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concerti

Concerto 27 dicembre 2015

La guerra difende la pace.
Meno libertà e più libertà.
Lavoro precario è lavoro sicuro.
Il profitto non genera sfruttamento.
Tutto va bene.
La menzogna diventa sistema.
Intanto si muore di lavoro e di migrazione, per l’inquinamento e per la stupidità dei razzisti da schermo e da stadio.
L’apparenza di chi governa cancella scuola, previdenza e sanità pubblica garantendo amici e compari, tutelando baroni e mercanti.
Ma gli ultimi non possono rinunciare al bisogno di giustizia, diritti, sicurezza sociale.
Non possono rinunciare a lottare solidali per una vita migliore

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cena sociale

Bassa Macelleria 2015



Martedì 24 Dicembre 2015 – ore 20.00
Cena sociale al Centro Studi Libertari L.Fabbri, Jesi

 per una vigilia anticlericale
Menù:
– pasta vegana (a cura di Maio) e carnivora
– grigliata di carne alla brace e contorni
– dolci vari

Invito aperto a tutti.

Per mangiare con noi facci sapere che ci sei:

 scrivici a cslfabbri@gmail.com

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cineforum

Cartografie Cinematografiche

 
“Fra i diversi procedimenti situazionisti, la deriva si presenta come una tecnica del passaggio veloce attraverso svariati ambienti. Il concetto di deriva è indissolubilmente legato al riconoscere effetti di natura psicogeografica ed all’affermazione di un comportamento ludico-costruttivo, ciò che da tutti i punti di vista lo oppone alle nozioni classiche di viaggio e di passeggiata.” Guy-Ernest Debord

Come il cinema vive la città? Attraverso quattro film che danno grande rilevanza agli spazi urbani che le loro immagini attraversano, tenteremo una riflessione sul rapporto tra cinema e città.
Parigi, il quartiere di Mea Shearim a Gerusalemme, Lisbona e Bruxelles saranno i “protagonisti” di questa rassegna.
Le proiezioni si terranno ogni martedì al Csl Luigi Fabbri, l’ingresso è gratutito.
Introduzione e dibattito a cura di Jacopo Favi.

08.12.2015 h 21.00
HADEWIJCH (2009) di Bruno Dumont
105’, francese, sub. ita
Trailer
 
15.12.2015 h 21.00
KADOSH (1999) di Amos Gitai
110’, ebraico, sub. ita
Trailer


22.12.2015 h 20.30
VAI E VEM (2003) di Joao Cesar Monteiro
179’, portoghese, sub. ita
Trailer


29.12.2015 h 21.00
TOUTE UNE NUIT (1982) di Chantal Akerman
90’, francese, sub. ita
Trailer


Csl Luigi Fabbri, Via Pastrengo 2, JESI
ingresso libero

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Concerto 6 Dicembre 2015

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volantino

VOS GUERRES, NOS MORTS

Chi ha perso una persona cara nei morti di Parigi, nella disperazione del lutto non capisce il significato di una morte assurda e criminale. Chi ha provocato quella morte, quei morti, il significato lo ha imposto con il sangue. Chi salirà su un bombardiere, un carro armato o un incrociatore darà anche egli un significato a quelle morti. Un significato di vendetta, di rappresaglia, di lotta al terrorismo. Una guerra continua dove i mercanti darmi, i signori della guerra, i padroni delleconomia e del petrolio non verseranno una sola lacrima, una sola goccia di sangue; di loro stessi, si intende.
Chi ha perso una persona cara a Bagdad, o a Gaza, o a Kobane o nelle periferie del mondo dove ogni giorno milioni di non persone muoiono di guerra  religiosa, economica, militare, sanitaria, alimentare o che altro -, non riesce anchegli a dare alcun significato al proprio lutto, e non chiederà a nessuno di vendicarlo, perché troppo preoccupato a cercare di sopravvivere.
Ogni volta che cè una guerra la prima vittima è la verità. Ma, in verità, fino a quando riusciremo a sopportare questa guerra continua? A pensare che un morto a Parigi pesa di più di un morto ad Algeri? Hanno portato il terrore in Europa? E noi glie lo portiamo a casa loro? Ma già glie lo abbiamo portato da tempo, in paesi dove il terrore non ha mai smesso di essere alimentato da dittatori, da guerre umanitarie, da bombardamenti chirurgici, da missioni di pace. 
Non cè nessuna differenza fra chi arma e guida ed esalta un gruppo di kamikaze e chi arma, guida, ed esalta un esercito in guerra per difendere  la pace.
Chi distrugge sa che la ricostruzione è un buon affare. Chi costruisce armi sa che è un mercato senza crisi. Chi spaccia menzogne sui media e grida bastardi, e grida vendetta sa che a pagare saranno sempre le solite non persone in un teatro a Parigi o a Mosca, in una strada di Londra, Madrid o Gaza, dentro un palazzo a New York o a Kabul, sotto il tiro di un cecchino a Kiev, Sarajevo, Beirut o Tripoli.
Ci diranno che dovremo essere meno liberi per essere più liberi. Ma noi non ci rassegneremo mai alla guerra, alla legge del sangue, al terrore armato. Oggi le subiamo, non riusciamo ad evitarle, ma non rinunciamo alla lotta, alla denuncia, alla solidarietà.
Ci diranno che dovremo essere meno liberi per essere più liberi. Ma noi non ci rassegneremo mai alla guerra, alla legge del sangue, al terrore armato. Oggi le subiamo, non riusciamo ad evitarle, ma non rinunciamo alla lotta, alla denuncia, alla solidarietà.
JE SUIS PARIS... E CONTRO OGNI GUERRA!



F.A.I. Federazione Anarchica Italiana
Gruppo – M.Bakunin – Jesi
Gruppo – F.Ferrer – Chiaravalle