Categorie
comunicato stampa

Giardini Sacco e Vanzetti – Comunicato Stampa

È tornata a far parlare di sé, sui media locali, la vicenda dei lavori sospesi presso le ex-Carceri di Jesi. Ed è stato ricordato come questi dovevano finire quasi dieci anni fa. Non è la prima volta che progetti simili rimangono in stallo. Come anarchici richiamammo l’attenzione sull’incompiuta di Palazzo Santoni, circa una ventina di anni fa, e ci siamo associati in seguito poi, alle proteste del comitato No-Torre Erap per la discutibile scelta progettuale fatta in merito. Questa volta non c’è molto da aggiungere, a quanto già detto, tranne un piccolo particolare. Nei lavori fatti di ristrutturazione dell’edificio delle ex-Carceri, sul muro che si affaccia sui giardini, non è stata riposizionata la lapide dedicata a Sacco e Vanzetti, nel 2006, dall’Amministrazione Comunale, a sottolineare poi la titolazione dei giardini ai due anarchici italiani. La lapide recitava: “A Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, uccisi innocenti sulla sedia elettrica perché anarchici, immigrati, e lavoratori. Il valore delle loro vite vissute in nome di ideali di libertà, giustizia sociale e solidarietà umana sia monito ed esempio contro ogni forma di intolleranza razziale, persecuzione politica e repressione delle libertà. 1° maggio 2006.”. La lapide è mancante ormai da anni. Abbiamo segnalato il problema già nel luglio scorso chiedendoci se il mancato ripristino sia legato ad una scelta volontaria o meno, a causa della distrazione di un capo-cantiere, o della rimozione malandrina di qualche trafficone, o per un ordine preciso. Ed oggi? Bisogna aspettare il riavvio dei lavori per verificare se una lapide può essere ripristinata o meno? Vabbè, a pensar male non fa bene, anche se, di questi tempi la caccia all’anarchico è di moda, specie a livello politico, istituzionale e mediatico. Ma la rimozione della coscienza storica e della memoria di classe non ha fatto mai del bene a nessuno, specie alla collettività degli sfruttati.

Gruppi anarchici “M. Bakunin” di Jesi e “F. Ferrer” di Chiaravalle