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osservatorio infortuni

Osservatorio infortuni sul lavoro – Settembre, Ottobre, Novembre 2017

Un trimestre nero nelle marche dal punto di vista dei lavoratori, nei nostri rilevamenti sono 3 i morti e 30 i feriti in meno di 3 mesi di lavoro. L’INAIL rileva un incremento negli infortuni e malattie professionali nella nostra regione nel solo mese di Agosto; sono 1105 con un incremento del 10% rispetto all’Agosto 2016 un numero considerevole, considerando che ad agosto alcuni sono in ferie; un totale di oltre un incidente ogni tre giorni. Tra gli infortuni con maggior incremento quelli gravi con esito mortale.

E’ evidente che gli “interventi condivisi con tutti gli attori della prevenzione” che auspicano i

sindacati confederali non sono sufficienti e che è la metodologia lavorativa volta alla massima produzione il problema di fondo, la competizione capitalistica che velocizza passaggi di lavoro e surclassa le prassi già a conoscenza per la sicurezza pur di essere competitivi e raggiunger il maggior profitto. A Fano si intensifica qualche controllo ed escono fuori decine di lavoratori in nero, casualmente mai notati o troppo evidenti, 13 sulla banchina del porto per la pulizia delle reti di 5 armatori, ben il 40% della forza lavoro. Mentre altri 15 in laboratori dell’entroterra in due diverse sedi, su 17 lavoratori totali che lavoravano in ambienti non in sicurezza. Di questo sommerso non faranno mai statistica gli infortuni. E’ di 2600 il numero di posti persi in agricoltura nelle Marche, quasi il 15%, e di 774 aziende chiuse tra le cause anche il sisma del sud della regione. Provincie del Sud che subiscono la disorganizzazione regionale e in cui le casette, nonostante le promesse tardano ad arrivare, alle porte dell’inverno (Ottobre) ne sono state consegnate appena 200 su 1843 ordinate da 29 comuni, 1.588 quelle ancora in fase di montaggio, 80 i milioni di euro spesi solo per i lavori di urbanizzazione. Sono solo 600 ca. le persone che abitano nelle casette. Mentre sono 5mila i cittadini che hanno fatto richiesta, 12 mesi fa, della Sae. Gli sfollati intanto continuano ad aumentare – 33mila – 8mila in più dell’Ottobre 2016, ma il numero di casette inizia a diminuire tra alcuni ex-residenti che nel frattempo sono deceduti e altri che si sono rifatti una vita altrove in qualche modo. I pochi lavoratori rimasti continuano la transumanza o dalla costa o da alloggi di fortuna come roulotte vicino ai luoghi di lavoro e al bestiame che non possono abbandonare. Ad un anno dal terremoto che colpì la regione solo il 9% delle macerie è stato rimosso.

A livello nazionale il dato più clamoroso, ma che sembra passare in silenzio, è l’abbassamento dei salari nel primo semestre 2017 dello 0,2%, un calo che poche volte nella storia si è verificato. Mentre le assunzioni a detta del governo crescono, ci chiediamo: che lavoratore è quello che non può vivere con quello che guadagna? Un lavoratore decisamente ricattabile, che deve scegliere costantemente tra salute e lavoro, tra sfruttamento e fame. Questo negli ultimi anni si è voluto creare con le varie manovre finanziare. Incentivi per le imprese e abbassamento dei diritti e salari per i lavoratori. Purtroppo nulla si è riuscito ad imporre al mondo del lavoro da parte di chi lavora, gli ormai genuflessi sindacati confederali concedono accordi con possibili aumenti solo su promesse di produzione e produttività. Una produttività inseguita, ma a costo dell’aumento dello sfruttamento sia in ritmi che in flessibilità. Curioso sul lato finanziamenti per la “ripresa” è l’esempio di Fabriano dove a fronte di un finanziamento di 9 milioni di euro dell’accordo di programma Merloni vengono generati solo 84 posti di lavoro da quattro diverse aziende.

 

– 4 agosto – Cerreto d’esi – operaia di 45 anni alla Sider finisce con le mani sotto la pressa per lamiere, elisoccorsa rischia di perdere tutte le dita

– 7 agosto – Monte san pietrangeli – agricoltore di 67 anni muore schiacciato dal trattore che si ribalta

– 11 agosto – Colli al metauro – operaio cade da una piattaforma elevatrice di un tir

– 14 agosto – Matellica – operaio agricolo di 42 anni rimane schiacciato ad una gamba da una rotoballa che gli cade addosso da 3 metri elisoccorso

– 15 agosto – Jesi – cuoco di 34 anni viene avvolto da una fiammata mentre è ai fornelli riporta ustioni su 40% del corpo

