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Verso Saint-Imier

Dal 8 al 12 agosto 2012 a St. Imier (Giura Bernese, CH) si terràun incontro internazionale tra libertari di ogni genere ma anche gente qualsiasi interessata a fare conoscenza o conoscere meglio i differenti movimenti anarchici. Questo “Mondiale dell’Anarchismo” saràuna commemorazione della prima internazionale anti-autoritaria che fu organizzata nel 1872, proprio a St Imier, in risposta all’internazionale di Marx. Il mondo nel frattempo ècambiato notevolmente, per lo meno sotto certi aspetti, le correnti libertarie si sono evolute nel tempo e questo incontro ne saràrappresentativo. Una cosa peròècerta: il tempo non ha diminuito in nessun modo l’oppressione dei potenti sui piùdeboli. Questo incontro esporràmetodi di resistenza molteplici sotto forme variate e diverse


Con queste parole si apre la pagina web in italiano dell’Incontro Internazionale di St. Imier (indirizzo:http://www.anarchisme2012.ch/). Un evento che da molti mesi i/le compagni/e francesi e svizzeri (e non solo) stanno preparando nel lavoro comune in qualità di comitato organizzatore. Le giornate saranno caratterizzate da molteplici momenti politici, culturali e relazionali: seminari, convegni, lo stesso congresso dell’IFA, e in più spettacoli, musica e cinema, si susseguiranno durante i giorni previsti. E’ indubbiamente un’occasione storica per l’anarchismo contemporaneo che parte proprio dalla sua storia per poter continuare ad essere strumento di intervento politico attuale, modello di organizzazione sociale, metodo di gestione dal basso della società.
St. Imier è una cittadina svizzera di poco più di 4.770 abitanti e nelle giornate di agosto probabilmente si vedrà invasa da altrettante/i anarchiche/i provenienti da tutto il mondo. Le “autorità” locali – rispettose delle locali tradizioni libertarie – hanno messo a disposizione molte strutture logistiche utilizzate dal comitato organizzatore per il pernottamento, i dibattiti, il mangiare, le mostre e gli spettacoli; si può inoltre campeggiare gratis. L’impegno profuso per l’organizzazione è tale che sin da subito il comitato organizzatore ha costituito un fondo comune per far fronte alle spese. Come FAI un contributo è già stato dato, sono necessarie però ulteriori risorse economiche che possano provenire direttamente dai gruppi e dalle individualità che vogliono sostenere l’iniziativa.
Consideriamo che l’Incontro Internazionale rappresenti un momento importante per riflettere assieme sulle idee e sulle pratiche anarchiche e utile per poter affrontare le sfide e le aggressioni quotidiane che il potere impone. Nelle diversità delle storie e della provenienza i vari partecipanti di certo potranno trovare molti punti in comune dati dall’appartenenza anarchica e dalla lotta contro il potere che assume in ogni parte del mondo la stessa valenza disumana. Le conquiste fatte dai lavoratori, i bei proclami pacifisti che hanno ipocritamente riempito la bocca dei governanti negli ultimi cinquant’anni e in generale la tregua sociale che è stata veicolata in qualche caso dalla costruzione di sistemi assistenziali, tutto questo sembra svanire di fronte all’attacco serrato, violento e selvaggio del potere che, nell’era della cosiddetta globalizzazione secondo i dettami del fanatismo liberista, sta ridefinendo i nuovi assetti delle società nel mondo, rendendole ancor più gerarchiche e inique. In relazione a questo,  molte sono le tematiche che vengono affrontate a St. Imier, varie le esperienze raccontate e le proposte di vario genere fatte oggetto di riflessione. E per questo  la cinque giorni svizzera rappresenterà un momento importante cui partecipare, come singoli e gruppi, sia assistendo e contribuendo ai lavori sia volontariamente aiutando per le faccende quotidiane.
Oltre a tutto ciò, per rafforzare maggiormente il momento partecipativo, organizzativo e politico, il convegno vede anche la presenza del Congresso Internazionale dell’IFA (Internazionale di Federazioni Anarchiche), che parallelamente si svolgerà fra tavole rotonde, dibattiti, laboratori tematici e momenti assembleari. Un’occasione unica per gli anarchici sociali di incontro secondo una pratica organizzatrice che da quasi un secolo e mezzo caratterizza l’anarchismo federativo. Si ritroveranno a lavorare e a condividere analisi, lotte, strategie, compagne/i provenienti dalle varie federazioni facenti parte dell’IFA (dalla Spagna alla Francia, dalla Germania alla Gran Bretagna, dalla Cechia alla Bulgaria, dall’Argentina alla Bielorussia, all’Italia) ed anche coloro che hanno chiesto di entrarne a far parte (Sloveni, Olandesi, ed altri ancora), mentre organizzazioni libertarie di nuova formazione e no (Grecia, Uruguay, Messico, Turchia, etc.) assisteranno ai lavori interessati a prendere maggiori contatti ed ad approfondire la conoscenza. Non sarà certo un congresso facile e privo di contenuti, le sfide future, le tematiche da affrontare, l’aggressività del potere che si manifesta quotidianamente saranno prese in considerazione per poter delineare idee, strategie, percorsi di lotta e liberazione lungo il filone federalista e sociale dell’anarchismo. Anche in questo caso, il che può sembrare più scontato e quasi rituale, sarà importante l’impegno e la partecipazione di tutti, utile a creare una rete libertaria internazionale a partire sia dai luoghi di dibattito sia da quelli della convivialità e dell’incontro.
Come commissione ci auguriamo in primo luogo che l’incontro possa essere il più utile possibile a tutte/i e che le/i compagne/i italiane/i possano trarvi materiali utili per la propaganda e la lotta politica da fare nel bel paese e in tutto il mondo.
Viva l’Internazionale!
Viva l’Anarchia!
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NO TAV – Dalla Val Susa

