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IN CONCERTO

Vortice Cremisi (Stoner Rock vorticoso da Ancona)
http://www.myspace.com/vorticecremisi
http://www.facebook.com/pages/VORTICE-CREMISI/81486506482?sk=wall

Narrenschiff (Stoner Rock da Senigallia)
http://www.facebook.com/pages/Narrenschiff/212630079881

Orange Blossom Jam (Psychedelic Doom-Stoner da Osimo)
http://www.facebook.com/pages/Orange-Blossom-Jam/290735944299874

ORE 17:30 INIZIO CONCERTO

ORE 21 CENA VEGAN
INGRESSO GRATUITO(come sempre)

Porta distro,banchetti e quant’altro…lo spazio lo troviamo!

Con il nuovo anno si riparte con serate di musica e convivialità.

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cena sociale
GRIGLIATA E SOCIALITA
L’uomo di spirito sa mangiare! Il legame che si stringe nelle lotte sociali,
nei posti di lavoro e di vita comune vengono rinsaldati e amplificati dalla
condivisione di una cena fra persone in cerca di nuove strade comuni 
per non vivere di solo presente
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volantino

Quando piange un ministro …
Eppure è un tecnico, esperta di economia e sistemi previdenziali. Eppure piange. Non è dato sapere perché la Ministra Fornero si sia commossa, ma il governo di tecnici di cui lei fa parte, ha varato una manovra che farà disperare milioni di italiane e italiani, altro che qualche lacrimuccia. Per tante ragioni. La scomparsa di un sistema previdenziale che a tutt’oggi rappresenta uno dei pochi strumenti di sostegno alla salute e all’invecchiamento dignitoso (e pagato con i soldi del lavoro di una vita) nonostante le baronie sanitarie crescenti, il malgoverno, il “dissesto idrogeologico”, di ogni tipo di amministratore pubblico, che ammazza uomini e donne vittime di speculazioni, sfruttamenti ambientali, eco-mafie e narco-mafie (e anche di mafie pulite, in doppio petto, col cappuccio magari). Quando si andrà in pensione? La risposta più realistica è MAI, nonostante che quei soldi della previdenza i lavoratori italiani continueranno a versarli, massa di liquidi utili alle banche e alle finanziarie di mezzo mondo.
E’ la crisi qualcuno dice, e bisogna tirare la cinghia. Ma ad essere tirata è la corda per impiccare milioni di lavoratori, togliendo loro sicurezze, diritti, soldi … futuro. Casa FIAT non si fa attendere. Prontamente ha annullato tutti i contratti dal 1971 ad oggi, così tanto per far scuola con il modello Pomigliano e diffondere rassegnazione e terrore fra gli operai. Obiettivi? Fare profitti a qualsiasi costo. Qualcuno a sinistra ha detto: “Stanno riscrivendo le regole in senso peggiorativo”. Poveri illusi. I padroni non hanno mai avuto bisogno di regole, ma di galere, manganelli e strategia della tensione (ricordate Piazza Fontana?). Le regole le stanno cancellando, facendo valere solo quella della forza del potere. Altro che la concertazione, il riformismo, la difesa della famiglia, l’equità. Parole prive di significato in bocca a chi occupa poltrone e posizioni di potere. Parole prive di significato in testa a chi deve combattere con un reddito di meno di mille euro al mese, continuamente minacciato da inflazione, stagnazione, sfruttamento. In una parola, dal capitalismo.
Facile lamentarsi? Lasciateci almeno quello, altrimenti neanche più il diritto di essere arrabbiati? Solo disperazione? No, questo mai! Ed allora, PENSIONI, LAVORO, SALARI e SERVIZI non possono essere oggetto di SACRIFICI per la crisi di un capitalismo che in realtà è oggi più vivo che mai, assieme ai profitti dei padroni. Se proprio servono i soldi che si prendano tagliando le spese militari, le rendite dei proprietari, tassando le operazioni finanziarie, sequestrando i beni di sciacalli, speculatori, mafiosi e tangentari. Le menzogne concertative non hanno resistito un giorno ai danni del berlusconismo, figlio del partito unico liberista, che regala i trasporti pubblici e l’alta velocità agli speculatori e nega il futuro ai lavoratori. Che fare? Mantenere viva la solidarietà, che si costruisce dal basso, nel conquistare e difendere diritti per tutti, nel lottare contro i privilegi, per la dignità, per una società più giusta, … per vivere.
RIPRENDIAMOCI IL FUTURO,
DIFENDIAMO IL PRESENTE:
LA CRISI LA PAGHINO I PADRONI!