– 19 agosto – Tolentino – operaio di 59 anni si schianta contro un trave del capannone mentre manovra il cestello su cui lavorava, rimane schiacciato elisoccorso in pericolo di vita

Fano – operaio di una ditta esterna di nuovo alla profilglass rimane ustionato al volto e alle mani per una fiammata scaturita da un pannello elettrico

– 25 agosto – corinaldo – operaio di 45 anni rimane con un braccio incastrato nella pressa alla boxmarche, liberato dai vigili del fuoco e elisoccorso in gravi condizioni 5 settembre -senigallia – altra morte di un ex operaia della sacelit per mesiotelioma

– 8 settembre -filotrano – camion frigo si ribalta, ferito lievemente l’autista

– 15 settembre – pergola – scontro frontale tra ambulanza e camion, camionista 47 enne ferito

– 16 settembre – porto sant elpidio – incidente camper contro autocarro, autista 30enne estratto dalle lamiere ferito lievemente

– 26 settembre -ostra vetere – durante lo scarico di materiale incandescente in una fonderia, per un contatto con acqua una forte esplosione investe l’operaio 45enne addetto allo scarico innescando un incendio, ustionato su viso torace e braccio dx

– 27 settembre tre castelli – un muletto di 3o quintali passa sopra un piede e caviglia di un operaio di 45 anni alla fiorini international, elisoccorso

– 5 ottobre – Muccia – geometra nel cantiere delle casette per i terremotati viene colpito dalla pala meccanica, finendo incastrato tra un tombino e la pala. elisoccorso con serie fratture

– 6 ottobre – ancona – operaio edile viene travolto da un impalcatura che stava scaricando ferito alle gambe da schiacciamento con possibili fratture

– 7 ottobre – Fabriano – postino cade dal motorino per evitare un incidente medicato in ospedale

– 9 ottobre – Morrovalle – 67 enne cade da 3 metri di altezza in un calzaturificio mentre stava sistemando una tubazione di areazione, batte la testa violentemente elisoccorso in gravi condizioni

Fermo – autista di un autobus ferito in un incidente comunanza – operaio 62 enne precipita in un silos pieno di mais che non gli lascia scampo

– 11 ottobre – ancona – operaio di 52 anni al cantiere Crn cade da una scaletta di collegamento battendo violentemente un braccio, possibili fratture

–  12 ottobre A14 – incidente nell’area di servizio tra autoarticolato che si ribalta tamponando una bisarca, camionista estratto dalle lamiere ferito

– 16 ottobre Serra dei conti – operaio di 51 anni finisce con testa e busto sotto una macchina che lavora cartoni, elisoccorso in condizioni disperate

– 17 ottobre – Castelfidardo – operaio 49 enne schiacciato da un trave in gravi condizioni

– 19 ottobre – Genga – operaio in una cava si ribalta con un escavatore cingolato, elisoccorso in gravissime condizioni

– 20 ottobre – Ancona – Isa Yacht impalcatura di una ditta esterna cede 4 operai precipitano da 6 metri di altezza, tutti feriti il più grave con un forte trauma cranico elisoccorso

Castelfidardo – operaio cade dal tetto di un capannone dove stava lavorando

– 26 ottobre – Ancona – muratore di 26 anni cade da un impalcatura in un cantiere 27 ottobre – Macerata – titolare di un azienda di sementi cade mentre lavora in altezza elisoccorso

– 30 ottobre A14 – doppio incidente su un tamponamento camion – furgone perde la vita il conducente di quest’ultimo fermatosi in una piazzola di sosta per un guasto, incidente con furgone di farmaci radioattivi estratto dalle lamiere il conducente ferito elisoccorso

 

A cura del Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” – Jesi

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volantino

Lavorare meno, lavorare tutti

Lo sciopero generale è uno strumento sociale, funziona soltanto se la classe dal quale nasce risponde in modo solidaristico verso i lavoratori in lotta. Le rivendicazioni, le motivazioni perciò sono in genere espressione dei bisogni di tutti gli sfruttati, non soltanto di chi materialmente si astiene dal lavoro.

Come ogni strumento, esso può essere manomesso e sabotato, ma nel caso in questione non bastano burocrazia e criminalizzazione dello stesso per renderlo vano. C’è bisogno di un processo lungo e costante, che miri all’annientamento totale di tutti i diritti conquistati e di una cultura di classe, che riusciva a contrastare la potenza del Capitale e dello Stato al suo servizio.

Questo processo è iniziato ormai da parecchi anni, riducendo la solidarietà a gruppi etnici e familiari, abituando quindi noi tutti alla flessibilità, che tradotto significa lavoro non pagato per i giovani e azzeramento del diritto alla pensione per i meno giovani.

