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Osservatorio infortuni sul lavoro – Maggio, giugno, luglio, agosto 2021

Anche questo numero dell’osservatorio esce dopo quattro mesi, il lavoro di raccolta dati non si ferma, come non lasciano respiro i ritmi di lavoro, sempre piu` oppressivi. Non ci sono mai buone notizie sul fronte della sicurezza del lavoro in regione. In questi mesi estivi fatti di precariato e lavoro nero, stagionale l’arretramento del livello di sicurezza lavorativa, sia in senso economico (leggasi ricattabilita`), che di esposizione ai rischi di infortunio e` un fatto, ormai consolidato, di contratti e di lavoro precario, determinato, che di certo non fornisce il tempo adeguato per avere sufficiente esperienza nelle proprie mansioni e stabilita` per costruirsi una vita. I corsi e la formazione, organizzati sempre a norma di legge, a volte in modo superficiale, riescono nell’intento di deresponsabilizzare il padrone, per noi purtroppo rimane solo l’esperienza nella mansione per comprendere i rischi che corriamo, e spesso non basta, mentre l’imprenditore spinge sempre piu` avanti l’asticella del compromesso per reggere la concorrenza, in certi settori, con la vera e propria schiavitu`. […]

Dove invece la gestione del lavoro e` piu` strutturata e controllata, i lavoratori passano dall’essere carne da macello a puri numeri da esporre su una lavagna ai propri investitori, una stima numerica di traverso e intere comunita`, di famiglie, perdono le proprie principali fonti di reddito, farne un problema legale semplicemente disumanizza il sudore, la professionalita` di centinaia di lavoratori che hanno dato un apporto reale all’elevazione di gruppi come Elica, che alla bisogna valutano e paventano di mettere i lavoratori alla porta al momento piu` redditizio. Tornando al mondo dell’imprenditoria rapace e ignorante, decine sono i lavoratori completamente in nero o parzialmente in regola, scoperti in questi mesi, nei rarissimi controlli effettuati. Sono risultati oltre il 50% dei rapporti di lavoro irregolari in un albergo a Fermo, oltre l’80% del personale invece, in un azienda tessile di Sant’Angelo risultava in nero, con l’aggravante di non rispettare alcuna norma di sicurezza. A Camerino, nel settore manifatturiero, sono stati riscontrati livelli circa del 40% di personale non in regola. Gli infortuni di tutti questi lavoratori andranno a far numero, sulla cronaca, solo in caso di morte, forse. Dopo i piagnistei dei piccoli, che vivono sui consumi dei lavoratori, escluso forse il settore moda e il calzaturiero (che faranno esplodere tra poco tutto il loro peso sociale di disoccupazione, sempre se la giunta non mettera` mano al portafoglio), quasi tutti i settori industriali regionali hanno recuperato le perdite dovute al covid, obbligati a reinvestire dopotutto solo in mascherine e gel per i dipendenti, quando questo avviene davvero. Trainate dalla meccanica (macchine utensili) e dagli elettrodomestici, le esportazioni dei padroni si sollevano di un +10% sui dati pre-pandemici. Ma si sa, siamo in un periodo di accumulo dei capitali, e le ricadute occupazionali non investono i territori di riferimento dei vari comparti, soprattutto il fabrianese, storico territorio dell’elettrodomestico. Dei centinaia di cantieri nel sud della regione, molti rimangono ancora solo sulla carta, lo spopolamento delle zone colpite dal terremoto di ormai 5 anni fa e` una realta`. Dopo cosi` molti anni, come si pensa che la popolazione attiva non abbia ricostruito la propria vita  altrove? o che abbia almeno tentato di farlo. Una ricostruzione che quando finira` lascera` un territorio effimero, ad uso e consumo del turismo, in cerca di un mondo ancora autentico, tanto decantato dalle prestigiose guide turistiche, ma che si rivelera` piccolo per i grandi numeri che giustificherebbero gli investimenti, e fittizio, come quello esperienziale che si cerca in lidi lontani. I nostri territori, prima produttivi, man mano si trasformano in passivi e la vitalita` che animava i piccoli paesi sparsi, dalle colline al mare, scemera`, insieme con le persone migrate, loro malgrado, in cerca di servizi e posti di lavoro. A chi rimarra` nei prossimi anni, si ritrovera` dinnanzi al sempre piu` urgente bisogno di sperare e riorganizzare una realta` che sia ancora includente e lontana dalla logica del profitto.

