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SOLIDARIETA’ ALLA LIBERA REPUBBLICA DELLA MADDALENA

Almeno duemila agenti fra polizia, carabinieri, guardia di finanza e
corpo forestale.
Una quantità impressionante di lacrimogeni sparati contro i
manifestanti. Idranti e ruspe per spazzare via le barricate contro il
TAV. A dieci anni dal massacro di Genova, lo Stato italiano ha voluto
imporre il suo dominio contro la Libera Repubblica della Maddalena, un
presidio di libertà e autogestione costruito dalla popolazione valsusina
che resiste alla devastazione ambientale.
Le minacce del ministro dell’Interno Maroni si sono concretizzate alle
prime luci dell’alba: un’operazione militare in grande stile sostenuta
dal plauso di tutti i poteri forti, dai partiti di centrodestra e
centrosinistra passando per Confindustria.
Nonostante questo, il movimento NO TAV non si piega: la resistenza
continua nella convocazione di scioperi spontanei nelle fabbriche della
valle (quattro fabbriche, da stamane, in sciopero spontaneo), nei
blocchi stradali e ferroviari di queste ore convulse, nella generosa
consapevolezza dei valsusini che lottano a mani nude per la salvaguardia
della loro valle, della loro salute, del loro futuro.
La mobilitazione in risposta all’arroganza del governo si sta estendendo
nella penisola: alcune organizzazioni hanno proclamato lo sciopero
generale; presidi e manifestazioni di protesta si annunciano, per il
pomeriggio, in moltissime città italiane.
I fatti di questa mattina dimostrano che la vera violenza è quella dello
Stato che spiana la strada agli interessi criminali del capitalismo
ripristinando il suo disordine in punta di manganello.
La Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana
denuncia la repressione dello Stato nei confronti di questa lotta
decennale per la libertà e l’autodeterminazione e rinnova la sua massima
solidarietà alle popolazioni valsusine in lotta.

Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana – FAI