Aderiscono all’iniziativa i circoli di Jesi di:
Autore: cslfabbri
Aspettando San Remo
Intanto sfila l’Italia degli umori e degli odori di incenso e roghi medievali. Come far capire a qualcuno che i diritti sono tali se sono di tutti? E che l’amore è più forte di qualsiasi morale ipocrita. Tutto fa spettacolo, a destra e a sinistra.
Si portano in piazza centinaia di migliaia di persone che non si accorgono che l’Italia è in guerra, che la previdenza, la sanità e l’istruzione pubblica non esistono più. Un padroncino lassù da qualche parte fa lo spiritoso verso gli operai assenteisti per malattia, poi ci ripensa, poi chissà.
Do un passaggio a Maria. E’ senza auto e senza mezzi pubblici per andare al lavoro. Ha fatto il turno lungo, 12 ore, ed è sfinita. Pensa solo a perdersi in un sonno che non fa recuperare niente. 12 ore, di cui glie ne pagano solo 10, forse, e fra tre mesi. Ed è sempre stato così.
Chissà se per Maria ci sarà qualche sentinella in piedi a vegliare sul suo sonno. E poi c’è Marta che dice che il figlio è razzista perché non gli hanno rinnovato l’incarico a 5 euro per darlo a 3 euro ad uno straniero. Marta, che ha speso una vita in lotte sindacali e sociali.
Ormai anche il presenzialismo da boyscout fallito del premier fa meno notizia del festival tanto atteso, anche se basta ascoltare sempre le canzonette del potere. E’ ora di cominciare a cantargliene quattro e sonargliene anche di più.
Senza coscienza
Il New York Times critica l’Italia sull’alto numero di obiettori di coscienza presenti, additandola a paese ancora attraversato da un oscurantismo religioso che ne condiziona politiche e diritti. Beh! detto da chi vive negli States dove fuori dai consultori c’è chi spara in faccia ai medici abortisti, suona un po’ strano, anche se è vero che in tema di diritti delle donne nel nostro paese si sta ritornando indietro a grandi balzi. E l’obiezione di coscienza all’IVG ne è un esempio chiaro.
Probabilmente non esiste legge al mondo che, nella sua applicazione, possa permettere di … disattenderla. L’obiezione di coscienza nel sistema sanitario italiano (ancora pubblico) più che atto individuale è diventata strategia corporativa e meschina di negazione di un diritto alla salute e alla dignità di genere, di donna. L’alto numero di medici, anestesisti, e infermieri obiettori rendono di fatto inapplicabile la legge e aprono la strada all’aborto clandestino che, il Ministero della Salute “stima” in 12 – 15.000 casi, e vara una norma per contrastarlo aumentando le sanzioni pecuniarie verso … la donna. Fino a 10.000 euro di ammenda. Il quadro è abbastanza chiaro, trasformare un diritto in un affare pecuniario, per chi garantirà il servizio a pagamento, per lo stato che punisce … le vittime.
A Fidenza i facchini in sciopero per un lavoro dignitoso vengono caricati da polizia e carabinieri, fermati e portati in questura. Il diritto al lavoro diventa reato e non a caso mentre i lavoratori facevano resistenza non violenta in sit-in, gridavano “Libertà, libertà!” e “Sciopero, sciopero!”. I media dicono però che va tutto bene e che c’è la ripresa, che la disoccupazione scende, e i soldi tornano a girare. Forse, non certo in un paese dove falliscono le banche e svaniscono nell’aria i risparmi di una vita, mentre si caricano sulla collettività gli sbagli di una imprenditoria, di una finanza e di una politica che serve solo gli amici degli amici.
Qualcuno una volta ha detto che la democrazia parlamentare può essere più rigida di una dittatura. Sembra un assurdo, ma di fatto quello in carica è un governo che non è stato eletto e non ammette repliche, non ha fatto nulla per i più deboli e mostra segni di “rinnovamento” uguali a quelli del … passato. Non è un caso quindi che fascisti, militaristi, razzisti, omofobi e sentinelle varie trovano spazio fra la disperazione sociale, la stupidità politica e l’arroganza capitalista.