A cura del Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” di Jesi

7 maggio – Amandola, in un cantiere della ricostruzione post-terremoto, crolla una impalcatura, cadono tre operai, due riportano fratture, il piu` grave elisoccorso

15 maggio – Corridonia, incidente con SUV in contromano in superstrada, feriti due lavoratori sul furgone della Vallesi Impianti elettrici nel frontale. un ferito lieve e uno grave con traumi facciali, operato

29 maggio – San Costanzo, agricoltore si ribalta con il trattore e finisce trafitto alle gambe da un palo della vigna, muore dissanguato sul campo

30 maggio – Sassocorvaro, agricoltore 67enne muore schiacciato dal trattore

31 maggio – Ascoli, operaio di 59 anni cade da 3 metri, mentre tinteggia, batte la nuca e perde conoscenza, riporta varie fratture, elisoccorso

3 giugno –  Pergola, agricoltore 67enne muore schiacciato da una rotoballa

4 giugno – Ancona, cantiere navale, operaio di 24 anni ferito gravemente, colpito da una mazzetta caduta dall’alto, ancora in coma da mesi, si avanza l’ipotesi di gesto volontario tra lavoratori in sub-appalto

12 giugno – Mondolfo, A14, camion tampona un autocarro, l’autista del mezzo pesante riporta trauma facciale importante battendo contro il vetro, elisoccorso, ferito lievemente anche il conducente dell’autocarro tamponato

Cupramontana, agricoltore di 69 anni si procura un profondo taglio ad una gamba con una motosega, elisoccorso

25 giugno – Sirolo, bagnino di 43 anni colpito violentemente al volto da una canoa in rimessaggio, riporta sospetta frattura allo zigomo, trauma cranico e la perdita di alcuni denti

29 giugno – Grottammare, tamponamento tra autotreni che si incendiano in A14, morti due autisti di 58 e 57 anni, ferito un terzo di 55 anni

30 giugno – Montecosaro, titolare di un impresa edile di 46 anni cade dal camion all’indietro battendo la testa riportando varie fratture, elisoccorso, e` in prognosi riservata

1 luglio – Jesi, CNH trattori, cabina si sgancia sulla linea di montaggio, travolge 3 operai , un uomo e una donna feriti lievementi. Ha la peggio la terza operaia colpita alla testa, medicata con alcuni punti di sutura. Soccorsa dai colleghi che fermano le line del turno pomeridiano. Nel giorno seguente la FIOM ferma anche altri due turni per 4 ore, proclamando uno sciopero.

5 luglio – Jesi, operaio 25enne rimane con una mano sotto una pressa, riporta ferite gravissime. Liberato dagli altri operai che ne sentono le urla

9 luglio – Senigallia, bagnino pestato da un cliente a pugni in faccia, con prognosi superiore ai 20 giorni

21 luglio – Ancona, operaio 44enne cade mentre pulisce delle vetrate in altezza con una idro-pulitrice, muore sul colpo

4 agosto – Porto Potenza, dipendente Cosmari di 49 anni con 15 anni di esperienza si amputa un braccio, rimanendo incastrato nel meccanismo di un mezzo nuovo durante la raccolta dell’indifferenziata

10 agosto – Montecarotto, autista si ribalta con un autocarro, estratto ferito dalle lamiere, elisoccorso

17 agosto – Ripatransone, capannone outlet di Valmenocchia, alla Icam, carrello elevatore si ribalta, feriti tre operai, un 27enne e un 26enne, elisoccorso il piu` grave di 44 anni

24 agosto – Ascoli, azienda Sabelli, operaio di 52 anni rimane con una mano sotto una confezionatrice che gli amputa due dita.