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FIERA DEL BARATTO + BIBLIOTECA CIRCOLANTE
Domenica 26 maggio presso il Centro Studi Libertari L.Fabbri di Jesi in Via Pastrengo 2 JESI (AN)


Programma della giornata:

Ore 10
Apertura baratto negli spazi antistanti il portone del Centro Studi Libertari “L.Fabbri”

FIERA DEL BARATTO – Molte cose ci risultano poco utili o addirittura non utilizzate , barattarle con altri beni o competenze di cui siamo sprovvisti può solo farci conoscere un nuovo modo di convivere e socializzare , dando nuova vita al “troppo” che il consumismo ci facilita ad accumulare, lasciandoci il tempo per riflette cosa ci serve davvero , parlarne con altre persone e venire incontro ai propri bisogni uscendo da un mercato legato al denaro 

Ore 11
Inaugurazione della biblioteca circolante autogestita del CSL Fabbri con più di 600 titoli a disposizione.

BIBLIOTECA CIRCOLANTE – Una nuova esperienza spalanca le porte, la biblioteca circolante è un’ idea in cui lo scambio di libri sia legato ad un accumulo di conoscenze da diffondere, scambiare. Lasciare il già letto per far girare idee e sogni, prendere nuove letture da cui altri hanno attinto, per formare il proprio esistente e lo hanno lasciato in dono, una base di oltre 600 titoli costituito da una costola dell’archivio del circolo Anarchico e da donazioni di chi sa che i libri non esauriscono mai la loro funzione di allargare la mentalità di chi li usa.

Ore 13
Pranzo sociale
(portiamo tutti qualcosa e mettiamolo in condivisione).

Ore 16
Chiacchierata sul baratto ,sull’economia del dono e sul non uso del denaro.

Il baratto continuerà per tutta la giornata fino all’ora di cena.
Se qualcuno poi si vuole fermare anche a cena,è benvenuto.

UN PO’ DI SUGGERIMENTI PER IL BARATTO!

Iniziate con lo stilare una lista di quello che per casa vi risulta di troppo. Pensate poi a ciò di cui avete bisogno o vorreste imparare, ora immaginate le qualità che sicuramente vi caratterizzano e che potete mettere a disposizione degli altri e quelle che da altri vorreste ricevere. Fate incontrare questa sorta di Domanda e Offerta in un luogo dove la moneta non rappresenta il valore dei beni e dove la riscoperta dei rapporti umani eleva il semplice scambio di beni e conoscenze ad un modo Altro di pensare l’economia slegandola dal denaro..

Per chi è alle prime esperienze :

1-COSA OFFRO

es. caffettiere, scarpe, borse, occhiali, libri, coperte,piatti,
bicchieri,pentole,cesti,cinture,lana e stoffa,attrezzi da
lavoro,soprammobili,articoli prima infanzia, radio, telefoni…….Per gli oggetti ingombranti( come navi, corriere o armadi, o cammelli ) è meglio portare solo le foto

2-COSA CERCO

3-COSA SO FARE
es.Imbiancare, cucinare, fare le iniezioni, aggiustare le scarpe,cucire, tagliare i capelli, fare compagnia ai nonni, stare con i bambini,fare il pane, le torte,posso ospitare,posso dare lezioni di matematica, inglese, canto, fotografia, cucito, computer, ballo,canto e musica, posso aiutare in un trasloco, vengo a raccogliere le olive, i pomodori o l’uva, stirare o pulire.

4-COSA VORREI CHE QUALCUNO FACESSE PER ME

Pensiamo sia importante anche sapere che nel baratto non si da un valore oggettivo, quindi in termini di denaro, alle cose ma si stabilisce un accordo tra le parti e questo basta.

Gli scambi OGGETTO-PRESTAZIONE vanno realizzati entro un tempo breve poichè i “sospesi” poi si perdono facilmente
Ciascuno è responsabile di ciò che porta ed a fine serata tutto si porta via

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1° Maggio 1°MAGGIO cena sociale cineforum
1 MAGGIO! 
Ora che i padroni utilizzano a crisi per mangiarsi la dignità del lavoro, senza che i lavoratori riescano ad organizzarsi e farsi sentire, visto che chi dice di rappresentarli ormai rappresenta a mala pena se stesso bisogna ricostruire quel tessuto dal basso che fu la base delle nostre lotte per il mondo del lavoro che abbiamo conosciuto, visto che questo non cambierà in meglio se i lavoratori per primi non deideranno di tornare a lottare uniti
per il 1 Maggio  ore 11:30  – comizio in strada
                          ore 12:30  – pranzo sociale

                          ore 17:00  – proiezione documentario ” WORKING MAN DEAD”
                                             un viaggio nella classe operaia di tutto il mondo, dove la rinuncia ad ogni diritto causa condizioni di vita mostruose

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antifascismo cena sociale volantino