Un appello alla solidarietà, un appello alla lotta.


In quest’angolo di nord ovest si sta giocando una partita durissima, una
partita di libertà, che va ben al di là del treno ad alta velocità che
vogliono imporre, costi qual che costi.
Il Tav in Italia ha sostituito il sistema imploso con tangentopoli: tutti
hanno le mani in pasta, nessuno vuole farsi sfilare la torta da sotto il
naso.
Nella settimana appena trascorsa i No Tav hanno presidiato il territorio
giorno e notte, piazzando tende, erigendo barricate, cucinando insieme la
pasta, discutendo il da farsi. E aspettando. Aspettando che arrivi la
polizia a sgomberare tutti. In questa settimana i giornali si sono
scatenati. Chiaro lo scopo: criminalizzare e dividere.
Giovedì a Bussoleno si è svolta una grande assemblea popolare: il
movimento No Tav è deciso a resistere e fa appello a tutti perché vengano
a dare man forte alla Maddalena di Chiomonte.
Qui trovate il video dell’assemblea di giovedì:
http://www.ustream.tv/recorded/14975687
http://www.ustream.tv/recorded/14976323
Il mio intervento è a metà tra il primo e il secondo video.

Non possiamo sapere quando arriveranno, anche se abbiamo delle ipotesi. I
giorni e le notti a rischio sono quelle di domenica (dalla notte), lunedì
e martedì. Dopo, visto l’avvicinarsi del lungo fine settimana del due
giugno, pare improbabile.
Ieri industriale e politici hanno chiesto unanimi botte e sangue.
Bonino ha dichiarato esplicitamente che “non ci sono regole di ingaggio”.
In merito vi copio sotto il link ad un articolo di NuovaSocietà:
http://www.nuovasocieta.it/attualita/27076-tav-pronta-la-militarizzazione-della-val-di-susa.html

Chi può venga su a darci man forte. Se non potete venire fate iniziative
nelle vostre città e paesi.

Vi aspettiamo.