inizierà con venerdì prossimo 22 novembre la 15ma edizione di “Liberi libri, l’editoria libertaria ed antagonista in mostra”, presso il Palazzo dei Convegni di Jesi, con apertura al pubblico: ore 10 e ore 16.
Ogni giorno ospiterà un dibattito ed una presentazione di un libro. Il programma è il seguente:
22 novembre, ore 18: “Joyce Lussu, un’eretica del nostro tempo”, l’impegno politico e sociale nella dimensione intellettuale di una donna del ‘900, edizioni Gwynplaine; presentano Balsamini, Orlando e Sora;
23 novembre, ore 18: “Libertaria”, una voce controcorrente nella riproposizione di una rivista storica che torna alle stampe sotto forma di annuario, a cura di Luciano Lanza;
24 novembre, ore 18: “Neo-metraggi” Quando l’immagine esce dallo schermo e diventa interpretazione e denuncia della realtà, cortometraggi della cinematografia emergente italiana e locale presentati dai vari autori.
La figura di una donna, la rinascita di una rivista e le sperimentazioni cinematografiche, ognuno un soggetto per poter costruire percorsi di critica e resistenza alle devastazioni che una crisi cronicizzata procura alla società attuale. A fronte di stagli alla spesa pubblica, di disoccupazione in aumento e diffusione della precarietà, un libro non può certo cancellare ingiustizie e disuguaglianze, però aiuta a combatterle.
22 novembre, ore 18: “Joyce Lussu, un’eretica del nostro tempo”, l’impegno politico e sociale nella dimensione intellettuale di una donna del ‘900, edizioni Gwynplaine; presentano Balsamini, Orlando e Sora;
23 novembre, ore 18: “Libertaria”, una voce controcorrente nella riproposizione di una rivista storica che torna alle stampe sotto forma di annuario, a cura di Luciano Lanza;
24 novembre, ore 18: “Neo-metraggi” Quando l’immagine esce dallo schermo e diventa interpretazione e denuncia della realtà, cortometraggi della cinematografia emergente italiana e locale presentati dai vari autori.
La figura di una donna, la rinascita di una rivista e le sperimentazioni cinematografiche, ognuno un soggetto per poter costruire percorsi di critica e resistenza alle devastazioni che una crisi cronicizzata procura alla società attuale. A fronte di stagli alla spesa pubblica, di disoccupazione in aumento e diffusione della precarietà, un libro non può certo cancellare ingiustizie e disuguaglianze, però aiuta a combatterle.