Quando presidente fu fatto un partigiano 

..Non ci è mai interessato il gioco parlamentare dell’elezione del presidente della Repubblica. Come a buona parte degli italiani. Però è giusto ricordare un altro presidente per cui si parlò di “bis” al Quirinale: Sandro Pertini. Un socialista che faceva vanto della sua onestà e del suo antifascismo, che disse di svuotare gli arsenali e riempire i granai.
Un presidente partigiano di un antifascismo che già allora trovava sempre meno posto nelle parole e nei fatti della società italiana. Capirai oggi dove i valori di eguaglianza, solidarietà e giustizia sociale, che abbatterono la dittatura fascista sottolineandone il criminale fallimento politico, sociale ed economico, sembrano dimenticati dall’arroganza del populismo, delle fazioni, del mercato e di qualsiasi forma di sfruttamento della collettività.
Eppure con la crisi (che fa tanto comodo ai padroni) i valori della resistenza, fondanti di questo paese, dovrebbero essere strumento individuale e comunitario di riscatto. Anche a livello locale. In una Jesi, dove professori raccontano storielle revisioniste su una dittatura che al suo nascere, reprimendo con violenza ogni dissenso, avrebbe avuto in se qualcosa di buono, si assiste ad un montare della voglia di risolvere i problemi legati alla povertà con la repressione, con la selezione degli aiuti sociali da dare … prima agli italiani.
Neanche la carità cristiana regge più di fronte ad una guerra fra poveri utile solo ai padroni. Tutto ciò in una regione dove si tagliano i servizi di assistenza sociale e i presidi ospedalieri, dove i posti di lavoro ormai sono diventati sempre più rari, precari, sottopagati, negati. Dove non è data la possibilità di integrazione a chi si trova nella marginalità di questa società creata ad arte, esaltando la figura del “vincente”.
Ecco in una società simile creatasi dalla perdita di legami umani e sociali di solidarietà e condivisione crediamo sia necessario ribadire che: chi condivide le idee per le quali fu combattuto contro i totalitarismi, può e deve riconoscersi con chi lotta per i diritti di tutti per una società altra, nella assistenza necessaria a chi si trova in difficoltà e nella possibilità di risollevarsi.
Solo un’unione di forze, tese non al proprio tornaconto, può come abbiamo visto 68 anni fa, lenire le ferite generate da un sistema dedito al profitto e allo sfruttamento. Fuori dalla gerarchia del potere statale, dalle miserie del mercato, dagli inganni di sciacalli elettorali di ogni risma.
La resistenza vive nelle lotte degli sfruttati

F AI Federazione Anarchica italiana:
Gruppo “M. Bakunin” – Jesi,
Gruppo “F. Ferrer” – Chiaravalle

Iniziative per il 1° Maggio in Via Pastrengo 2, Jesi: ore 11,30: aperitivo e comizio; ore 13.00 pranzo sociale; ore 17:00, video: “Working men dead”.
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cena sociale
24 DICEMBRE ANTIVIGILIA
 con la consueta grigliata  
per partecipare o avere info mandateci una mail.

Il capitalismo ed il potere,non la crisi, si stanno mangiando il  futuro e il 
tenore di vita che ci  siamo  faticosamente conquistati, cercando di
 metterci in testa che è nostra la colpa  di produrre poco e ad alto costo, senza
considerare la ricchezza che intanto si accumula sulle solite poche mani 
grazie al continuo ricatto dei lavoratori  nei vari paesi in via di sviluppo e che 
pian piano porta lo sfuttamento e la  precarietà nelle nostre vite per il 
profitto.Ci dicono che solo cosi si esce  dalla crisi da loro creata. Condividere 
difficoltà e soluzioni per percorrere  nuove vie può portare a qualcosa di 
diverso e la socialità senza interessi di  sorta che via via ci viene limitata 
è la base da cui partire. 
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aperitivo incontro con autore volantino

Spazi d’arte e libertà”, è l’iniziativa organizzata dal centro Studi  Libertari “Luigi Fabbri di Jesi, con il sostegno e la partecipazione attiva dei giovani artisti jesini. A partire da sabato 14, con inaugurazione alle ore 18, per altri due fine settimana consecutivi –  tutti i pomeriggi a partire dalle 16, dal venerdì alla domenica – si terrà una mostra d’arte nei locali di Via Pastrengo 2 a Jesi, inserendo nell’alveo naturale della cultura senza gerarchie e senza mercanti, l’espressione libera di ogni forma d’arte creativa.
Durante ogni apertura si affiancheranno ulteriori iniziative di live performance (l’arte riprodotta direttamente oltreché essere esposta), musica,  dibattito (contro la guerra in previsione per il 22 aprile prossimo) e consultazione dei materiali documentari dell’archivio Fabbri. E’ il primo atelier di primavera che viene inaugurato in città fuori da ogni logica del profitto, aperto al pubblico e gratuito, per dare voce all’arte e alla cultura come libere espressioni individuali e comunitarie.