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vignetta volantino

Mattarello



















Visita alle Fosse Ardeatine e Messa domenicale. Il Presidente della Repubblica Italiana è prima di tutto un simbolo. Lo sa chiunque ha ricoperto questa carica. Lo sa anche il neoeletto che ha già iniziato a mandare messaggi agli italiani e al potere gattopardesco di questo paese. 
Continuerà a farlo nei prossimi sette anni, le occasioni non mancheranno. Magari al prossimo intervento militare italiano in difesa della pace e della civiltà. Oppure alla prossima legge elettorale “democratica” di un paese che si riempie di telecamere di controllo e si svuota di diritti e libertà.
Anche le occasioni morali non mancheranno, in questa società dove valori e dignità, per poche centinaia di euro al mese e per la maggioranza degli sfruttati in Italia, hanno solo il sapore amaro della beffa.
Qualsiasi giudizio si possa dare sul 12° Presidente repubblicano, sulle sue elezioni e l’enfant prodige che le ha dirette, può solo ricordare il bisogno profondo di ridare voce e forza alle istanze di liberazione ed emancipazione degli sfruttati.

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osservatorio infortuni

osservatorio dicembre 2014

Eccoci arrivati alla fine di questo 2014, pessimo dal punto di vista della sicurezza sul lavoro, che continua ad essere tutelata solo nelle leggi e nelle carte scritte. Nelle aziende marchigiane  si assiste ad un calo
degli infortuni mortali sul lavoro – rispetto ai dati del 2013 (-3,9%) – ma non certo quello che ci si
aspetterebbe visto  “l’arresto occupazionale” di interi comparti considerati più a rischio come l’ edilizia.
Forse i milioni di euro spesi in prevenzione sono una goccia  nel mare, o peggio non sono seguiti da 
controlli capillari e sanzioni ai datori di lavoro, lasciando cosi i lavoratori in balia del ricatto padronale vale a dire “lavoro in cambio della non sicurezza” . Non considerando i casi di incidenti in itinere, ci sono stati oltre 20 morti sul lavoro in regione in considerazione del numero di  occupati di circa 623.000, in calo di circa 20.000 unità all‘anno dall’inizio della crisi. Facciamo notare che l’indice di infortuni in relazione all’età lavorativa è in aumento in  proporzione all’età del lavoratore, come a voler dimostrare che l’allungamento dell’età pensionabile in Italia ha un unico scopo: quello di fare cassa per il governo e far rischiare la vita a chi con il proprio lavoro ci mangia ogni giorno. Spaventoso è il caso della Provincia di Fermo che a fronte del più basso numero di occupati in regione (71.813) ha ben 6  incidenti mortali e si trova al 9° posto in Italia come indice mortalità/occupati.  La perdita di forza contrattuale da parte dei lavoratori si rispecchia nelle precarietà di condizioni di lavoro; le fasce più deboli vengono ancor più
calpestate dai padroni, anche quelle tutelate dalle leggi (legge 68 del 99), come sempre – qualora fatte
rispettare – con mille proroghe e distinguo. I dati della Provincia di  Ancona sull’inserimento lavorativo delle persone con  disabilità  dimostrano come sia le aziende private che gli enti pubblici non rispettano  la legge, senza incorrere in sanzioni e senza che si riesca a far cambiare questa situazione di negazione di diritti.
Come sempre più spesso, ancora una volta sta ai lavoratori trovare nelle proprie fila le energie di risollevare le proprie sorti, non delegare ai politicanti e dirigenti sindacali la difesa e sopratutto la conquista di diritti e rispetto della propria salute e necessità di una vita dignitosa.

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General

solidarietà antifascista









Nei momenti di crisi, di incertezza e di tensioni sociali (possibili o presenti) compare la violenza fascista, puntuale, distruttiva, provocatrice e che crea confusione. Utile a chi governa, utile a chi sfrutta. Nemica di ogni proletario.

L’antifascismo è solidale e militante, sa difendersi e far sentire le sue ragioni, sa estirpare la mala erba della società, sia essa in camicia nera o in doppio petto.
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osservatorio infortuni

osservatorio Novembre 2014

Novembre, come siamo stati abituati dai mesi antecedenti, ci regala la nuova lista 
di morti e feriti. Il comparto più segnato da incidenti nelle Marche sembra essere questa
 volta quello dei trasporti. Il jobs act alle porte riporta l’attenzione sul mondo del lavoro
in Italia, ci si accorge ora dopo anni della gravità in cui versano i vari settori. Nell’economia 
 di mercato, che dicono sia l’unica possibile, ci si scopre in  concorrenza diretta con altri 
lavoratori più disperati che, costretti per lavorare in condizioni peggiori di quelle che ci 
verranno imposte nei nostri territori, si ritagliano fette di mercato. il Capitale di cui il 
premier invoca il ritorno, non ha alcun interesse che le nostre condizioni di vita migliorino.
 Solo che la nostra capacità di spesa ritorni ai livelli pre crisi, che le guerre continuino a 
gonfiare i profitti e  gli affari  finanziari che li stanno sfamando. Così da non preoccuparsi 
più di dove produrre un bene di consumo ,ora il problema, semmai ci sia stato per i 
padroni, è che ridottasi la platea di clienti, la tanto cantata produttività ha trasformato il 
calo di domanda in sovrapproduzione. Quello che si è riuscito ad ottenere 
nel secolo scorso con le lotte dei lavoratori, non è stato a favore del profitto di pochi, 
lo ammettiamo. 
Una sanità pubblica, una scuola pubblica, i servizi di trasporto accessibili a tutti, 
la possibilità di una vita decorosa e la rincorsa ad una vita migliore. Sono queste le  cose 
che spariranno nel segno della modernità, fatta di precarietà in tutti i settori. In una 
regione, le Marche, presa a modello per il suo sistema produttivo, si scopre che il 54% delle 
aziende nel 2014 ha assunto  per CONOSCENZA, il cambio di collocazione dei lavoratori, 
la formazione continua di cui vanno blaterando i politicanti di questo paese, è solo fumo 
negli occhi. Sono oltre 7.000 i posti di  lavoro in meno nelle Marche per il 2014 che volge al 
 termine, senza considerare altri “stimati” 6.000 lavoratori in cassa integrazione, oppure la
moltitudine non in regola con le mensilità. dei 15.000 che hanno trovato lavoro quest’anno
 le mansioni più  richieste sono Camerieri (1.980), commessi (1.340), e  addetti alle pulizie 
(1.070) Solo il 16,2 %  dei nuovi contratti è a tempo indeterminato e il 26,9 % di questi è 
part time con la richiesta di esperienza per il 55% dei contratti. Dove sia la ripresa e la 
sicurezza di cui parla la classe politica? Solo rischi e precarietà per chi lavora. 

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concerti

concerto 28 dicembre 2014

ORE 17.30 
FREE ENTRY (come e per sempre)
CENA VEGAN dopo i concerti


LA TOSSE GRASSA (REcanati)
MR WHORE (JEsi)
#One man band #vel
SUPERMELODIA (JEsi)
Arriva calda calda questa delirante visione della vita. Tutti sotto il palco ad incitarlo ed acclamarlo…!!!SUPERMELODIA!!!