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soldi buttati

Comunicato stampa 21 marzo 2014

Soldi buttati.

Il progetto di videosorveglianza a Porta Valle servirà a qualcosa? O saranno soldi buttati? La sicurezza è importante, ma bastano le telecamere per realizzarla? Molte le incognite e del resto i cittadini della zona non ne possono più. Non da oggi, ma da sempre. Il lato “Sud” di Jesi è storicamente sacrificato a favore dei quartieri residenziali, del lato “Nord”. Ieri c’erano le manifatture e gli opifici industriali, con relativo inquinamento, oggi c’è il degrado, il sovrappopolamento e il traffico forsennato, con relativo inquinamento (ancora). Un po’ troppo per trenta telecamere, che al massimo possono far spostare di qualche metro i “facinorosi”. E se invece si cercassero risposte diverse per i residenti? Investimenti per migliorare la vivibilità nell’ala sud di Jesi?  La stanchezza dei residenti è fuori discussione. Essa è l’espressione del bisogno di sicurezza, sociale, salariale, di servizi, che va oltre risse e piccola malavita (quella grande, sta al sicuro in aree meno degradate): Lo sciacallaggio politico di chi ci vuol guadagnare qualche consenso è palese e utile come trenta telecamere, che daranno solo illusioni e non risorse sociali per diminuire il degrado, rafforzare la comunità, migliorare la solidarietà. Trenta telecamere, e poi accada quello che accada, tutti contro tutti … e altri soldi buttati via.



FAI – Federazione Anarchica Italiana
– Gruppo “Michele Bakunin” – Jesi
– Gruppo “Francisco Ferrer” – Chiaravalle
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comunicato stampa 22/02/2014

comunicato stampa del 22/02/2014
Pari opportunità. Renzi ha fatto un governo dicendo di rispettare questo principio, ed ha nominato otto ministri uomini e altrettante donne. Probabilmente così non è in merito al servizio di IVG che non prevede “pari opportunità”, almeno sul piano dell’offerta, fra obiettori e non obiettori presenti in un dato territorio.

I ritardi, la disorganizzazione, le scuse di vario genere non rendono merito né degli alti stipendi di chi, manager, deve provvedere alla governance della sanità territoriale, né di chi deve vedere tutelato un diritto universale, quello ad essere individuo e non semplice contenitore per fare figli che, in caso contrario, deve aspettare, angosciarsi, girarsi mezza provincia (se non mezza regione) per poter scegliere liberamente di essere o meno madre. Pari opportunità si diceva, specie nei confronti di quelle donne più fragili: minori, povere, ignoranti (nel senso della bassa istruzione) straniere.

Un sistema universalista come quello italiano, continua insomma a fare di tutto per perpetuare disuguaglianze nella salute, nei diritti, nell’offerta e nell’accesso ai servizi. Chissà se Jesi, al pari dello sport, sarà d’esempio anche nell’antiabortismo che sta dilagando in Italia e in Europa.

In questo caso però c’è ben poco da vantarsi, ma solo da mobilitarsi tutte e tutti per impedire che un diritto di libertà venga cancellato, portando le donne italiane indietro di anni. Mobilitarsi tutti e tutte, dal basso, in attesa che le tre parlamentari elette in Vallesina, in quanto donne che fanno politica, facciano sentire la loro voce a difesa di un diritto vergognosamente attaccato.

FAI – Federazione Anarchica Italiana

Gruppo “Michele Bakunin” – Jesi

Gruppo “Francisco Ferrer” – Chiaravalle

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Comunicato stampa 
Apprendiamo con dolore e sconforto della scomparsa del compagno Franco Favilla. Alcuni di noi lo conoscevano da sempre, dai tempi di Radio Domani, la radio “di movimento” sorta a Jesi negli anni ’70. Franco riusciva a mescolare intervento politico e dimensione umana in maniera unica, genuina, coinvolgente, con una punta di sarcasmo e autoironia che a volte davano maggiore spessore alle idee espresse. Non possiamo che sentirci vicini alla sua famiglia, ai suoi amici e ai compagni con cui Franco ha condiviso tante battaglie politiche. Un abbraccio carico di cordoglio e simpatia militante per un compagno comunista dai suoi compagni anarchici.

Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” – Jesi
FAI – Federazione Anarchica Italiana:
Gruppo “Michele Bakunin” di Jesi
Gruppo “Francisco Ferrer” di Chiaravalle
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LETTURE PER LOTTARE

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comunicato stampa 

Domenica 13 ottobre, a partire dalle ore 10, si svolgerà la seconda edizione della Fiera del baratto presso i locali del Centro Studi Libertari Luigi Fabbri di Jesi.

Dopo il riscontro positivo dello scorso maggio continua l’intervento finalizzato a creare luoghi di scambio e mutuo appoggio fuori dalle logiche del mercato e dalla monetizzazione della vita e delle risorse. In un momento in cui la crisi economica miete sicurezze individuali e garanzie sociali, ritrova centralità la solidarietà espressa dal basso lungo la prospettiva dell’economia del dono, dello sviluppo delle relazioni sociali, per non rimanere soli e disperati.

L’iniziativa è aperta a tutti, per il baratto basta portare ciò che si vorrebbe scambiare e, per chi si vuol fermare a pranzo, quello che si vuole condividere con gli altri.