Ma lo Stato, ha dimostrato ancora una volta di voler velocizzare il mutamento:

l’aver ridotto da 24 a sole 4 ore l’astensione al lavoro nel settore dei trasporti (che peraltro non intaccava neanche le fasce protette), significa la vanificazione, totale e pretestuosa, ad opera del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nei confronti dello sciopero di bare, fatto passare come un atto di irresponsabilità verso il mercato nazionale legato al turismo, come azione antisociale contro gli stessi cittadini.

All’ennesimo sopruso e sberleffo da parte dei padroni, questa volta sono i sindacati di base Cobas, Cib/Unicobas, USB e CUB Trasporti (che dopo il 27 si uniscono allo sciopero del 10 in risposta all’ordinanza del ministro Delrio) che proclamano:


Sciopero generale,

10 novembre 2017

Contro la privatizzazione del settore pubblico, i tagli al sociale, alla sanità e alle pensioni, l’obbligo dell’alternanza scuola-lavoro, la precarietà imperante e lo strapotere dei presidi (situazione ulteriormente aggravata dalla legge 107 varata dall’attuale Governo)

 

F.A.I Federazione Anarhica Italiana

Sez. “M. Bakunin” – Jesi

Sez. “F. Ferrer”  Chiaravalle    

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liberi libri

17,18,19 novembre – LiberiLibri 2017


Ritorna anche quest’anno l’editoria libertaria ed alternativa in mostra, a Jesi, il 17,18,19 novembre al Palazzo dei Convegni.

Apertura mostra:
-al mattino (tranne venerdì), dalle 10 alle 13;
-al pomeriggio, dalle 16 alle 20, le iniziative in programma inizieranno alle 18 di ogni giorno

programma della tre giorni:

– venerdì 17 – Proiezione del documentario “Nomos” di Andrea Gadaleta Caldarola (2012); il documentario è un viaggio antropologico in Africa, che attraversa gli spazi dell’abitare contemporaneo, studiando le relazioni dell’uomo con le norme sociali (nomos = “norme”) – trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ylIOuT2-jNE&t=60s

– sabato 18 – presentazione del libro “77 e poi” e dibattito sugli anni ’70 con Oreste Scalzone ed una integrazione sulla storia locale del movimento da parte di alcuni compagni della zona

– domenica 19 – Finanza, ambiente, territorio – Le grandi opere ed il rischio sismico – idrogeologico: Dibattito con il geologo Francesco Aucone ed Aldo Tosi , del coordinamento NoGasdotto/SNAM

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concerti

12 novembre – Above The Tree + Malatesta @Csl Fabbri

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comunicato stampa

Per una sanità pubblica e gratuita – Comunicato stampa 2.11.2017

Nei giorni scorsi, sui media locali, è apparsa la denuncia di un consigliere di centro-destra di Ancona, in relazione ai lunghi tempi di attesa del Pronto Soccorso di Torrette. Il consigliere ha lamentato il cattivo funzionamento del servizio facendone una questione professionale e non di sistema: il triage eseguito dagli infermieri e non dai medici. Gli ha risposto il responsabile del Pronto Soccorso di Torrette in maniera eloquente ed esaustiva.

Restano però le code, i tempi di attesa, etc. ad Ancona e non solo, che mostrano l’affanno di un sistema sanitario pubblico stretto fra tagli e riduzioni di posti letto e la necessità di sviluppare ulteriormente un’assistenza territoriale prossima ai bisogni dei cittadini che, quando non letti o non capiti, facilmente si trasformano in richieste di interventi urgenti da Pronto Soccorso.

In questo qualcuno risponde facilmente facendo ricorso alla sanità privata, a fronte della maggioranza dei cittadini che per reddito e condizioni generali non può far altro che aspettare, per quello che riguarda la loro salute. La salute pubblica è una questione di organizzazione e di risorse, ma ancor più una scelta politica. O si sceglie di investire in essa, di sviluppare gli interessi della collettività, di considerare che la sola ottica del profitto che essa possa rappresentare è quella del bene pubblico, o si continua a fare populismo, corporativismo e guerra fra poveri. La politica urlata e dello scarica barile è molto in voga in questo paese, utile a trovare capri espiatori senza intaccare le storture del sistema.

Se non funziona un Pronto Soccorso è colpa degli infermieri, o degli stranieri o del sistema pubblico? Oppure è una scelta politica di riduzione di diritti e garanzie a favore delle leggi del profitto e dei loro … speculatori?

Federazione Anarchica Italiana – Sez. “Bakunin” Jesi; Sez. “Ferrer” Chiaravalle

Alternativa Libertaria/FdCA sez. “Silvia Francolini” Fano/Pesaro

Gruppo Anarchico “Kronstadt” (senza fissa dimora) di Ancona