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presentazione libro volantino

Nell’attuale disputa sulla questione morale che vede i detentori di verità assolute asserviti alla Ragion di Stato (vaticana), il libro denuncia la millenaria ambiguità della Chiesa di Roma, fautrice di una morale a corrente alternata, tenacemente impegnata a maneggiare le chiavi del potere mentre promette quelle del Paradiso. In costante crescita è l’ingerenza del Vaticano nella sfera pubblica e il proposito di imporre il suo imprimatur alle istituzioni di ogni ordine e grado, al punto che persino il rifiuto dell’UE di menzionare nella Costituzione europea le “radici cristiane”, ripetutamente rivendicate dai due pontefici Wojtyla e Ratzinger, sarebbe il segno della perdita da parte del continente della propria identità. Nell’indagare queste pressioni l’autore spiega come nei secoli l’affermazione in Occidente della moderna concezione laica e democratica dello Stato abbia coinciso con la manifesta e incessante opposizione delle gerarchie cattoliche. Dalla sovranità popolare alla separazione dei poteri, dallo Stato di diritto al principio di tolleranza fino alla libertà della scienza: la modernità in Europa ha emarginato le pretese teocratiche della Chiesa di Roma.
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presentazione libro volantino


incontro con l’autore e presentazione libro + cena vegan inizio ore 17:30




LIBERI DALLA CIVITA
di Enrico Manicardi
Mimemis Edizioni

Spunti per una critica radicale ai fondamenti della civilizzazione: dominio, cultura, paura, economia, tecnologia




Un testo avvincente, una lucida riflessione sulla nostra società e sul mondo devastato dalla cosiddetta civiltà. Manicardi, procedendo con una ricca dotazione di esempi e riferimenti bibliografici, stravolge l’idea dell’uomo come signore del mondo, richiamandosi ad una vita libera ed egualitaria basata sull’autodeterminazione, l’autoproduzione e la convivialità. Una vita, quindi, svincolata dai modi imposti dalla civiltà.



L’autore riprendendo l’etimo di civiltà (da civis-cittadino) marca il processo di riduzione dell’umano al civis, dove la connessione con la natura è persa, persa la capacità di conoscerla, di comprenderne i linguaggi e ci si trova ridotti ad essere schiavi dell’artificio, dipendenti della tecnica.


Un black out prolungato nel tempo e la nostra vita civilizzata sarebbe paralizzata. Senza i negozi di alimentari non sapremmo come procurarci da mangiare, senza rete idrica non sapremmo cosa e come bere. E senza gli specialisti non sapremmo neppure come curarci. La civiltà crea relative competenze solo entro i suoi limiti ed assoluta incompetenza a vivere fuori dai suoi contesti. Ci rendi cechi al mondo che non sia il suo e nel suo tiene nascosti ai più le “magie” del funzionamento.


L’inurbamento addomestica l’uomo, “lo strappa alla selva”, inonda di cemento le campagne, regola gli spazi e pianifica la vita. Per il civilizzato, ci dice Manicardi, vivere significa sottomettersi ad un insieme di regole, accettare un’addomesticazione che ci rende sempre più dipendenti da un sistema che sfugge al nostro controllo.


Questa società sempre più tecnologizzata, arrogante e invadente, corre veloce verso il fallimento, il medesimo fallimento in cui ha scaraventato gran parte dell’umanità. Il collasso è stato innescato. Acqua e aria sono inquinati in modo irreversibile, un numero senza precedenti di specie vegetali e animali si stanno estinguendo e tutto ciò si accompagna ad una dilagante crisi sociale (guerre, fame, diseguale accesso alle “risorse”, ecc.). Viviamo nell’epoca del collasso.


liberi dalla civiltà


Nel modo di produzione e riproduzione basato sulla civiltà del capitale, la tecnologia domina incontrastata ogni forma di vita, la conforma ai modelli ed alle procedure industriali, alle logiche del profitto senza limiti, della crescita illimitata e del consumo. Questo sviluppo è insostenibile per definizione. L’unica alternativa possibile alla società industriale sta nel suo abbandono

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concerti
AGLI OPERI DI MIRAFIORI HANNO LASCIATO SCEGLIERE A CHE RAMO IMPICCARSI
la risposta di una classe operaia che si pensava scomparsa si è fatta sentire, al loro “referendum truffa” gli operai hanno risposto con dignità!
si sta nuovamente affacciando la vera faccia del capitalismo se si riprenderanno le lotte per conquistare diritti invece di una difesa di diritti che stanno dimiuendo
inizierà una nuova stagione di lotte.
concerto con
CONTRASTO political fast core da Cesena
NEID Viterbo play fast
TENTACLE RAPE old school hardcore da Jesi
SCORMA Forli hc punk
a seguire cena vegan
inizio concerti ore 17:30 circa

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concerti volantino

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cineforum liberi libri

Libri da mettere al rogo.
Questa è la dodicesima edizione dell’appuntamento annuale di “Liberi libri”. Un appuntamento che ha come obiettivo quello di far conoscere il panorama dell’editorialistica politica e culturale poco noto e diffuso nei canali della grande distribuzione e dell’editoria di mercato. Non solo, ad ogni edizione di questa rassegna, abbiamo sempre cercato di abbinarvi momenti di coinvolgimento pubblico e di denuncia politica su temi sociali rilevanti: dalle problematiche del lavoro, a quelle delle libertà politiche e dell’antifascismo, alla tragedia della guerra a quelle dell’anticlericalismo.
I titoli, i libri, gli argomenti e le case editrici che mettiamo in mostra difficilmente vengono recensite e pubblicizzate sul territorio nazionale nonostante molto spesso, fra questi, vi si trovi una ricca varietà di scritti non meno importanti a livello culturale e politico dei vari best-seller conosciuti.
Quelli che proponiamo sono testi che rappre-sentano un pugno nello stomaco, un dito nell’occhio, uno sberleffo o una denuncia di tipo sociale e che, fino a qualche decennio fa potevano essere benissimo fra quelli che venivano messi al bando, oscurati dalla censura, se non addirittura bruciati nei roghi di regime.
Se la verità non ha prezzo purtroppo, in una società dove tutto si regge sulle dannate leggi del mercato, il prezzo che paga chi vuole fare cultura e politica, e dire le troppe verità taciute fuori dai canali ufficiali, è sempre troppo alto. Liberi libri vuol servire anche a sostenere questo sforzo, per dare un po’ di fiato alle voci che escono dal coro, ed anche per crearne di nuove.


Sabato
28, si terrà la tavola rotonda, aperta al pubblico, cui parteciperanno
varie associazioni jesine dal titolo: “Associazionismo e cultura, le
risorse del territorio “, a partire dalle ore 17. Domenica, cineforum
con il video “Il nuovo secolo americano”, sulle guerre al terrorismo
made in USA, del regista italiano Massimo Mazzucco.