli ancora troppi lavoratori in nero e senza tutele si sognano di denunciare
un incidente o un insicurezza nello svolgere la propria mansione. Considerando che ci sono posti in Regione dove si lavora per più di 10 ore al giorno e si dorme negli stessi ambienti lavorativi, insalubri e oppressivi spesso con le proprie famiglie.