Sabato 24 marzo, Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri”, Via Pastrengo 2, Jesi
Apericena sociale in ricordo di Cesare e Duilio
Due amici, due compagni anarchici, se ne sono andati assieme: il 20 marzo del 2008 Duilio, il giorno dopo, Cesare. Figli di una stessa idea di riscatto sociale, diversi nei percorsi di vita e di lotta. Duilio, artigiano, arrotino, espressione di quel mondo libero che cambia le cose con le sue mani e la sua conoscenza, autodidatta per passione, anarchico di conseguenza. Cesare operaio metalmeccanico e sindacalista, delegato CGIL, sempre in prima fila negi scioperi e sempre presente nelle assemblee, fu l’anima delle strenue lotte degli operai della SIMA contro una ristrutturazione devastante che avrebbe rappresentato l’inizio della fine del tessuto industriale della Vallesina. Cesare Tittarelli era così pronto alla lotta, a bloccare un treno in mezzo alle rotaie e mostrarsi intransigente verso l’arroganza padronale, al pari di come era sempre disponibile a mediare, conciliare, scendere a patti pur di – da bravo sindacalista – portare un qualche risultato positivo per i suoi compagni di lavoro.
Sembrano passati dieci secoli da allora.
Abbiamo deciso quindi di organizzare una apericena aperta a tutti per ricordarli, a distanza di dieci anni.
Nel pomeriggio Tullio Bugari leggerà alcuni
brani in cui sono ricordati Cesare e Duilio,
tratti dal suo romanzo ‘E Riavulille (in
uscita nei prossimi giorni) e dal libro
sorico “La Simeide” in uscita
a fine anno.