Comunicato stampa
Una bella testimonianza di determinazione nel voler difendere la
salute pubblica. Questa è stata la manifestazione fatta a Chiaravalle
sabato 1 giugno ed organizzata dai comitati che lottano contro la
ristrutturazione selvaggia del locale ospedale. Presenti il neo-eletto
sindaco di Chiaravalle, e politici locali e regionali, schieramenti
vari a briglia sciolta che se fossero stati un po’ più organizzati e
decisi in passato forse non si sarebbe arrivati al saccheggio attuale
dell’ospedale a favore di altre aree, strutture, bacini elettorali e
compatibilità varie. Su tutti, le persone che hanno fatto sentire la
loro voce in piazza e che rimettono in discussione le decisioni forzate
e inique della Regione. C’è un margine di trattativa per evitare lo
scempio? Risponderà la Regione con i suoi politici a coloro che sono
loro diretti datori di lavoro: gli elettori della Bassa Vallesina? O
prevarranno interessi di classe e di mercato? Durante l’iniziativa i
comitati hanno distribuito un volantino fatto di dati e cifre in cui si
vedono chiaramente i diversi trattamenti operati nella ristrutturazione
dei 13 piccoli ospedali, a dimostrazione che la regione deve tornare
sui suoi passi. Lo farà? Basterà la sospensiva di un ricorso al Tar? Si
dovrà occupare l’ospedale? Tante, troppe le domande, la Regione non
creda di poter continuare a rispondere con l’arroganza dimostrata e l’
iniquità operata. I cittadini, gli utenti e i lavoratori sabato scorso
hanno manifestato che non accetteranno più di essere presi in giro e
considerati di serie B. Noi, continueremo ad essere al loro fianco.
FAI – Federazione Anarchica Italiana
Gruppo “Michele Bakunin” – Jesi
Gruppo “Francisco Ferrer” – Chiaravalle
Una bella testimonianza di determinazione nel voler difendere la
salute pubblica. Questa è stata la manifestazione fatta a Chiaravalle
sabato 1 giugno ed organizzata dai comitati che lottano contro la
ristrutturazione selvaggia del locale ospedale. Presenti il neo-eletto
sindaco di Chiaravalle, e politici locali e regionali, schieramenti
vari a briglia sciolta che se fossero stati un po’ più organizzati e
decisi in passato forse non si sarebbe arrivati al saccheggio attuale
dell’ospedale a favore di altre aree, strutture, bacini elettorali e
compatibilità varie. Su tutti, le persone che hanno fatto sentire la
loro voce in piazza e che rimettono in discussione le decisioni forzate
e inique della Regione. C’è un margine di trattativa per evitare lo
scempio? Risponderà la Regione con i suoi politici a coloro che sono
loro diretti datori di lavoro: gli elettori della Bassa Vallesina? O
prevarranno interessi di classe e di mercato? Durante l’iniziativa i
comitati hanno distribuito un volantino fatto di dati e cifre in cui si
vedono chiaramente i diversi trattamenti operati nella ristrutturazione
dei 13 piccoli ospedali, a dimostrazione che la regione deve tornare
sui suoi passi. Lo farà? Basterà la sospensiva di un ricorso al Tar? Si
dovrà occupare l’ospedale? Tante, troppe le domande, la Regione non
creda di poter continuare a rispondere con l’arroganza dimostrata e l’
iniquità operata. I cittadini, gli utenti e i lavoratori sabato scorso
hanno manifestato che non accetteranno più di essere presi in giro e
considerati di serie B. Noi, continueremo ad essere al loro fianco.
FAI – Federazione Anarchica Italiana
Gruppo “Michele Bakunin” – Jesi
Gruppo “Francisco Ferrer” – Chiaravalle