Federazione Anarchica Italiana 
sez. M.Bakunin – Jesi
sez. F.Ferrer – Chiaravalle
Centro Studi Libertari Luigi Fabbri – Jesi
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concerti volantino
DOPO IL TRASLOCO DALL’EX-CARCERE 
 e molto lavoro, si riparte con serate di musica e convivialità.
Sempre a Ingresso Gratuito
Un’inventata Crisi economica che riesce a trovare 47 miliardi di euro per spese militari e sacrifica scuola,sanità e pensioni…..
Parliamo pure di crisi, però SOCIALE a vantaggio del potere politico/finanziario che mostra il suo vero volto

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volantino

volantino distribuito allo sciopero studentesco del 17 novembre  a  Jesi

Mario Monti vs 99%
Nel nostro Parlamento abbiamo quasi mille tra deputati e senatori, ed il nostro caro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nell’encomiabile tentativo di portare l’Italia fuori dalla crisi, ne istituisce un altro. Tra un appello e l’altro al sacrificio richiesto ai cittadini in onore del futuro comune, ecco che un nuovo stipendio da parlamentare viene caricato sulle nostre spalle. È così che vediamo entrare nel palcoscenico politico italiano una nuova (vecchia) figura: Mario Monti. Molti tessono le lodi di questo personaggio che dovrebbe traghettarci verso tempi meno bui.

Ma conosciamo davvero uesto individuo? Chi è Mario Monti? Economista, ha lavorato, assieme a Draghi, alla Goldman Sachs, banca famosa per aver portato gli Usa sull’orlo del fallimento, incrementando ed accelerando il processo di crisi globale. Successivamente rettore e preside dell’Università Bocconi di Milano. Dal 9/11/2011 senatore a vita, e dal 16/11/2011 presidente del Consiglio dei Ministri. Quindi ci troviamo in un caso in cui i rappresentanti delle banche vanno a governare quegli Stati che sono falliti per salvare dal fallimento stesso le loro banche. Da una delle poche dichiarazioni rilasciate sui provvedimenti da prendere, risulta che, a suo avviso, gli esempi da seguire nel governare il Paese sono (attenzione, attenzione!) siano Marchionne e la Gelmini (Corriere della Sera 2 gennaio 2011) e le discusse riforme da loro attuate. Per lui seguire un linea simile aiuterebbe l’Italia a formare meglio i suoi studenti, fare più ricerca, e riavviare l’industria. Peccato che siano state proprio queste riforme ad affossare il Paese smantellando il diritto allo studio e i diritti sul lavoro, provocando “l’espulsione coatta” degli studenti dalle università, licenziamenti di massa, aumento delle tasse universitarie e una diminuzione dei salari. La crisi non l’abbiamo causata noi, la risolvano quei porci che l’hanno inventata e che ci si stanno arricchendo sopra.
Dagli indignados in Spagna a Occupy Wall Street a New York, alle piazze italiane e greche e a quelle della primavera araba si alza la voce di protesta contro un sistema fallimentare che genera guerre, miserie e schiavitù. A difesa dei più deboli e contro ogni privilegio di casta: CHE PAGHINO I RICCHI, CHE PAGHI L’1%
Organizzata dal Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” di Jesi: venerdì 18 novembre, ore 16, apertura mostra; sabato 19, ore 18 dibattito: “L’Italia fatta dai rivoluzionari, la figura di Carlo Pisacane” con G. Galzerano; domenica 20: ore 18 video “Debtocracy”, il racconto della crisi in Grecia.” Il tema di quest’anno vuole coniugare l’attualità della crisi economica in corso con i festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia che, proprio ad opera dei mercati, in nome di un emergenzialismo finanziario, mostra come qualsivoglia identità politica nazionale si riveli fragile di fronte a governi tecnici, riforme distruttive, assenza del protagonismo della politica vera, quella fatta dal basso, dai movimenti.


Federazione Anarchica Italiana 
Sez – M.Bakunin – Jesi
Sez – F Ferrer – Chiaravalle