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testo del Volantino distribuito nel volantinaggio del 9 giugno

No allo smantellamento dell’articolo 18
Si allo sciopero generale
Il primo giugno la terra in Emilia tremava e i lavoratori erano costretti in alcune situazioni a presidiare i propri stabilimenti per evitare pericolose delocalizzazioni, mentre al Senato veniva approvato con ampia maggioranza il Ddl Fornero, ovvero la cosiddetta “riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali”, che aumenta i licenziamenti, non interviene sufficientemente nel contrasto alla precarietà, riduce le tutele per chi si ritrova disoccupato e … vallo a sapere come possa servire allo sviluppo. Mentre c’è chi chiacchiera della violenza anarchica, con carte bollate e tecnici, lo stato legittima ancora una volta un atto di violenza contro i diritti dei lavoratori .
Questo decreto sul lavoro segue la tristemente famosa riforma della previdenza, che di fatto oltre ad aver generato trecentocinquantamila esodati, smantella la previdenza pubblica, toglie la pensione di anzianità e alza l’età fino alla soglia dei 70 anni.
La cura Monti sta uccidendo il Paese: quasi 3 milioni di persone sono in cerca di occupazione, i salari dei lavoratori italiani sono tra i più bassi d’Europa (dati Eurostat), l’Italia è il paese dell’OCSE dove si lavorano più ore l’anno, il 35% dei giovani è disoccupato, e l’80% delle poche nuove assunzioni sono precarie. In questi dati è racchiuso il segno del fallimento delle politiche neoliberiste del lavoro incentrate su diminuzione delle tutele e riduzione della regolazione, che producono incidenti e morti sul lavoro, anche nei casi in cui la colpa sembra essere della fatalità del terremoto.
C’e’ tolleranza zero per gli onesti e i poveri cristi, mentre tutto e’ tollerato per i furbi, i delinquenti, gli evasori, i banchieri e i finanzieri. Monti si è rivelato continuatore di Berlusconi con altro stile, e quello che sta attuando verso il mondo del lavoro non era riuscito a farlo neanche il sultano di Arcore, perché peggio di un governo di destra, c’è solo un governo di destra senza opposizione.
E’ necessario che tutti noi colpiti dalle politiche neoliberiste del governo Monti, dai giovani disoccupati ai pensionati passando per i lavoratori pubblici e privati facciamo sentire la nostra voce e la nostra rabbia. Contro le vuote chiacchiere sulla crescita, contro il dogma dell’austerità e del pareggio di bilancio; per contrastare le controriforme del lavoro e della previdenza. Peggio sarà, già pronte nel cassetto le privatizzazioni della sanità e nuove leggi repressive aspettano solo il momento opportuno per essere tirate fuori.
IN TUTTO IL PAESE UN GROSSO MOTO DI PARTECIPAZIONE È GIÀ INIZIATO DA TEMPO CON FERMATE, SCIOPERI, PICCHETTAGGI, BLOCCHI STRADALI E MANIFESTAZIONI, MA DEVE CONTINUARE ANCORA CON PIÙ FORZA COMPRENDENDO LA PROCLAMAZIONE DELLO SCIOPERO GENERALE, PER RIAFFERMARE DIRITTI, RICONQUISTARE GARANZIE, RAFFORZARE LA SOLIDARIETA’ FRA SFRUTTATI.

Federazione Anarchica Italiana 
sez. M. Bakunin – Jesi
sez. F. Ferrer – Chiaravalle